Vai al contenuto

Giuseppe Albanese (pianista)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giuseppe Albanese

Giuseppe Albanese (Reggio Calabria, 11 maggio 1979) è un pianista italiano.

Inizia lo studio del pianoforte all'età di cinque anni e si diploma a diciassette anni con il massimo dei voti, la lode e la menzione d'onore presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro sotto la guida di Annamaria Cristina Raffa. Si perfeziona presso l'Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola sotto la guida di Franco Scala e Piero Rattalino, conseguendovi nel 2003 il diploma con il titolo onorifico di “Master” (la qualifica più alta rilasciata da tale istituzione).

Si è laureato a ventitré anni in Filosofia presso l'Università degli Studi di Messina, con una tesi sull'estetica di Franz Liszt nelle “Années de pèlerinage”, conseguendo una votazione di 110 e lode con dignità di stampa della tesi. Dal 2005 è docente di Metodologia della Comunicazione Musicale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Messina.

Ha conseguito il primo premio assoluto al “Premio Venezia” nel 1997[1], il premio speciale per la migliore esecuzione dell'opera contemporanea alla 54ª edizione del Concorso Internazionale “Busoni” di Bolzano e, nel 2003, il primo premio al Concorso Internazionale “Vendome Prize”[2] (definito da Le Figaro “Il concorso più prestigioso del mondo attuale”[3]).

  • 1998: Premio Venezia: Recital del vincitore del Premio Venezia;
  • 1999: Luciano Simoni[4] "Concerto dell'Europa" per pianoforte ed orchestra (Agorà/Delta Dischi);
  • 2000: 1900: Recital con musiche di Bartok, Mac Dowell, Szymanowski e Scrjabin (QuadroFrame);
  • 2004: En plen air[5]: Recital del vincitore del Vendome Prize (prodotto dal Jerusalem Music Center);
  • 2012: Pour le piano[6]: Monografia su Claude Debussy, CD del mese della rivista Amadeus;
  • 2014: Fantasia, Albanese - (Deutsche Grammophon);
  • 2015: Liszt - Après une lecture de Liszt, Albanese (Deutsche Grammophon);
  • 2016: Bartók’s “Valtozatok” BB 64 in “Bartók complete works” (Decca Classics);
  • 2017: Liszt Piano Concertos Nos. 1&2 and Malédiction, Albanese (Universal Music Group);
  • 2020: Invitation to the dance, Albanese (Deutsche Grammophon).
  1. ^ La Repubblica - Archivio, su ricerca.repubblica.it.
  2. ^ Vendome Prize Web Site - Winners, su vendomeprize.com (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2014).
  3. ^ Vendome Prize Web Site - Acclaims, su vendomeprize.com (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2014).
  4. ^ Discografia delle opere di Luciano Simoni, su cidim.it.
  5. ^ Jerusalem Music Center, su jmc.co.il. URL consultato il 25 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2013).
  6. ^ Amadeus - Gennaio 2012, su amadeusonline.eu. URL consultato il 25 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2014).

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN170808712 · ISNI (EN0000 0001 1982 3363 · SBN RMSV620254 · Europeana agent/base/23313 · LCCN (ENno2011117782 · GND (DE1011806363 · J9U (ENHE987007412863105171
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie