Osvaldo Conti
Osvaldo Conti | |
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Nascita | Capua, 11 maggio 1915 |
Morte | Durazzo, 7 aprile 1939 |
Cause della morte | Morto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regia Marina |
Anni di servizio | 1933-1939 |
Grado | sergente cannoniere |
Guerre | Guerra d'Etiopia |
Campagne | Invasione italiana dell'Albania |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Uomini della Marina, 1861-1946[1] | |
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Osvaldo Conti (Capua, 11 maggio 1915 – Durazzo, 7 aprile 1939) è stato un militare e marinaio italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso dell'Invasione italiana dell'Albania.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Capua, provincia di Caserta, l'11 maggio 1915, figlio di Biagio e Anna Delli Bovi.[1] Tra il 1928 e il 1930 frequentò la Regia Scuola di Avviamento al Lavoro presso l’abbazia di San Lorenzo di Aversa.[N 1] All'età di diciassette anni si arruolò volontario nella Regia Marina come allievo cannoniere armaiolo, e dopo aver seguito un corso di tre anni, ricevette la nomina a comune di 1ª classe.[2] Mobilitato per le esigenze della guerra d'Etiopia, nell'ottobre 1935 si imbarcò sull'incrociatore pesante Fiume venendo promosso sottocapo cannoniere nel 1936 e sergente nel 1938.[3] Nell'aprile 1939 partecipò alle operazioni per l'occupazione dell'Albania.[1] Il giorno 7 sbarcò sulla spiaggia di Durazzo[4] al comando di un plotone mitraglieri della compagnia da sbarco del Fiume rimanendo ucciso nei combattimenti.[2] Per onorarne il coraggio in questo frangente fu decretata la concessione della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[3] La sezione di Capua dell'Unione Nazionale Sottufficiali Italiani porta il suo nome.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Regio Decreto 22 maggio 1939.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Tale scuola, ora Scuola Tecnica Industriale Professionale, porta il suo nome.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Alberini, Prosperini 2016, p. 156.
- ^ a b Combattenti Liberazione.
- ^ a b Marina Difesa.
- ^ Hogg, Wiper 2004, p. 124.
- ^ Medaglie d'oro al valor militare sul sito della Presidenza della Repubblica
- ^ Registrato alla Corte dei conti il 30 maggio 1939, registro n.5 Marina, foglio n.479.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Alberini e Franco Prosperini, Uomini della Marina, 1861-1946, Roma, Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Marina Militare, 2016, ISBN 978-8-89848-595-6.
- Erminio Bagnasco, In Guerra sul Mare. Navi e marinai italiani nel secondo conflitto mondiale, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 2005, ISBN 88-87372-50-0.
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le Medaglie d'oro al valor militare. Volume 1 (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1968, p. 371.
- (EN) Gordon E. Hogg e Steve Wiper, Italian Heavy Cruises of World War Two, Tucson, Classic Warship Publishing, 2004.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Osvaldo Conti, su Marina Difesa. URL consultato il 15 marzo 2021.
- Conti, Osvaldo, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 15 marzo 2021.