Coordinate: 17°28′59.88″N 92°02′58.92″W

Dipinti rupestri della Sierra de San Francisco

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 Bene protetto dall'UNESCO
Dipinti rupestri della Sierra de San Francisco
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(i) (iii)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal1993
Scheda UNESCO(EN) Rock Paintings of the Sierra de San Francisco
(FR) Peintures rupestres de la Sierra de San Francisco

Dipinti rupestri della Sierra de San Francisco è il nome dato all'arte preistorica trovata nella regione della Sierra de San Francisco in Bassa California del Sud, Messico. Sono rappresentazioni di come era la vita dei Cochimí o dei Guachimi che abitavano la penisola. Si sa poco di questo gruppo etnico, a parte il fatto che arrivarono da nord. I dipinti sul soffitto delle caverne e sui muri della Sierra de San Francisco vennero scoperti dal gesuita Francisco Javier nel XVIII secolo. La proprietà è costituita da circa 250 siti posizionati nel comune di Mulegé all'interno della Riserva della biosfera di El Vizcaíno nello stato della Bassa California del Sud (Messico settentrionale). L'accesso alle pitture è reso difficoltoso dall'isolamento del luogo che, tra l'altro, l'ha messo al riparo da vandalismi.

Secondo le vecchie credenze i graffiti vennero fatti da una razza di giganti, infatti alcune forme antropomorfe sono di circa due metri d'altezza. Hanno un importante significato religioso. Altri disegni raffigurano armi ed animali quali conigli, puma, linci, cervi, pecore, balene, tartarughe, sardine, polipi, aquile e pellicani; vi sono anche elementi astratti di varie forme. Nonostante siano relativi alle culture di cacciatori nomadi del Messico settentrionale e degli Stati Uniti meridionali precedenti alla colonizzazione europea delle Americhe, non mostrano nessuna relazione con questi gruppi. I dipinti sono stati datati tra il 1100 a.C. ed il 1300 d.C.

Quest'area ha la più alta concentrazione di arte preispanica dell'intera penisola. È di qualità eccezionale sia su scala nazionale sia su quella internazionale a causa della qualità, dell'estensione, della varietà ed originalità delle rappresentazioni umane ed animali, i colori e l'incredibile stato di conservazione. Nel 1993 divennero patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

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