Limes germanico-retico
Bene protetto dall'UNESCO | |
---|---|
Confini dell'Impero romano | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Culturali |
Criterio | (ii) (iii) (iv) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2005 |
Scheda UNESCO | (EN) Frontiers of the Roman Empire (FR) Frontières de l’Empire romain |
Il Limes germanico-retico è un insieme di fortificazioni di confine, forti e fortini ausiliari (castella), torri o postazioni di guardia (turres o stationes), mura o palizzate e un vallo, eretti dai Romani a protezione dei confini delle province della Germania superiore e della Rezia e che racchiudeva tra i fiumi Reno e Danubio, i cosiddetti territori degli Agri decumates.[1]
Oggi molti storici, parlando di Limes, intendono quella parte di confine che si estendeva in Germania fra i fiumi Reno e Danubio, e che da Rheinbrohl, vicino a Neuwied, congiungeva Kelheim, dopo ben 548 km di strade, fortificazioni, torrette di avvistamento, fossati, agger e palizzate. Lungo il suo percorso, divenuto patrimonio dell'umanità sotto il patrocinio dell'UNESCO, si trovano gli importanti siti archeologici, con i relativi musei, di Aalen, Saalburg e Weißenburg in Baviera. Il 15 luglio del 2005 il limes germanico-retico è stato, infatti, incluso dall'UNESCO nella lista dei Patrimoni dell'umanità, unendosi al Vallo di Adriano, situato tra Scozia e Inghilterra (iscritto nel 1987). Nel 2008 a questa coppia si è aggiunto il Vallo Antonino.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Limes germanico-retico limes germanicus-raeticus limes renano | |
---|---|
Il limes germanico-retico nel 90, al termine delle campagne germaniche di Domiziano | |
Localizzazione | |
Stato attuale | Germania e Svizzera |
Regione | Germania superiore e Rezia |
Coordinate | 49°47′47″N 9°09′27″E |
Informazioni generali | |
Tipo | strada militare romana affiancata da un vallum, oltre a fortezze legionarie, forti e fortini, burgi, ecc. |
Costruzione | Domiziano-260 |
Condizione attuale | numerosi resti antichi rinvenuti in varie località. |
Lunghezza | 548 km |
Inizio | Rheinbrohl |
Fine | Kelheim |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Impero romano |
Funzione strategica | a protezione delle province romane della Germania superior e Raetia |
Azioni di guerra | Guerre marcomanniche Invasioni barbariche del III secolo |
vedi bibliografia sotto | |
voci di architetture militari presenti su Wikipedia | |
I Flavi
[modifica | modifica wikitesto]L'opera cominciò sotto Vespasiano, il quale diede inizio alla penetrazione dell'area, grazie alle campagne del legato della Germania superiore, un certo Gneo Pinario Cornelio Clemente nel 74. Furono creati, infatti, i forti di Schleitheim, Hüfingen, Rottweil, Waldmossingen, Offenburg e Riegel am Kaiserstuhl.
Dieci anni più tardi, al termine delle campagne militari condotte dal figlio, Domiziano (dell'83-84), furono costruiti tutta una serie di fortini e strade militari nel Wetterau e Taunus (ad Hofheim am Taunus, Francoforte, Bergen, Hanau-Kesselstadt, Okarben, Altenstadt, Friedberg e Bad Nauheim), iniziando a creare il primo tratto fortificato del limes germanico-retico che congiungesse il fiume Lahn al fiume Meno.
Contemporaneamente più a sud si procedette all'occupazione dei territori di Nemeti e Triboci, percorrendo il corso del fiume Neckar da ovest ad est, e anche qui costruendo i nuovi forti a Ladenburg e a Heidelberg-Neuenheim,[2] oltre al forte di Baden lungo la sponda destra del Reno, quasi di fronte ad Argentoratae.
Nella parte meridionale la penetrazione avveniva portando la linea di confine verso settentrione, con la costruzione di tutta una serie di nuovi forti ausiliari a Sulz, Geislingen, Rottenburg an der Laaber, Burladingen, Gomadingen, Donnstetten, Urspring e Günzburg, ed unendo così la fortezza militare di Argentoratae con la capitale della Rezia, Augusta Vindelicum.[3]
La frontiera continuò a svilupparsi anche negli anni successivi, durante gli anni novanta, con la costruzione di nuovi forti a: Butzbach, Arnsberg, a Echzell (un forte tra i più grandi di ben 5,2 ettari), più a sud a Heidenheim (dove risiedette l'Ala II Flavia milliaria) e a Degerfeld.
