Campionato del mondo BDO 2015

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Campionato del mondo BDO 2015
BDO World Darts Championship
Competizione Campionato del mondo BDO
Sport Freccette
Edizione 38ª
Organizzatore British Darts Organisation
Date 3-11 gennaio 2015
Luogo Frimley Green, Surrey
Risultati
Vincitore Inghilterra (bandiera) Scott Mitchell (uomini)
Inghilterra (bandiera) Lisa Ashton (donne)
Paesi Bassi (bandiera) Colin Roelofs (giovani)
Cronologia della competizione

Il Campionato del mondo BDO 2015 è stata la 38ª edizione del Campionato del mondo BDO organizzata dalla British Darts Organisation. Il defending champion Stephen Bunting non ha potuto difendere il titolo in quanto è passato in PDC all'inizio della stagione. Scott Mitchell ha battuto Martin Adams 7-6 in finale, vincendo così il suo primo titolo. Nel torneo femminile, invece, Lisa Ashton è riuscita a difendere il proprio titolo, battendo in finale Fallon Sherrock e riconfermandosi campionessa del mondo BDO. Per la prima volta nella storia si è disputato un torneo giovanile. L'olandese Colin Roelofs ha vinto il titolo, diventando così il primo Youth BDO world champion.

Il checkout più alto nel torneo è stato un 167 realizzato da Darius Labanauskas.

Il montepremi è stato di £339 000.[1] Inoltre £52,000 di ricompensa in caso di chiusura con nove frecce.[2]

Posizione Uomini Donne Giovani
Campione £100 000 £12 000 £5 000
Secondo £35 000 £5 000 £2 000
Semifinalisti £15 000 £2 000 £1 000
Quarti di finali £6 500 £1 000 £250
Top 16 £4 500 £500
Primo turno £3 250
Turno preliminare £2 000
Checkout più alto
£5 000
Totale £300 000 £29 000 £10 000

Il sorteggio è stato fatto il 12 ottobre 2014.[3]

Per la prima volta dal 1992 nessun giocatore olandese ha raggiunto i quarti di finale.

Turno preliminare

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Le partite del turno preliminare si sono giocate dal 3 al 5 gennaio, al meglio di 5 set.

