Caleidoscopio
Il caleidoscopio (dal greco καλός kalós "bello", εἶδος eîdos "figura, forma, immagine" e σκοπέω skopéō "osservo") è uno strumento ottico che si serve di specchi e frammenti di vetro o plastica colorati per creare una molteplicità di strutture simmetriche.
Il più rudimentale caleidoscopio conosciuto è formato da un semplice tubo di cartone rivestito internamente di almeno due specchi (montati solitamente fra loro in modo da formare angoli di 60°); nella parte anteriore, separati dal corpo centrale da un vetro rotondo trasparente, sono inseriti dei frammenti colorati di varie forme e colori. Un vetro smerigliato chiude il tubo all'estremità.
Appoggiando l'occhio ad un'estremità (come guardando in un cannocchiale) e ruotando l'intero strumento, o la parte terminale mobile (nei modelli più complessi), è possibile vedere delle figure geometriche simmetriche colorate, generatesi dall'unione dell'immagine diretta dei frammenti e di quelle create dalle riflessioni negli specchi; continuando a ruotare il caleidoscopio stesso, le figure mutano e cambiano colore e forma, senza mai ripetersi.
Funzionamento
[modifica | modifica wikitesto]Nel caso di caleidoscopi formati da due specchi, la forma dell'immagine risultante all'occhio dell'osservatore ricorda un fiore a sei petali; di questi sei settori uno è generato dall'immagine diretta dei frammenti di vetro mentre gli altri cinque sono le immagini riflesse. Se gli specchi sono tre, le immagini sono molte di più; il loro numero dipende dal numero di riflessioni multiple che si hanno lungo gli specchi. Ciò dipende non solo dalla lunghezza del tubo ma anche dalla qualità delle superfici; se gli specchi non sono di ottima fattura, saranno visibili solamente le riflessioni principali.
Varianti
[modifica | modifica wikitesto]Oltre al caleidoscopio classico, sopra menzionato, vi sono altri accorgimenti e varianti ideati per rendere le immagini ancora più insolite:
- I frammenti di vetro possono venire immersi in olio, variando il modo in cui le forme mutano e si muovono;
- Si può sostituire al vetro frontale smerigliato una lente, trasformando lo strumento in una sorta di cannocchiale. L'immagine proveniente dall'esterno va a sostituire i pezzi di vetro, ed è quindi essa che va a riflettersi e origina le forme; può essere inoltre presente una lente sferica più piccola per deformare l'immagine così ottenuta: in questo caso lo strumento prende il nome di taumascopio.
- Gli specchi possono non essere paralleli ma rastremati a un'estremità;
- Possono essere inseriti dei filtri polarizzatori, in modo da variare luminosità e colori ottenuti.
- Al posto dei frammenti di vetro si possono utilizzare dei LED controllati elettronicamente, per garantire una maggiore gamma di colori ottenibili.
Caleidoscopio come figura retorica
[modifica | modifica wikitesto]Il "caleidoscopio", in ambito narrativo, è anche una delle figure retoriche accostate all'entrelacement, tipo di narrazione in cui è presente un continuo intreccio di storie, proprio riferito alla molteplicità di figure (immagini) che si possono scorgere in esso.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Walker Jearl (1986), Scienza in casa, Le Scienze n.210, febbraio 1986, pp. 42–50
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su caleidoscopio
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «caleidoscopio»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su caleidoscopio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Caleidoscopio, su youtube.com.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007538690105171 · NDL (EN, JA) 01145615 |
---|