Faele

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Faele

Faele, pseudonimo di Raffaele Sposìto (Palermo, 7 gennaio 1922Zagarolo, 19 aprile 1981), è stato un drammaturgo, autore televisivo, paroliere e sceneggiatore italiano.

Conosciuto come autore di testi per il teatro di rivista, era fratello dell'attore e doppiatore Carletto Sposito.

È scomparso nel 1981 all'età di 59 anni a seguito di un'emorragia causata dall'ulcera.[1]

Il teatro e la televisione

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Attivo per oltre un trentennio in teatro e televisione, ha collaborato spesso con altri autori (fra gli altri, Antonio Amurri soprattutto, per spettacoli televisivi destinati al Quartetto Cetra; ma anche con Torti, Guido Castaldo, Castiglione, Romano, con il quale ultimo scrisse la commedia brillante in tre atti Fumo negli occhi), scrivendo testi - alcuni dei quali destinati non solo alla rivista teatrale ma anche alla radio - per attori come:

Con Marcello Ciorciolini scrisse nel 1958, per la regia di Riccardo Mantoni, Gran Gala, rivista che aveva come star Delia Scala e Carlo Dapporto.

Quando la Rai agli albori degli anni sessanta iniziò a produrre trasmissioni di intrattenimento di rilievo egli firmò spettacoli di successo come Il signore delle 21 (1961), Canzonissima (edizione 1960-1961), Cantatutto (1963), Il paese della musica (1965).

L'attività di paroliere

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Come autore di canzoni ha scritto con Amurri il testo di Due note, canzone musicata da Bruno Canfora ed eseguita da Mina per il singolo Due note/Uno spicchio di luna. Il brano è stato poi inciso in duo da Mina con Rita Pavone come sigla di chiusura di una trasmissione televisiva (è incluso nella compilation Signori... Mina! vol. 4). La canzone è stata inserita anche nella colonna sonora del film del 1962 di Luciano Salce La voglia matta, con Catherine Spaak.

Sceneggiatore

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Spettacoli radiofonici Rai

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Collegamenti esterni

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