G8 del 2009

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G8 del 2009
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Foto di gruppo dei leader partecipanti al vertice.
Paese ospitanteItalia (bandiera) Italia
Data8-10 luglio 2009
Sede/iScuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza
CittàL'Aquila
PartecipantiCanada (bandiera) Canada
Francia (bandiera) Francia
Germania (bandiera) Germania
Giappone (bandiera) Giappone
Italia (bandiera) Italia
Regno Unito (bandiera) Regno Unito
Russia (bandiera) Russia
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Unione europea (bandiera) Unione europea
PresidenteItalia (bandiera) Silvio Berlusconi
PrecedeG8 del 2008
SegueG8 del 2010

Il 35º vertice del G8 si è svolto all'Aquila dall'8 al 10 luglio 2009. La riunione è stata guidata dal presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi e si è tenuta nella Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza.

L'organizzazione del G8 di La Maddalena

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Nel giugno del 2007 fu annunciato dal presidente del Consiglio dei ministri italiano Romano Prodi che il summit del G8 del 2009 si sarebbe svolto in Italia e che la sede dei lavori sarebbe stata l'isola di La Maddalena, in Sardegna,[1] per rilanciare l'economia dell'arcipelago dopo lo smantellamento della base navale statunitense.[2] Il capo del dipartimento della protezione civile, Guido Bertolaso, fu allora nominato commissario del governo responsabile dell'organizzazione dell'evento, mentre Angelo Balducci fu incaricato della realizzazione delle opere.[3] Il governo Prodi stanziò 100 milioni di euro per le infrastrutture da realizzare a La Maddalena e 522 milioni per la realizzazione della superstrada Sassari-Olbia.[4]

Strutture dell'arsenale di La Maddalena, realizzate in origine per ospitare il summit, poi spostato a L'Aquila.

A seguito delle elezioni politiche anticipate del 2008 Silvio Berlusconi sostituì Prodi come presidente del Consiglio e confermò la decisione di voler tenere il G8 sull'isola,[5] nonostante alcune indiscrezioni di stampa avessero riportato una presunta volontà di portare l'evento nella città di Napoli.[6] Lo stesso presidente del Consiglio ventilò la possibilità di tenere almeno una riunione nel capoluogo partenopeo, facendo spostare il leader via mare in nave;[7] a causa di ritardi nei lavori per la realizzazione delle strutture nel sito sardo, vennero fuori ulteriori indiscrezioni di possibili trasferimenti a Cernobbio, nelle sedi di villa d'Este e villa Erba, a Pratica di Mare, presso l'Aeroporto militare Mario de Bernardi,[8] e a villa Certosa, residenza estiva di Berlusconi stesso, situata sempre nel nord della Sardegna.[9]

Intanto, in occasione della 34ª edizione del summit, svoltasi a luglio nella città giapponese di Tōyako, Berlusconi confermò che l'incontro italiano avrebbe mantenuto l'assetto standard a otto, affermando che la proposta francese di un allargamento agli Stati emergenti non trovasse supporto sufficiente; il presidente del Consiglio, tuttavia, affermò di voler coinvolgere anche altri paesi attraverso incontri allargati, sempre in occasione del G8 italiano dell'anno successivo.[10] Intanto i dubbi sulla sede continuarono insistenti, tanto che la Lega Nord, partito di maggioranza di governo, propose di tenere i lavori a Milano, anche per lanciare l'Expo 2015.[11] A settembre il governo decretò lo stanziamento di 740 milioni di euro per le opere a La Maddalena, mettendo così fine alle speculazioni su un cambio di sede.[12] Nel mese di ottobre, però, con decreto legge il governo revocò i 522 milioni per la realizzazione della superstrada Sassari-Olbia e di 110 milioni di fondi nazionali per le strutture del G8, facendo invece ricadere quest'ultimo importo su fondi regionali; questa decisione fu contestata dal presidente della Sardegna Renato Soru.[4] All'inizio di dicembre fu infine presentato il logo ufficiale dell'evento, raffigurante un globo con delle tartarughe marine, contornato dalla scritta "La Maddalena G8 summit 2009".[13]

Lo spostamento a L'Aquila

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Foto del presidente statunitense Barack Obama davanti al palazzo della Prefettura dell'Aquila, durante una visita al centro storico dell'Aquila, in macerie, insieme a Silvio Berlusconi e Guido Bertolaso.