Media Giocatore Punteggio Giocatore Media
73.62 Peter Sajwani Svezia (bandiera) 3–0 Inghilterra (bandiera) Sam Head 69.48
82.44 David Cameron Canada (bandiera) 2–3 Paesi Bassi (bandiera) Michel van der Horst 82.08
71.97 Eddy SimsAustralia (bandiera) 1–3 Belgio (bandiera) Cedric Waegemans 75.39
75.36 Seigo Asada Giappone (bandiera) 1–3 Inghilterra (bandiera) Brian Dawson 84.90
82.74 Karel Sedláček Rep. Ceca (bandiera) 3–2 Scozia (bandiera) Paul Coughlin 75.72
84.51 Mike Day Nuova Zelanda (bandiera) 0–3 Canada (bandiera) Jeff Smith 86.10
76.14 Jim Widmayer Stati Uniti (bandiera) 3–2 Inghilterra (bandiera) Rhys Hayden 71.28
80.04 Willem Mandigers Paesi Bassi (bandiera) 1–3 Svezia (bandiera) Daniel Larsson 80.67
Primo turno (al meglio di 5 set)
3-6 gennaio
Secondo turno (al meglio di 7 set)
7-8 gennaio
Quarti (al meglio di 9 set)
9 gennaio
Semifinali (al meglio di 11 set)
10 gennaio
Finale (al meglio di 13 set)
11 gennaio
Inghilterra (bandiera) James Wilson 1
Svezia (bandiera) Peter Sajwani 3 Svezia (bandiera) Peter Sajwani 0
Inghilterra (bandiera) Robbie Green 3 Inghilterra (bandiera) Robbie Green 4
Lituania (bandiera) Darius Labanauskas 1 Inghilterra (bandiera) Robbie Green 1
Inghilterra (bandiera) Gary Robson 3 Canada (bandiera) Jeff Smith 5
Belgio (bandiera) Cedric Waegemans 0 Inghilterra (bandiera) Gary Robson 3
Paesi Bassi (bandiera) Wesley Harms 1 Canada (bandiera) Jeff Smith 4
Canada (bandiera) Jeff Smith 3 Canada (bandiera) Jeff Smith 0
Galles (bandiera) Martin Phillips 0 Inghilterra (bandiera) Scott Mitchell 6
Lettonia (bandiera) Madars Razma 3 Lettonia (bandiera) Madars Razma 3
Paesi Bassi (bandiera) Jeffrey de Graaf 0 Inghilterra (bandiera) Brian Dawson 4
Inghilterra (bandiera) Brian Dawson 3 Inghilterra (bandiera) Brian Dawson 2
Inghilterra (bandiera) Scott Mitchell 3 Inghilterra (bandiera) Scott Mitchell 5
Inghilterra (bandiera) Tony O'Shea 2 Inghilterra (bandiera) Scott Mitchell 4
Paesi Bassi (bandiera) Remco van Eijden 1 Belgio (bandiera) Geert de Voos 2
Belgio (bandiera) Geert De Vos 3 Inghilterra (bandiera) Scott Mitchell 7
Inghilterra (bandiera) Alan Norris 3 Inghilterra (bandiera) Martin Adams 6
Svezia (bandiera) Daniel Larsson 2 Inghilterra (bandiera) Aln Norris 3
Inghilterra (bandiera) Darryl Fitton 3 Inghilterra (bandiera) Darryl Fitton 4
Inghilterra (bandiera) Paul Jennings 0 Inghilterra (bandiera) Darryl Fitton 2
Inghilterra (bandiera) Glen Durrant 3 Inghilterra (bandiera) Glenn Durrant 5
Rep. Ceca (bandiera) Karel Sedláček 1 Inghilterra (bandiera) Glenn Durrant 4
Inghilterra (bandiera) Jamie Hughes 3 Inghilterra (bandiera) Jamie Hughes 1
Paesi Bassi (bandiera) Michel van der Horst 1 Inghilterra (bandiera) Glenn Durrant 5
Inghilterra (bandiera) Scott Waites 3 Inghilterra (bandiera) Martin Adams 6
Inghilterra (bandiera) Sam Hewson 2 Inghilterra (bandiera) Scott Waites 0
Scozia (bandiera) Ross Montgomery 3 Scozia (bandiera) Ross Montgomery 4
Inghilterra (bandiera) Pip Blackwell 1 Scozia (bandiera) Ross Montgomery 1
Inghilterra (bandiera) Martin Adams 3 Inghilterra (bandiera) Martin Adams 5
Paesi Bassi (bandiera) Jan Dekker 1 Inghilterra (bandiera) Martin Adams 4
Paesi Bassi (bandiera) Rick Hofstra 1 Stati Uniti (bandiera) Jim Widmayer 0
Stati Uniti (bandiera) Jim Widmayer 3

La defending champion Lisa Ashton, dopo aver battuto Deta Headman al primo turno, in un re-match della finale del 2014, è diventata la giocatrice più anziana (44 anni) a vincere questo torneo. Ha inoltre stabilito il record di maggior 180 in una singola partita (6 in finale) e nell'intero torneo (13).[4]

Semifinali (al meglio di 3 set)
9 gennaio
Finale (al meglio di 5 set)
10 gennaio
      
Inghilterra (bandiera) Lisa Ashton 2
Paesi Bassi (bandiera) Sharon Prins 0
Inghilterra (bandiera) Lisa Ashton 3
Inghilterra (bandiera) Fallon Sherrock 1
Russia (bandiera) Anastasia Dobromyslova 1
Inghilterra (bandiera) Fallon Sherrock 2
  1. ^ Copia archiviata, su bdodarts.com. URL consultato il 29 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2014).
  2. ^ Copia archiviata, su bdodarts.com. URL consultato il 3 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2015).
  3. ^ http://bdodarts.com/2630/12-10-2014/2015_Lakeside_World_Professional_Darts_Championship_Draw
  4. ^ Copia archiviata, su dartsdatabase.co.uk. URL consultato l'11 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2015).

Collegamenti esterni

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