Giulio Cederna
Giulio Cederna | |||||||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||||||
Calcio | |||||||||||||
Ruolo | Portiere e centrocampista | ||||||||||||
Termine carriera | 1905 | ||||||||||||
Carriera | |||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||
Giulio Cederna (Milano, 5 settembre 1876[1] – Milano, 24 dicembre 1939[1]) è stato un dirigente sportivo, dirigente d'azienda e calciatore italiano, di ruolo portiere o centrocampista, socio fondatore del Milan.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Antonio Cederna, un garibaldino e alpinista valtellinese stabilitosi a Milano e divenuto industriale tessile aprendo il Cotonificio Cederna nel quartiere milanese di Gratosoglio (ne aprirà altri due, ad Agrate Brianza e a Monza)[2][3][4].
Fondazione del Milan
[modifica | modifica wikitesto]La sera di mercoledì 13 dicembre 1899 in una sala dell'Hôtel du Nord et des Anglais, a Milano nell'odierna Piazza della Repubblica, assieme a Herbert Kilpin, Samuel Richard Davies, Penvhyn Llewellyn Neville, Edward Nathan Berra, Henry Edward St.John-Mildmay[5], un certo Hayes, Johann Sebastian Barnett[6], Kurt Lies (o, secondo alcune versioni, Lees[7]), Piero Pirelli, Alberto Pirelli, Daniele Angeloni, Francesco Angeloni[8], Giannino Camperio, Guido Valerio e Antonio Dubini, fondò la squadra di calcio del Milan[9][10].
Carriera calcistica e dirigenziale
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1902 iniziò a giocare con i rossoneri allenati da Herbert Kilpin solo alcune amichevoli ed il trofeo precampionato Medaglia del Re, in onore del defunto Re Umberto I, in cui fu decisivo per la vittoria della sua squadra con 3 reti in 7 partite[11][12].
Nel maggio 1902, a fine campionato (che aveva visto il Milan secondo, sconfitto in finale dal Genoa) partecipò con i rossoneri al torneo calcistico all'interno di un "Concorso internazionale ginnico-pompieristico" indetto dalla Società Ginnastica Milanese Forza e Coraggio, che vedeva impegnati atleti e squadre ambosessi di varie discipline in varie sedi sportive di Milano. Dopo aver superato il Vicenza in semifinale, il suo Milan si aggiudicò la vittoria ad ex aequo con la società genovese Andrea Doria; la finale Milan-Andrea Doria terminò a reti bianche e si decise di non rigiocare una nuova partita e di spartire la vittoria, conferendo a pari merito alle due squadre la Coppa "Forza e Coraggio" e la Corona di Quercia[13].
Dall'anno successivo Giulio Cederna entrò ufficialmente a far parte della società rossonera come calciatore e dirigente, e vi rimase per tre stagioni, giocando quattro partite in tre campionati senza segnare alcuna rete[12].
Per il suo ultimo campionato, quello del 1905, si era reso disponibile, cambiando totalmente ruolo, come portiere, giocando nel 3-3 nelle eliminatorie di andata contro l'US Milanese[14].
Attività imprenditoriale
[modifica | modifica wikitesto]Parallelamente alla carriera sportiva, si laureò in chimica industriale ed ereditò la direzione dei cotonifici paterni.
Nel 1939, malato di tumore e vicino alla morte, venne estromesso dal suo incarico da un cognato che già da tempo aveva di fatto assunto la guida dei cotonifici, e a cui dovette cedere la sua quota di maggioranza[4][15][16].
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Giulio Cederna sposò Ersilia Gabba, figlia del celebre astronomo braidense Luigi Gabba[17][18], e divenne padre di cinque femmine, tra cui la giornalista e scrittrice Camilla Cederna (terzogenita), e di un maschio, il giornalista, politico e scrittore ambientalista Antonio Cederna[4][12] (nato per ultimo), padre dell'attore e scrittore Giuseppe Cederna[16].
Nell'estate del 1915 la sua quartogenita Luigia, detta Luisa, morì a nove mesi di vita[19][20]. Darà presto vita a una quintogenita, chiamando anch'ella Luisa[4][21].
Nel maggio 1931 la sua secondogenita Rachele, nata nel 1909, morì a ventun anni e mezzo di scarlattina[4][19][22].
