Dalla tastiera semplificata ai videogame con riconoscimento facciale, i gadget tech per un mondo digitale più accessibile e inclusivo

Più del 79% delle persone con disabilità dichiara di non svolgere attività di partecipazione sociale significative e sarebbe poco o addirittura per niente soddisfatto della qualità di come trascorre il proprio tempo libero. Inoltre, stando a quanto rivelato da Disabilità in cifre di Istat, non mancherebbero eventuali barriere a ostacolare l'accesso al mondo digitale: basta pensare che quasi 6 persone su 10 - il 59% - con limitazioni motorie lievi o moderate ha accesso alla rete Internet e un numero ancora inferiore, il 36%, tra coloro con limitazioni gravi.

A tal proposito nasce un’iniziativa di sperimentazione di tecnologie assistive per il video gaming intitolata Videogames ed eSports accessibili per tutti realizzata da Fondazione ASPHI Onlus e Fondazione FightTheStroke con il sostegno di Lenovo Foundation, il braccio filantropico di Lenovo che opera a livello globale, e Fondazione Mazzola che ha visto partecipare persone con diverse disabilità, famiglie, associazioni e operatori della riabilitazione, nella scoperta di strumenti che consentono a bambini e adulti di giocare e partecipare.

Sul tema è Francesca Fedeli, presidente della Fondazione FightTheStroke, a dichiarare: «Come punto di riferimento per le persone con disabilità di paralisi cerebrale in Italia, siamo orgogliosi di aver promosso quest’alleanza e dimostrato che ognuno può giocare a modo suo, adattando il contesto di vita ed eliminando le barriere, anche grazie all’utilizzo saggio della tecnologia. Le sperimentazioni portate a termine durante tutto l’anno ci hanno permesso di rivendicare il diritto alla comunicazione dei bambini con disabilità e la promozione del gaming per l’apprendimento, la socialità e la pratica sportiva». Svolta in cinque tappe sul territorio nazionale coinvolgendo oltre 50 persone con disabilità e soprattutto bambini tra i 6 e i 13 anni di età, l'iniziativa ha fatto emergere risultati incoraggianti per l’apprendimento, il benessere e la partecipazione.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Accessibilità inoltre, Lenovo ha annunciato il proprio impegno a sostenere la Fondazione ASPHI Onlus, fornendo la dotazione tecnologica necessaria per potenziare la ricerca e lo sviluppo dei progetti di accessibilità, know how e ore di volontariato dei propri dipendenti: dal centro di ricerca, ai PC, monitor e smartphone Motorola, Lenovo mette a disposizione tutti gli strumenti utili ai ricercatori di ASPHI per accelerare e potenziare i processi di sviluppo di ambienti inclusivi attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali: «Supportando ASPHI con le nostre soluzioni per ampliare l'accessibilità dell'e-gaming, non solo sosteniamo la nostra missione di fornire a tutti una tecnologia più intelligente, ma otteniamo anche risposte su come rendere i nostri prodotti più accessibili. Oltre alla tecnologia forniamo anche la nostra risorsa più grande: le persone di Lenovo» spiega Santiago Mendez Galvin, responsabile EMEA Corporate Citizenship di Lenovo.

Intanto, durante il Tech World, l’evento internazionale di Lenovo dedicato ai temi dell’innovazione tecnologica, è stato presentato un nuovo strumento di traduzione simultanea della lingua dei segni basato sull'intelligenza artificiale: «Questo migliora l'accessibilità per le persone non udenti e con problemi di udito, evidenziando il nostro impegno per una tecnologia inclusiva» spiega Ada Lopez, responsabile UX & Design Diversity di Lenovo, e continua «L'intelligenza artificiale svolge un ruolo fondamentale nel miglioramento delle tecnologie moderne, offrendo un potenziale significativo per aiutare le persone con disabilità migliorando l'accessibilità e il supporto personalizzato. Tuttavia, ridurre al minimo i pregiudizi è essenziale per garantire vantaggi a tutti gli utenti. Questo inizia con dati di addestramento diversificati e rappresentativi. Le considerazioni etiche, la trasparenza e l’immediatezza d’uso sono fondamentali, così come è importante che le interazioni tra utenti siano chiare e che si abbia il diritto di contestare i risultati dell’AI. Inoltre, i progetti di IA devono aderire alle norme sociali, considerare gli impatti ambientali e proteggere la privacy».

Le cose, insomma, si stanno muovendo nella direzione giusta e aumentano i buoni esempi. Un altro caso quello di Oral-B che ha dato il via al programma Disability Champions Award, in collaborazione con iADH (International Association for Disability and Oral Health), volto a rendere l’assistenza orale più accessibile a tutti: l'iniziativa incoraggia un membro di ogni studio dentistico d'Europa a farsi portavoce sul tema, per promuovere un approccio più positivo nei confronti delle disabilità. Sull'argomento è l'Oral Health & Disability European Study a rivelare che oltre un terzo - il 36% - delle persone con disabilità visibili e non visibili prova ansia o frustrazione quando si tratta di recarsi dal dentista: ad esempio, se le persone affette da disturbi dello spettro autistico possono provare ansia in ambienti non familiari come uno studio dentistico, i pazienti affetti da paralisi cerebrale, portatori di una disabilità motoria ma non intellettiva, potrebbero avere difficoltà a lavarsi i denti in modo efficace.

In commercio ci sono comunque ormai vari device pensati per semplificare l'accesso alla tecnologia come il kit controller adattivo di Sony per giocare alla PlayStation 5 o Echo Show 8 ideale per fare ricerche nel web, guardare film e serie tv o ascoltare la musica sfruttando solamente i comandi vocali. Ma non è tutto: per conoscerne altri, date uno sguardo alla gallery qui in basso.