Apiro
Apiro comune | |
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Panorama del capoluogo col Monte San Vicino. | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Marche |
Provincia | Macerata |
Amministrazione | |
Sindaco | Ubaldo Scuppa (lista civica) dal 26-5-2014 (3º mandato dall'11-6-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 43°23′35.03″N 13°07′48.97″E |
Altitudine | 516 m s.l.m. |
Superficie | 53,78 km² |
Abitanti | 2 099[1] (31-12-2020) |
Densità | 39,03 ab./km² |
Frazioni | Casalini, Favete, Frontale |
Comuni confinanti | Cingoli, Cupramontana (AN), Matelica, Poggio San Vicino, San Severino Marche, Serra San Quirico (AN), Staffolo (AN) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 62021 |
Prefisso | 0733 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 043002 |
Cod. catastale | A329 |
Targa | MC |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 243 GG[3] |
Nome abitanti | apirani |
Patrono | sant'Urbano |
Giorno festivo | 25 maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Apiro nella provincia di Macerata | |
Sito istituzionale | |
Apiro è un comune italiano di 2 099 abitanti[1] della provincia di Macerata nella Marche.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il paese era abitato già nel periodo dei piceni e dei romani in seguito, devastato da Goti e Longobardi venne inglobato da quest'ultimi nel ducato di Spoleto.[4]
Il toponimo Apiro deriva dal latino ad pirum ("presso il pero"), che è molto probabile alludesse a un albero di pero, punto di riferimento geografico della zona.
Nel 1227 si resse a libero comune, capoluogo della Valle di San Clemente, che inglobava alcuni castelli della zona. Ma già lo stesso anno venne conquistata dalla città di Jesi e immessa nel suo contado.[4]
Nel 1433-34 venne conquistata da Francesco Sforza e in seguito passò sotto il dominio pontificio fino all'Unità d'Italia.[4] Restò sotto la giurisdizione pontificia fino all'Unità.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Nello stemma comunale è rappresentato un albero di pero in campo azzurro, fruttato d'oro.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Collegiata di Sant'Urbano
[modifica | modifica wikitesto]Sorge sulla centrale piazza Baldini e costruita nel 1632, su un precedente edificio, per volere di Giovanni Giacomo Baldini (1581-1656), dottore locale che si trasferì a Roma divenendo il medico personale del cardinale Scipione Caffarelli-Borghese, di papa Urbano VIII e di papa Innocenzo X.[5] Baldini fece elevare la chiesa a collegiata e le fece ricchi doni e lasciti. Al suo interno conserva un organo del 1771 di Gaetano Callido e notevoli suppellettili e opere d'arte fra cui tele di Valentin de Boulogne, Andrea Lilli e dello Spagnoletto.[6]
Chiesa ed ex Convento di San Francesco
[modifica | modifica wikitesto]Costruita prima del XII secolo, è l'edificio più antico del paese, anche se venne rifatto nel XVIII secolo. Conserva del primo edificio un portale romanico-bizantino del XIII secolo.
La simbologia del portale rappresenta i quattro evangelisti secondo la tradizione iconografica del tetramorfo, di antica origine mediorientale. Alla base dell'arco a sinistra è l'aquila (Giovanni), a destra il leone (Marco), al centro un angelo (Matteo), e in alto con un falco che azzanna un vitello è rappresentato il sacrificio (Luca).
Abbazia di Sant'Urbano
[modifica | modifica wikitesto]A pochi chilometri dal centro sorge quest'antica abbazia, consacrata nel 1086, ma risalente a prima dell’anno Mille.[7] Tuttavia venne distrutta nel XIII secolo da un incendio e rifatta con l'edificio attuale. Si presenta di stile romanico-gotico divisa in tre navate e tre absidi semi-circolari. All'interno conserva ancora affreschi dell'epoca.[7] All'inizio del XV secolo iniziò la sua decadenza tanto che nel 1442 si unì all'Abbazia di Valdicastro, tenuta dai Camaldolesi, a cui rimase fino al 1810.
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Piazza Baldini
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Collegiata di San'Urbano
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Il campanile della Collegiata
Palazzo del Comune
[modifica | modifica wikitesto]Su piazza Baldini, a fianco della collegiata, è il municipio, già palazzo dei Priori, venne eretto nel 1246 e fortemente rimaneggiato nei secoli successivi. All'interno conserva il polittico della Madonna col Bambino e Santi eseguito nel 1366 da Allegretto Nuzi[8][9]
Teatro Mestica
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione del teatro iniziò nel 1873 su progetto dell’ingegnere Federico Scoccianti[10], sul sito di un preesistente palazzo nobiliare della famiglia Canonici del XVIII secolo. La platea e la scena del teatro sorge nel vuoto del cortile del palazzo. Venne inaugurato nel 1903 e intitolato a Giovanni Mestica nel 1907[11]. Le decorazioni del soffitto, platea, palchetti e boccascena, furono realizzate dal pittore Gaetano Galassi[12].