Traiano e Adriano
[modifica | modifica wikitesto]Traiano potenziò un nuovo tratto di frontiera più ad est, o quando fu imperatore (98-100) oppure ai tempi in cui era ancora governatore della Germania superiore sotto Domiziano (attorno agli anni 92-96). Questo nuovo tratto collegava il fiume Meno con il Neckar, il cosiddetto limes di Odenwald, che dal Meno presso Wörth raggiunge il medio Neckar a Wimpfen.
Il successore Adriano, recatosi lungo la frontiera germano-retica, contribuì alla costruzione della linea dell'Alb, fatta di torri di guardia paragonabili al limes del Taunus-Wetterau-Odenwald, alla ricostruzione di numerosi forti in pietra ed al consolidamento di quanto fatto dai suoi predecessori. Il nuovo spostamento degli auxilia sulla nuova linea di frontiera, portò all'abbandono dei forti del retroterra come Wiesbaden ed Heddernheim.
Antonino Pio, Commodo e Caracalla
[modifica | modifica wikitesto]È sotto Antonino Pio che molte delle torri e dei forti costruiti in precedenza in legno, furono ricostruiti interamente in pietra (a volte in siti differenti) e soprattutto si ebbe la definitiva evoluzione di questo tratto di limes tra Germania superiore e Rezia. Egli, infatti, già a partire dal 145-146 promosse l'abbandono della precedente linea di difesa dell'Odenwald-Neckar a favore di una posizione più avanzata di 30 km, ma non sappiamo se ciò comportò notevoli operazioni di guerra nell'area.
Sotto Caracalla, potrebbero essere stati aggiunti ulteriori sbarramenti, fossati, palizzate e terrapieni, in seguito alle prime invasioni degli Alemanni del 213, i quali continuarono a guerreggiare con i successori, da Alessandro Severo a Massimino Trace, fino a Gallieno. E quest'ultimo decise il definitivo abbandono ed evacuazione di tutti i territori ad est del Reno e a nord del Danubio, a causa delle continue invasioni delle tribù germaniche limitrofe degli Alemanni. Era il 260 circa.
Qui di seguito riportiamo il limes nella sua massima espansione per settore:
Limes germanico
[modifica | modifica wikitesto]Qui sotto troverete una tabella riassuntiva delle fortificazioni del tratto di limes in Germania superiore, con relativa legenda:
- legio=legione romana
- coh.=coorte
- mil=milliaria (composta da 1.000 uomini)
- eq.=coorte equitata
- ala=unità di cavalleria
- vexill=vexillationes
- c.R.=civium Romanorum
- Nuove aperture di forti post 117
Limes retico
[modifica | modifica wikitesto]Qui sotto troverete una tabella riassuntiva delle fortificazioni del tratto di limes in Rezia, con relativa legenda:
- legio=legione romana
- coh.=coorte
- mil=milliaria (composta da 1.000 uomini)
- eq.=coorte equitata
- ala=unità di cavalleria
- vexill=vexillationes
- c.R.=civium Romanorum
- Nuove aperture di forti post 117
Forte/burgus lungo il limes |
località antica | località moderna | n. forte | dal | al | Misure | Unità ausiliarie presenti in differenti periodi |
Mappa |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
fortino | Freimühle | ? | non oltre il 260 | 53 m × 55 m = 0,29 ha | ||||
Forte di coorte | Schirenhof | 64 | 150 | 244/247 | 2,0 ha | Coh.I Flavia Raetorum | ||
fortino | Orthalde | 12/33 | ? | non oltre il 260 | 14,75 m × 15,15 m | |||