Il 6 aprile 2009, a tre mesi dall'inizio del summit, un forte terremoto colpì la città dell'Aquila, causando molti morti, feriti e gravi danni al patrimonio; nel corso dei giorni successivi il presidente del Consiglio Berlusconi avanzò l'ipotesi di spostare il summit nel capoluogo abruzzese e la decisione definitiva in tal senso fu presa dal Consiglio dei ministri il 23 aprile 2009, durante una riunione tenuta straordinariamente proprio nella città appenninica;[7] i motivi addotti per la scelta furono sia di natura economica (risparmio di circa € 220 milioni da destinare alla ricostruzione post-sisma), sia per opportunità politica (il G8 avrebbe discusso anche di catastrofi naturali)[14] e sia perché, come scritto nel comunicato ufficiale della presidenza del Consiglio, "si tratta di un forte segnale per il rilancio di zone così duramente colpite dal terremoto".[15] La decisione suscitò alcune perplessità negli ambienti politici sia di governo sia di opposizione, soprattutto per la situazione difficile di una ricostruzione che non doveva essere ostacolata, e incassò anche la netta contrarietà di alcuni schieramenti; gli enti politici locali aquilani e i sindacati accolsero favorevolmente la notizia,[7] mentre contrastanti furono le reazioni dalla Sardegna, con il sindaco di La Maddalena che si espresse in modo molto critico e il presidente della regione Ugo Cappellacci che invece si disse favorevole.[16]

Come sede principale dei lavori fu scelta la Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza, nella periferia occidentale della città dell'Aquila, e fu portata avanti una riqualificazione delle strade della periferia ovest, un ammodernamento dello scalo cittadino dell'aeroporto dei Parchi e un adeguamento della scuola stessa, per diverse decine di milioni di euro a carico dell'erario.[17] Nonostante lo spostamento, comunque, si decise di mantenere invariato il logo, cambiando solo la scritta circolare in "G8 Summit 2009 - From La Maddalena to L'Aquila".[18]

L'evento si trasformò anche in un'occasione utile al Governo per raccogliere fondi esteri per la ricostruzione: di fronte alle macerie del terremoto, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Russia e Stati Uniti promisero di sponsorizzare ognuno il restauro di uno dei monumenti aquilani danneggiati dal sisma.[19] Il governo italiano preparò infatti una lista di 44 monumenti colpiti dal sisma e gravemente danneggiati (presentata con il nome di "lista di nozze"), la cui ricostruzione sarebbe potuta essere finanziata da paesi esteri. Non tutti gli edifici riuscirono a ricevere promesse di aiuti e ancor meno furono quelli poi effettivamente sostenuti economicamente; in particolare, la Russia finanziò interamente il restauro di palazzo Ardinghelli e della chiesa di San Gregorio Magno, la Francia per metà i lavori sulla chiesa di Santa Maria del Suffragio e la Germania la chiesa di San Pietro Apostolo, a cui poi si aggiunse il Kazakistan per i finanziamenti all'oratorio di San Giuseppe dei Minimi,[20] mentre il Giappone donò i fondi per la costruzione della L'Aquila Temporary Concert Hall e di un moderno palazzetto sportivo.[21][22]

In occasione di questo G8, il presidente dell'Abruzzo Giovanni Chiodi donò ad alcuni capi di Stato e di governo e ai loro coniugi 25 presentose, cravatte di seta e 8 bauletti in pelle fatti a mano, tutti oggetti di produzione locale.[23]

Alla riunione parteciparono i capi di Stato e di governo dei paesi del G8, a cui si aggiunsero altri capi di Stato e di governo invitati e i vertici di numerose organizzazioni internazionali.[24]

Leader dei membri del G8

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Foto di gruppo dei leader del G8 al primo giorno del vertice.

Canada (bandiera) Canada, con il Primo ministro Stephen Harper
Francia (bandiera) Francia, con il presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy
Germania (bandiera) Germania, con la Cancelliera federale Angela Merkel
Giappone (bandiera) Giappone, con il Primo ministro Tarō Asō
Italia (bandiera) Italia, con il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi (organizzatore)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito, con il Primo ministro Gordon Brown
Russia (bandiera) Russia, con il presidente Dmitrij Medvedev
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti, con il presidente Barack Obama
Unione europea (bandiera) Unione europea, con il presidente della Commissione José Barroso e il ministro di Stato svedese Fredrik Reinfeldt, presidente di turno del Consiglio dell'Unione europea e quindi del Consiglio europeo

Leader invitati dei membri del G5

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Foto di gruppo dei leader del G8+5.

Brasile (bandiera) Brasile, con il presidente Luiz Inácio Lula da Silva
Cina (bandiera) Cina, con il consigliere di Stato Dai Bingguo
India (bandiera) India, con il Primo ministro Manmohan Singh
Messico (bandiera) Messico, con il presidente Felipe Calderón
Sudafrica (bandiera) Sudafrica, con il presidente Jacob Zuma

Altri leader invitati

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Foto di gruppo dei leader presenti al summit.

