Hans Staden
Hans Staden (Homberg, 1525 circa – Wolfhagen o Korbach, 1579 circa) fu un soldato e marinaio tedesco che effettuò due viaggi nelle Americhe su navi spagnole e portoghesi.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Durante il secondo viaggio fu catturato dal popolo brasiliano dei Tupi.
Dopo il ritorno in Europa, avvenuto nel 1555, l'aiuto del dr. Johann Dryander di Marburgo permise a Staden di pubblicare un racconto della propria prigionia, intitolato Warhaftige Historia und beschreibung eyner Landtschafft der Wilden Nacketen, Grimmigen Menschfresser-Leuthen in der Newenwelt America gelegen (Vera storia e descrizione di uno Stato di persone selvagge, nude, sinistre, cannibali nel Nuovo Mondo, America) (1557).[1] Il libro divenne un best seller internazionale e fu tradotto in latino ed in molte lingue europee, raggiungendo un totale di 76 edizioni.
Cannibalismo
[modifica | modifica wikitesto]Il Warhaftige Historia fornisce dettagliate descrizioni della vita e dei costumi dei Tupi, illustrate con xilografie. L'aspetto del libro che ricevette più attenzione, dal momento della prima pubblicazione ad oggi, fu il cannibalismo. Staden disse che i Tupi erano cannibali, fornendo una testimonianza oculare dell'uccisione, preparazione e consumazione dei prigionieri di guerra, e disse che i suoi carcerieri avrebbero mangiato anche lui se non fosse riuscito a fuggire. Secondo un aneddoto, gli indiani gli diedero una zuppa deliziosa; dopo che ebbe terminato la cena, trovò sul fondo del calderone alcuni piccoli teschi, che in seguito scoprì essere quelli dei figli dei suoi compagni.
Alcuni studiosi hanno messo in dubbio la credibilità del libro, ipotizzando che Staden avesse inventato le storie sul cannibalismo.[2] Altri definirono il libro come un'importante e credibile fonte etnostorica.[3]
Darcy Ribeiro, antropologo brasiliano, nel suo libro intitolato "Brazilian People" dice che Hans fu catturato tre volte dai Tupi, ma che non fu mangiato perché piangeva implorando per aver salva la vita, cosa che egli raffigurò anche in alcuni suoi dipinti. Dato che il cannibalismo tra i Tupi era fortemente legato al coraggio ed alla dignità, i guerrieri catturati, per sostenere il ruolo, dovevano avere discussioni sobrie e dignitose con i propri assassini.
Nei media
[modifica | modifica wikitesto]- Hans Staden - Lá Vem Nossa Comida Pulando, film del 1999 diretto da Luis Alberto Pereira, parlato in lingua tupi antica (con sottotitoli in portoghese, inglese, francese e spagnolo) che racconta le sue avventure mentre è imprigionato presso i Tupi.[4]
- Como Era Gostoso o Meu Francês, film del 1970 diretto da Nelson Pereira dos Santos, basato sulle storie di Staden (ma senza includere il suo personaggio), e con l'aggiunta di una sottotrama con storia d'amore tra il protagonista ed una donna locale.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Hans Staden ed i Tupi nel Brasile sud-orientale, su athenapub.com. URL consultato il 27 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2009).
- ^ William Arens, The Man-Eating Myth: Anthropology & Anthropophagy, Oxford University Press, 1979, 22-31; Michaela Schmolz-Haberlein e Mark Haberlein, "Hans Staden, Neil L. Whitehead, and the Cultural Politics of Scholarly Publishing", Hispanic American Historical Review, 81, no. 3-4, 2001, pag. 745-751
- ^ Donald W. Forsyth, "Three Cheers for Hans Staden: The Case for Brazilian Cannibalism", Ethnohistory, 32, no. 1, 1985, pag. 17-36; Neil L. Whitehead, "Hans Staden and the Cultural Politics of Cannibalism", Hispanic American Historical Review, 80, no. 4, 2000, pag. 721-751
- ^ "Hans Staden" su IMDb
- ^ "Como Era Gostoso o Meu Francês" su IMDb
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hans Staden
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Staden, Hans, Hans Staden's True History: An Account of Cannibal Captivity in Brazil, edito e tradotto da Neil L. Whitehead e Michael Harbsmeier, Duke University Press, 2008
- Hans Staden in Wolfhagen - 2007 conference agenda
- Harry J. Brown, Hans Staden among the Tupinambas
Controllo di autorità | VIAF (EN) 4936822 · ISNI (EN) 0000 0001 1885 6817 · SBN CFIV064908 · BAV 495/253637 · CERL cnp01318480 · LCCN (EN) n83212624 · GND (DE) 118798367 · BNF (FR) cb11925394g (data) · J9U (EN, HE) 987007313206305171 · NDL (EN, JA) 00526412 |
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