Forte di coorte | Unterböbingen | 65 | 150/160 | 266 | 2,0 ha | |||
Forte alare | Alae | Aalen | 66 | 150/155 | 259/260 | 6,07 ha | Ala II Flavia mill. | |
Forte di coorte eq. | Buch | 67 | 130/140 | 260 | 2,1 ha | Coh.III Thracum veterana [eq.] | ||
Forte di coorte eq. | monumento | Dalkingen | 12/81 | 165 | 233/234 | a) 13,3 m × 14,5 m, costruzione in legno b) 12.6 m × 9,3 m, costruzione in pietra |
||
Forte di numerus | Halheim | 67 a | 125/150 | 260 ca. | 0,67 ha | |||
Forte di coorte eq. o Ala di cavalleria |
Ruffenhofen | 68 | Traiano | 250 ca. | 190 × 197 = 3,7 ha | Coh.IX Batavorum mill.eq. | ||
Forte di coorte e numerus |
Dambach | 69 | Traiano/Antonino Pio | 260 ca. | a) 115 × 85 = 0,97 ha b) 187 × 115 = 2,15 ha |
Coh.II Aquitanorum eq. | ||
Forte di numerus | Unterschwaningen | Domiziano | 150/160 | 80 × 85 = 0,7 ha | ||||
Forte di coorte eq. | Mediana | Gnotzheim | 70 | Domiziano | 260 ca. | 153 × 143 = 2,2 ha | Coh.III Thracum eq. c.R. bis Torquata[45] | |
Forte di numerus | Gunzenhausen | 71 | 150 | 241/242-260 ca. | ca. 86 × 80 = ca. 0,7 ha | |||
fortino | Schloßbuck | ? | non oltre il 260 | ca. 20 × 20 = ca. 0,04 ha | ||||
Forte di coorte eq. | Iciniacum | Theilenhofen | 71 a | 100 | 260 | 2,7 ha | Coh.III Bracaraugustanorum eq. | |
fortino | Gündersbach | ? | non oltre il 260 | 18 × 18 m = 360 m² | ||||
Forte alare | Biriciana | Weißenburg in Bayern | 72 | 90 | 253 ca. | a) 2,8 ha b) 3,1 ha |
Ala I Hispanorum Auriana | |
Forte di numerus | Sablonetum | Ellingen | 120 ca. | 233 ca. | 90 × 80 m = 0,72 ha | |||
Forte di numerus | Oberhochstatt | ? | 260 ca. | a) forte di terra/legno: ca. 80 m × ca. 80 m b) forte in pietra: ca. 80 m × ca. 80 m |
||||
centenarium | Burgsalach | 210 circa | non oltre il 260 | 32,60 (SO) × 32,40 (NO) × 31,90 (NE) × 32,60 (SE) m = 0,1 ha | ||||
fortino | Raitenbuch | non oltre il 260 | 18 × 18 m = 0,032 ha | |||||
fortino | Petersbuch | non oltre il 260 | 20,2 × 20,2 m = 0,04 ha | |||||
fortino in pietra | Biebig | non oltre il 260 | 39 × 42 m = ca. 0,15 ha | |||||
fortino in pietra | Hegelohe | non oltre il 260 | 20,25 (20,20) x 20,15 (20,10) = ca. 0,04 ha | |||||
Forte di numerus | Böhming | 73 a | Prima metà del II secolo |
242/244-260 | 95 × 85 m = 0,73 ha | |||
Forte di coorte eq. | Vetoniana | Pfünz | 73 | 80 ca. | 233 ca. | max. 189 (187) × 145 (144) m = 2,5 ha | Coh.I Breucorum eq. c.R. | |
fortino | Güßgraben | non oltre il 260 | 18,5 × 18,5 m = 0,03 ha | |||||
fortino | Seeberg | non oltre il 260 | 17 × 17 m = 0,03 ha | |||||
Forte alare | Germanicum | Kösching | 74 | 80 ca. | 241 ca. | 4,3 ha | Ala I Augusta Thracum (?) Ala I Flavia Gemelliana |
|
Forte alare | Celeusum | Pförring | 75 | 80 ca. | Prima metà del III secolo |
3,9 ha | Ala I Flavia singularium c.R. pia fidelis | |
Forte di coorte | Abusina | Eining | 80 ca. | V secolo | 1,8 ha | Coh.IV Gallorum vexill. Coh.II Tungrorum mill. eq. vexill. Coh.IV Tungrorum mill. eq. Coh.III Britannorum eq. |
||
Fortezza di vexill. legionaria |
Unterfeld | 172 | 179 | 328 × > 320 m = über 10,6 ha | vexill. Legio III Italica | |||
Fortezza legionaria | Castra Regina | Ratisbona | 179 | IV secolo | 24,5 ha | Legio III Italica |
Abbandono degli agri decumates: 260 ca.
