Alla regina
Alla regina | |
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Titolo originale | To the Queen |
Manoscritto originale | |
Autore | William Shakespeare |
1ª ed. originale | 1599 |
Genere | poesia |
Lingua originale | inglese |
Alla regina (To the Queen o To The Queen by the players) è una breve poesia attribuita a William Shakespeare. È stata inclusa nel 2007 da Jonathan Bate nella sua opera omnia di Shakespeare per la Royal Shakespeare Company[1].
Si pensa che la poesia, scritta sul retro di una busta da lettere, sia stata scritta come epilogo per una rappresentazione di Come vi piace data a corte nel febbraio del 1599. Gli studiosi statunitensi William Ringler e Steven May scoprirono la poesia nel 1972 in un taccuino di un uomo chiamato Henry Stanford, che è conosciuto per aver lavorato nella casa del Lord Ciambellano[2].
La poesia è formata da diciotto versi, ed è la seguente:
«As the dial hand tells o'er
The same hours it had before,
Still beginning in the ending,
Circular account still lending,
So, most mighty Queen we pray,
Like the dial day by day
You may lead the seasons on,
Making new when old are gone,
That the babe which now is young
And hath yet no use of tongue
Many a Shrovetide here may bow
To that empress I do now,
That the children of these lords,
Sitting at your council boards,
May be grave and aged seen
Of her that was their fathers' queen.
Once I wish this wish again,
Heaven subscribe it with "Amen".[3]»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ron Rosenbaum, Did Shakespeare really write "A Lover's Complaint"?, in Slate Magazine. URL consultato il 23 aprile 2016.
- ^ David Wilkes, To my Queen...the Shakespeare poem on the back of an envelope, in Daily Mail, Londra, 20 aprile 2007. URL consultato il 23 aprile 2016.
- ^ Jonathan Bate, Is there a lost Shakespeare in your attic?, in The Daily Telegraph, Londra, 21 aprile 2007. URL consultato il 25 maggio 2010.