Jan Wierix
Jan o Johan o Johannes Wierix, o Wiericz o Wierx o Wiricx (Anversa, 1549 – Bruxelles, 1620 circa), è stato un incisore, pittore e miniaturista fiammingo appartenente ad una famiglia di famosi incisori.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Antonie[1] o Anthonis e di Cornélie Embrechts[2] e fratello di Hieronymus e Antonie II, iniziò la carriera artistica nella sua città natale a partire dal 1561[1]. Probabilmente fu istruito dal padre nell'arte dell'incisione[2] e, come parte del suo addestramento, tra il 1563 e il 1565 eseguì copie di opere del Dürer e di altri artisti[3]. Le sue prime opere datate furono pubblicate nel 1568[3]. Negli anni seguenti iniziò a lavorare presso la casa editrice Officina Plantiniana di Christophe Plantin[3][4], che, nel 1570, assunse anche suo fratello Hieronymus e che già negli anni 1570-1571 pagava i suoi debiti per il bere[3]. Nel 1572 entrò a far parte della locale Corporazione di San Luca come incisore su rame (copersnyder)[2]. Tra il 1575 e il 1576 fu attivo a Delft, per poi ritornare ad operare ad Anversa[1]. Il 28 novembre 1576 sposò Elisabeth Bloemsteyn o Bloemsteen nella Chiesa di San Giacomo ad Anversa[2]. Nel 1577 fu di nuovo a Delft fino al 1579, mentre tra il 1581 e il 1594 fu segnalato nella sua città natale[1]. Il 15 novembre 1578, mentre si trovava a Delft, inviò una procura alla moglie affinché potesse vendere una parte dell'eredità della famiglia Embrechts, in modo da poter assumere la qualifica di incisore su metallo (plaetsnyder)[2]. Tra il 1609 e il 1620 operò a Bruxelles[1]. La data di morte è incerta, ma sicuramente fu attivo almeno fino al 1615, anno di datazione della sua opera Orfeo incanta gli animali, dove, accanto al nome, indicò anche la sua età (67 anni)[2]. Questa indicazione, così come pure gli anni indicati in altre opere giovanili, ci permettono di ricavare l'anno della sua nascita[2].
Realizzò soprattutto ritratti, paesaggi e rappresentò soggetti religiosi, producendo anche stampe devozionali[1]. Lavorò, come pure i fratelli, al servizio della Compagnia di Gesù ed eseguì i ritratti dei personaggi illustri dell'epoca[5]. La maggior parte delle sue incisioni sono di piccole dimensioni e molto ben rifinite[5]. Secondo Alvin, è dei tre fratelli quello con lo stile più originale[6].
Fu suo allievo Hendrik Hondius[1].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Ritratto di Filippo Guglielmo d'Orange, incisione[7]
- Tre capodogli spiaggiati, incisione, 1577[8]
- Ritratto di Maximilien de Hénin-Liétard, graaf van Boussu, incisione, 1592, Museo Boijmans Van Beuningen, Rotterdam[9]
- Ritratto di Jan van Amstel, incisione in collaborazione con Hieronymus Wierix, 15,4 x 12,6 cm, iscrizione in alto a sinistra IH.W, 1572, Museo Boijmans Van Beuningen, Rotterdam[10]
- Ritratto di Jan Gossaert, incisione da Pictorum aliquot Germaniae Inferioris Effigies di Dominicus Lampsonius, 1572[11]
- Ritratto di Lucas van Leyden, incisione da Pictorum aliquot Germaniae Inferioris Effigies di Dominicus Lampsonius, 1572[12]
- Ritratto di Volcxken Diericx, moglie di Hieronymus Cock, incisione, 1579[13]
- L'adorazione dei Magi, incisione su avorio, 6 x 11,5 cm, 1590-1600, Walters Art Museum, Baltimora[14]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie
- ^ a b c d e f g Catalogue raisonné de l'œuvre des trois frères Jean, Jérome & Antoine Wierix -pag.9-10-11
- ^ a b c d The Web Gallery of Art
- ^ Biografisch Woordenboek der Nederlanden
- ^ a b Catalogue raisonné de l'œuvre des trois frères Jean, Jérome & Antoine Wierix -pag.23
- ^ Catalogue raisonné de l'œuvre des trois frères Jean, Jérome & Antoine Wierix -pag.26
- ^ Ritratto di Filippo Guglielmo d'Orange - Commons
- ^ Tre capodogli spiaggiati - Commons
- ^ Ritratto di Maximilien de Hénin-Liétard, graaf van Boussu - Commons
- ^ Ritratto di Jan van Amstel - Commons
- ^ Ritratto di Jan Gossaert - Commons
- ^ Ritratto di Lucas van Leyden - Commons
- ^ Ritratto di Volcxken Diericx, moglie di Hieronymus Cocka - Commons
- ^ L'adorazione dei Magii - Commons
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Emil Kren, Daniel Marx, "WIERIX, Jan", su The Web Gallery of Art, 2014. URL consultato il 3 agosto 2015.
- (NL) "Johannes Wierix", su Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie, 2015. URL consultato il 3 agosto 2015.
- (NL) Abraham Jacob van der Aa, Karel Johan Reinier van Harderwijk;Gilles Dionysius Jacobus Schotel, Biografisch Woordenboek der Nederlanden, vol.XX°, Haarlem, J.J. van Brederode, 1877, p. 193. URL consultato il 4 agosto 2015.
- (FR) Louis Joseph Alvin, Catalogue raisonné des portraits gravés par les trois frères Wierix, Bruxelles, T.J.I.Arnold, 1867. URL consultato il 5 agosto 2015.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jan Wierix
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (NL) Jan Wierix al Rijksmuseum di Amsterdam, su rijksmuseum.nl.
- (EN) Jan Wierix in Artnet, su artnet.com.
- (FR) Jan Wierix - Base Joconde, su culture.gouv.fr.
- (EN) Jan Wierix in The National Portrait Gallery, su npg.org.uk.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 88915418 · ISNI (EN) 0000 0001 1856 4371 · SBN BVEV037213 · BAV 495/17801 · CERL cnp00405401 · ULAN (EN) 500020417 · LCCN (EN) nr95024178 · GND (DE) 119314878 · BNE (ES) XX1278806 (data) · BNF (FR) cb14976010g (data) · J9U (EN, HE) 987007378571605171 |
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