Colle Ameno
Colle Ameno è una località del comune di Sasso Marconi, nella Città metropolitana di Bologna.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo si riferisce alla particolare posizione del luogo, situato tra le prime colline appenniniche e la pianura alluvionale del fiume Reno.
Il borgo fu fatto costruire nel secolo XVIII dall'illuminista Filippo Ghisilieri, membro della nobile famiglia senatoria. Aveva la forma di castello, con una cinta muraria che circondava il palazzo, racchiudendo abitazioni e botteghe. È uno dei pochi esempi di architettura illuministica bolognese.[1]
Un nucleo preesistente era composta da Villa Davia (risalente al XVII secolo), nei pressi della quale sorgevano alcune botteghe. L'idea del Ghisilieri era quella di trasformare il nucleo esistente della villa in un vero e proprio borgo ideale. Nel Settecento il borgo era famoso oltre che per le botteghe anche per le feste e attività artistiche che vi si tenevano. In particolare era nota una fabbrica di maioliche, caratterizzate da una tipica decorazione in monocromia azzurra.
Oltre alla villa, alle botteghe e alla fabbrica di maiolica il progetto di borgo ideale del Ghisilieri comprendeva anche un ospedale, una biblioteca e un piccolo teatro. Alcune tracce del giardino settecentesco sono ancora visibili, anche se la maggior parte degli alberi sono recenti.[2]
Nel XIX secolo nel borgo era anche collocata la dogana, posta per controllare le merci che venivano trasportate dal Granducato di Toscana verso lo Stato pontificio.
Durante la seconda guerra mondiale, agli inizi del 1944, il borgo divenne una base dell'esercito tedesco, che ospitava anche un ospedale da campo. Dal 6 ottobre al 23 dicembre 1944 vennero ospitati presso il campo anche centinaia di prigionieri italiani, in attesa del trasferimento verso i campi di prigionia e di lavoro in Germania. Tra questi vi furono anche alcuni dei superstiti della strage di Monte Sole. Il borgo fu teatro anche di fucilazioni, al termine del conflitto vennero ritrovati circa 50 cadaveri mai sepolti. [3]
Galleria d'immagini
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Vista delle botteghe
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Resti della villa
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Interno della villa decorata da Mauro Aldrovandini (1649-1680) e Antonio Bonetti
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Altare dell'Oratorio di Sant'Antonio da Padova e San Pio V Ghisilieri, con stucchi e sculture di Angelo Piò
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Maiolica del Colle Ameno
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Un evento a Colle Ameno in occasione della Pastasciutta antifascista per l'anniversario della caduta del Fascismo
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giacomo Bortolotti, Fabio Risi, Colle Ameno, su Sasso Marconi Foto. URL consultato il 31 marzo 2023.
- ^ Borgo di Colle Ameno, su PatER – Catalogo del Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna. URL consultato il 31 marzo 2023.
- ^ Cinzia Venturoli (a cura di), Borgo di Colle Ameno, su Storia e Memoria di Bologna. URL consultato il 31 marzo 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pamela Volpi e Valentino Sani (a cura di), Utopia e stravaganza. Lungo la Porrettana dal settecentesco borgo dei Ghisilieri a Colle Ameno all'incanto moresco di Rocchetta Mattei (PDF), in Bel composto: storia, arte, musica, n. 4, Del Composto, 2019.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Colle Ameno
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, EN) Sito ufficiale, su borgodicolleameno.it.
- Cinzia Venturoli (a cura di), Borgo di Colle Ameno. Campo di concentramento-smistamento per prigionieri civili, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna.
- Colle Ameno 18 ottobre 1944, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna.
- Colle Ameno 17 novembre 1944, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna.
- Cinzia Venturoli (a cura di), Colle Ameno campo di prigionia, su Aula della memoria di Colle Ameno. URL consultato il 4 aprile 2023.
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