Nel 1932 la sua primogenita Maria Sofia (1908-2003)[19], poi traduttrice dalla lingua tedesca[23][24], divenne moglie di Leonardo Borgese[21]. Sua nipote Giovanna Borgese sposerà Corrado Stajano[25].
Con moglie e figli ritornava spesso nella casa familiare di Ponte in Valtellina, paese d'origine di suo padre[4][16].
Riposa con la moglie nel cimitero monumentale di Milano[20].
La sua figura è rievocata con affetto dalla figlia Camilla nell'opera autobiografica del 1980 Il mondo di Camilla, soffermandosi sulle sue ombrosità e malinconie, sul suo profondo lutto per la figlia Rachele e sulla sua passione per il disegno e la pittura[4][16][22].
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Calciatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Altre Competizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Torneo FGNI: 2
- Milan: 1902, 1904
- Milan: 1902
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b come da sito Magliarossonera.it
- ^ Ex Cotonificio Cederna, al via i lavori: la nuova prospettiva piace ai residenti, su MBNews. URL consultato il 12 dicembre 2016.
- ^ COMUNE DI MONZA / ISTITUZIONI CEDERNA (PDF), su comune.monza.it.
- ^ a b c d e f g Antonio Cederna e Francesco Erbani, I vandali in casa: Cinquant'anni dopo, Gius.Laterza & Figli Spa, 5 novembre 2014, ISBN 9788858117866. URL consultato il 13 dicembre 2016.
- ^ Henry Paulet Mildmay Saint John, su magliarossonera.it. URL consultato il 12 dicembre 2016.
- ^ Johann Sebastian Barnett, su magliarossonera.it. URL consultato il 12 dicembre 2016.
- ^ Kurt Lies, su magliarossonera.it. URL consultato il 12 dicembre 2016.
- ^ Francesco Angeloni (II), su magliarossonera.it. URL consultato il 12 dicembre 2016.
- ^ Storia Rossonera e stadio [Archivio] - GamesForum, su gamesforum.it. URL consultato il 12 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
- ^ - Sodalizio, su sodaliziolazio.com. URL consultato il 12 dicembre 2016.
- ^ LA TERZA " MEDAGLIA DEL RE" ROSSONERA (PDF), su magliarossonera.it. URL consultato il 17 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2014).
- ^ a b c Giulio Cederna, su Magliarossonera.it. URL consultato il 10 settembre 2014.
- ^ CAMPIONATO NAZIONALE DI GINNASTICA, su Magliarossonera.it. URL consultato l'8 agosto 2014.
- ^ Partite ufficiali, su magliarossonera.it. URL consultato il 16 dicembre 2016.
- ^ CEDERNA, Antonio in "Dizionario Biografico", su treccani.it. URL consultato il 12 dicembre 2016.
- ^ a b c d quei fratelli imprevedibili - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 13 dicembre 2016.
- ^ GABBA, Luigi in "Dizionario Biografico", su treccani.it. URL consultato il 14 dicembre 2016.
- ^ Luigi Gabba (PDF), su brera.inaf.it.
- ^ a b c Pep Pop, Tomba con ceneri di CAMILLA CEDERNA, CIMITERO MONUMENTALE di MILANO, 5 maggio 2017. URL consultato il 7 giugno 2017.
- ^ a b Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.
- ^ a b VA ALL'ASTA IL PICCOLO MONDO DI CASA CEDERNA - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 13 dicembre 2016.
- ^ a b Camilla Cederna, Il mondo di Camilla, Milano, Feltrinelli, 1980, ISBN 880745002X.
- ^ Risultati ricerca, su internetculturale.it. URL consultato il 13 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
- ^ Sommario - Documenti 1221 a 1240 di 1260 [collegamento interrotto], su biblioteche.regione.lombardia.it. URL consultato il 13 dicembre 2016.
- ^ Un giardino per Camilla Cederna, su rmfonline.it.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Profilo su magliarossonera.it, su magliarossonera.it.
- Calciatori del F.C. Winterthur
- Calciatori del F.C. Basel 1893
- Calciatori dell'A.C. Milan
- Dirigenti sportivi italiani del XX secolo
- Dirigenti d'azienda italiani
- Calciatori italiani del XX secolo
- Nati nel 1876
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