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[13]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Eventi
[modifica | modifica wikitesto]- Festival internazionale del folclore "Terranostra" - dall'8 al 15 agosto
Osservatorio geologico di Coldigioco
[modifica | modifica wikitesto]L'istituzione sorge nell'omonima località di Coldigioco, nella frazione Fontale, sui declivi del Monte San Vicino, dove fu fondato nel 1992 su iniziativa del geologo Alessandro Montanari e di sua moglie, l'artista newyorchese Paula Metallo.[14]
Il centro è ospitato all'interno di un edificio scolastico dismesso che, negli anni sessanta, aveva ospitato le esperienze educative dei coniugi Giuseppe Tamagnini e Giovanna Legatti (legati al Movimento di Cooperazione Educativa[15]), le cui sperimentazioni erano ispirate al programma pedagogico di Célestin Freinet.[14] A questo primo nucleo si sono aggiunti ulteriori edifici del piccolo borgo abbandonato, ristrutturati e riattati allo scopo. L'osservatorio è dotato di computer, attrezzature informatiche, di un laboratorio mineralogico, di una libreria di mappe, oltre a strutture destinate a ospitalità i frequentatori che vi convengono (studenti e ricercatori), oltre a una piccola flotta di autoveicoli per le escursioni.[14]
Il centro ospita ogni anno programmi e conferenze su argomenti di scienze, ma anche su temi artistici e culinari.[14]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2 luglio 1985 | 30 maggio 1990 | Elvio Zannotti | Democrazia Cristiana | Sindaco | [16] |
30 maggio 1990 | 24 aprile 1995 | Enzo Barbadori | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [16] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Giorgio Canella | Centro | Sindaco | [16] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Giorgio Canella | Lista civica | Sindaco | [16] |
15 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Settimio Novelli | Lista civica | Sindaco | [16] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Settimio Novelli | Lista civica | Sindaco | [16] |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Ubaldo Scuppa | Impegnati per Apiro | Sindaco | [16] |
27 maggio 2019 | 10 giugno 2024 | Ubaldo Scuppa | Impegnati per Apiro | Sindaco | [16] |
11 giugno 2024 | in carica | Ubaldo Scuppa | Impegnati per Apiro | Sindaco | [16] |
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Calcio a 11
[modifica | modifica wikitesto]La squadra di calcio locale era l'Apiro che aveva raggiunto anche il torneo di Promozione.
Nella stagione 2021/2022 il comune è rappresentato dall'ASD Urbanitas Apiro che gioca in Terza Categoria.
Calcio a 5
[modifica | modifica wikitesto]La squadra locale è il Frontale Calcio a 5 che gioca in Serie D, ma in passato vi era anche un'altra squadra, che prendeva il nome di S.C. Apiro C5.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b c Sito ufficiale del Turismo di Apiro
- ^ Sito ufficiale della Regione Marche
- ^ la Collegiata sul sito ufficiale del Turismo di Apiro
- ^ a b L'Abbazia di Sant'Ubaldo sul sito del Turismo di Apiro
- ^ Sito dell'Enciclopedia "Treccani".
- ^ Il municipio sul sito ufficiale del Turismo di Apiro
- ^ https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65581
- ^ https://www.slideshare.net/teatromestica/libro-apiro
- ^ https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/1100370281.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b c d (EN) History of Coldigioco, su Geological Observatory of Coldigioco, Università della Pennsylvania. URL consultato l'8 dicembre 2017.
- ^ Cultura. Coldigioco – una scuola comunità secondo Freinet, in Lo Specchio Magazine, 11 settembre 2017. URL consultato l'8 dicembre 2017.
- ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Apiro
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Apiro (sito ufficiale), su apiro.sinp.net.
- Gruppo folcloristico "Urbanitas", su urbanitas.it.
- Festival del folclore "Terranostra", su festivalterranostra.net.
- Teatro Mestica, su teatrodionisio.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 154240155 · LCCN (EN) no98078174 · GND (DE) 4328476-0 · J9U (EN, HE) 987007535726505171 |
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