Algeria (bandiera) Algeria, con il presidente Abdelaziz Bouteflika
Angola (bandiera) Angola, con il presidente José Eduardo dos Santos
Australia (bandiera) Australia, con il Primo ministro Kevin Rudd
Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud, con il presidente Lee Myung-bak
Danimarca (bandiera) Danimarca, con il ministro di Stato Lars Løkke Rasmussen
Egitto (bandiera) Egitto, con il presidente Hosni Mubarak
Etiopia (bandiera) Etiopia, con il Primo ministro e presidente della NEPAD Meles Zenawi
Indonesia (bandiera) Indonesia, con il presidente Susilo Bambang Yudhoyono
Libia (bandiera) Libia, con il leader Muʿammar Gheddafi
Nigeria (bandiera) Nigeria, con il presidente Umaru Yar'Adua
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi, con il ministro-presidente Jan Peter Balkenende
Senegal (bandiera) Senegal, con il presidente Abdoulaye Wade
Spagna (bandiera) Spagna, con il presidente del Governo José Luis Rodríguez Zapatero
Svezia (bandiera) Svezia, con il Primo ministro e presidente del Consiglio europeo Fredrik Reinfeldt
Turchia (bandiera) Turchia, con il Primo ministro Recep Tayyip Erdoğan

Organizzazioni internazionali partecipanti

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Agenzia internazionale dell'energia (AIE), con il direttore esecutivo Nobuo Tanaka
Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), con il direttore generale Muhammad al-Barādeʿī
Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), con il segretario esecutivo Sergej Lebedev
Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), con il presidente Kanayo Nwanze
Fondo Monetario Internazionale (FMI), con il direttore generale Dominique Strauss-Kahn
Gruppo della Banca mondiale (BM), con il presidente Robert Zoellick
Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), con il segretario generale Ángel Gurría
Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), con il direttore generale Juan Somavía
Organizzazione mondiale del commercio (OMC), con il direttore generale Pascal Lamy
Organizzazione mondiale della sanità (OMS), con il direttore generale Margaret Chan
Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), con il segretario generale Ban Ki-moon
Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), con il direttore generale Jacques Diouf
Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO), con il direttore generale Kōichirō Matsuura
Programma alimentare mondiale (WFP), con il direttore esecutivo Josette Sheeran
Unione africana (UA), con il presidente Muʿammar Gheddafi e il presidente della Commissione Jean Ping

L'Aquila: i leader del G8 dialogano durante il vertice.

Ambiente e clima

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Al termine della sessione sulla lotta ai cambiamenti climatici, i Paesi del G8 hanno definito l'accordo per l'impegno a limitare l'aumento della temperatura globale media a 2 gradi Celsius rispetto ai livelli pre-industriali. Oltre a questo si è trovata un'intesa anche sulla volontà di ridurre del 50% le emissioni globali entro il 2050, rafforzando l'idea di sostegno all'obiettivo dei paesi sviluppati di ridurre le emissioni di gas serra dell'80% entro il 2050.

Tale risultato è stato definito "non vincolante" dalla Cina, che ritiene si debbano differenziare le condizioni dei Paesi sviluppati nei confronti di quelli emergenti e in via di sviluppo. Secondo Pechino, appoggiata anche dall'Egitto, non è condivisibile accomunare un vincolo sulle emissioni di gas serra estendendolo anche a Paesi che intendono proseguire il loro processo di sviluppo, che altrimenti verrebbe vanificato.

Inoltre, per quanto riguarda il tema della biodiversità il vertice ha riconosciuto il suo essenziale contributo per il conseguimento del benessere sociale ed economico dell'umanità e per la riduzione della povertà, ed ha fatto propria inoltre, tra i risultati fondamentali del processo negoziale ambientale, la Carta di Siracusa sulla biodiversità, approvata nel corso del G8 Ambiente di Siracusa, quale strumento effettivo per promuovere una strategia di lungo periodo per la protezione globale della biodiversità.

La prima giornata del vertice si è incentrata anche sulla crisi economica che stava coinvolgendo il mondo. Pur ribadendo la permanenza della difficile situazione economica, i leader mondiali si sono trovati d'accordo nel confermare il loro impegno per la lotta alla crisi, prima di tutto facendo leva sull'inopportunità del protezionismo e incentivando la libertà del mercato. Tra le misure auspicate ci sono quelle di stabilizzare il settore finanziario e di fornire lo stimolo per sostenere la crescita e per creare nuovi posti di lavoro, il tutto tenendo fede all'impegno di mantenere la sostenibilità fiscale degli aiuti di Stato forniti al settore dell'economia. Infine la lotta ai paradisi fiscali per evitare grossi depositi di denaro finalizzati ad evadere il fisco per la quale si è deciso di affidare un ruolo fondamentale all'OCSE, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

Politica internazionale

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Sulla politica internazionale grande rilievo è stato dato alla corsa all'armamento nucleare prospettata dal governo dell'Iran. Posizione unanime dei leader intervenuti al G8 nel definire inaccettabile la volontà iraniana di dotarsi di armi nucleari.

Aiuti ai Paesi poveri

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Per le misure prese per far fronte alla povertà nei paesi del Terzo mondo, i leader del vertice, allargati alla presenza dei Paesi africani, hanno stabilito nella cifra di 20 miliardi di dollari in tre anni, il fondo destinato agli aiuti.

  1. ^ L'Italia ospiterà il G8 nel 2009 all'isola della Maddalena, su ilgiornale.it, 14 giugno 2007. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  2. ^ La Maddalena: dopo il mancato G8 è la capitale delle incompiute, su sardiniapost.it, 27 febbraio 2016. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  3. ^ Indagato e confermato. Così Bertolaso resiste all'ultima emergenza, su ilfoglio.it, 11 febbraio 2010. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  4. ^ a b Soru e il G8: «Hanno tolto alla Sardegna soldi e lavoro» (PDF), su archivio.unita.news, 14 febbraio 2010. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  5. ^ Berlusconi: «Alla Maddalena un G8 ecologico», su ilgiornale.it, 29 giugno 2008. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  6. ^ Berlusconi: «Le discariche come aree militari», su st.ilsole24ore.com, 21 maggio 2008. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  7. ^ a b c «Il G8 di luglio lo terremo a L'Aquila» Via libera da Usa e Gran Bretagna, su corriere.it, 23 aprile 2009. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  8. ^ Il G8 del 2009, spunta Cernobbio: è l'alternativa a La Maddalena, su laprovinciadicomo.it, 10 luglio 2008. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  9. ^ «Il G8 a villa Certosa? Siamo pronti», su iltempo.it, 26 giugno 2008. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  10. ^ (EN) Berlusconi to maintain summit format, su italymagazine.com, 9 luglio 2008. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  11. ^ Berlusconi: ancora dubbi sul G8 alla Maddalena La Lega: vertice a Milano, su ilgiornale.it, 11 luglio 2008. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  12. ^ G8, Berlusconi firma il decreto, su alguer.it, 2 settembre 2008. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  13. ^ G8, Sardegna: Logo con tartarughe e globo, su alguer.it, 4 dicembre 2020. URL consultato il 3 ottobre 2020.
  14. ^ La decisione di spostare dalla Maddalena all’Aquila il Summit è stata presa nel Consiglio dei Ministri del 23 aprile [collegamento interrotto], su protezionecivile.gov.it, 23 aprile 2009. URL consultato il 9 giugno 2011.
  15. ^ Comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2009, su governo.it, 23 aprile 2009. URL consultato il 9 giugno 2011.
  16. ^ Il governo sposta il G8 all'Aquila: sì di Londra e Washington, su repubblica.it, 23 aprile 2009. URL consultato il 4 ottobre 2020.
  17. ^ Un G8 da 500 milioni, su espresso.repubblica.it, 25 febbraio 2010. URL consultato il 6 ottobre 2020.
  18. ^ Il nuovo logo del G8, su protezionecivile.gov.it, 7 maggio 2009. URL consultato il 6 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2020).
  19. ^ Informativa del governo Italiano dell'8 luglio 2010, su governo.it. URL consultato il 9 giugno 2011.
  20. ^ La scossa del 6 aprile, Berlusconi e il G8, 3 aprile 2014. URL consultato il 30 maggio 2021.
  21. ^ L'Aquila: nuovo auditorium. Giappone tra solidarietà e amicizia, 7 maggio 2011. URL consultato il 18 novembre 2021.
  22. ^ Il PalaJapan, ennesima incompiuta con figuraccia internazionale, 28 giugno 2020. URL consultato il 18 novembre 2021.
  23. ^ g8: regione dona 'presentosa' a leader, pegno d'amore per abruzzo (2), in Adnkronos, 8 luglio 2009. URL consultato il 18 novembre 2021.
  24. ^ Participants at the 2009 L'Aquila Summit, su g8.utoronto.ca. URL consultato il 2 ottobre 2020.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Sito ufficiale del G8 2009, su g8italia2009.it. URL consultato l'8 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2009).
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