[modifica | modifica wikitesto]Le continue invasioni barbariche del III secolo, in particolare degli Alemanni, oltre alla contemporanea secessione della parte occidentale dell'impero (Impero delle Gallie), guidata dal governatore di Germania superiore ed inferiore, Postumo,[46][47] costrinsero l'allora imperatore Gallieno ad abbandonare il territorio degli agri decumates, riportando il limes ai grandi fiumi: ad ovest del Reno (cfr. limes alto germanico) e a sud del Danubio (cfr. limes retico). Era il 259-260.
Scavi archeologici
[modifica | modifica wikitesto]Si trattava di una palizzata con tronchi di quercia del diametro di circa 30 cm, conficcati nella terra per non meno di un metro, e che si innalzavano per circa 3 metri sopra il livello del terreno. Questa palizzata era stata eretta solo dove non scorreva il fiume, non tanto come forma di barriera protettiva, ma per segnare il margine esterno dell'Impero. Cominciava in Germania superiore, dove la frontiera si allontana dalla riva sinistra del Reno, attraversa il Taunus, il Wetterau e finisce sul Meno. Riprende nell'Odenwald, termina sul fiume Neckar e riprende con il limes dell'Alb, e cessa sul Danubio presso Eining.
Il limes della zona del Taunus e del Wetterau fu completato sotto Antonino Pio, aggiungendo alla palizzata preesistente, un terrapieno ed un fossato a forma di "V" (largo tra i 6-7 metri e profondo circa 2 metri), il cosiddetto "Pfahlgraben", posizionato tra la palizzata e le torrette di avvistamento. In alcuni casi era stato sostituito il terrapieno ed il fossato con un muro di pietre, ed in alcuni punti c'erano interruzioni del terrapieno e del fossato. Quest'ultima modifica potrebbe risalire però all'epoca di Marco Aurelio o di Commodo in seguito alle Guerre marcomanniche, a causa dell'invasione dei Catti del 161-162 e del 170-172.
Nella Rezia il limes subiva una differente modifica, con la sostituzione di un muro di pietra (spesso 1,2 metri ed alto 3-4 metri) al posto della palizzata. Questo limes è oggi chiamato degli storici/archeologi, il "Teufelsmauer" (Muro del diavolo).
La linea spesso ininterrotta di fortificazioni in alcune regioni dell'Europa e dell'Africa è rimasta talora segnata dalla persistenza di toponimi che in diverse lingue riflettono l'antica installazione di castra, castella, burgi, turres e valla: toponimi quali chester, chastre, kastro, casr, castle, kasteel, Kastell, bourg, Burg, bordj, Turm, wall, valul ecc.
Elenco siti archeologici di forti, fortini, torri avvistamento e musei
[modifica | modifica wikitesto]Qui sotto trovate l'elenco da nord a sud e da ovest ad est di tutti i siti lungo la strada che percorre l'intero limes:[48]
- Rheinbrohl (torrette di avvistamento)
- Neuwied (forti ausiliari a Heddesdorf di 160x180 metri, Niederbiber di 165x198 metri, torrette e museo)
- Bendorf (torrette)
- Niederberg (forte di 177x158 metri)
- Hillscheid (torrette)
- Arzbach (torrette e fortino di 79x93 metri)
- Bad Ems (torrette, museo e fortino di 79x93 metri)
- Marienfels (forte di 117x98 metri)
- Hunzel (fortino di 84x89 metri)
- Holzhausen (forte di 135x105 metri)
- Kemel (fortino di 93x77 metri)
- Zugmantel (forte di 125x171 metri)
- Alteburg-Heftrich (fortino di 78x93 metri)
- Taunnusstein (forte e torrette)
- Kleiner Feldberg (fortino di 78x93 metri)
- Saalburg (forte di 221x147 metri, fortino e museo) Sito del museo
- Kapersburg (forte di 134x122 metri)
- Langenhain (forte di 198x162 metri)
- Friedberg (forte di 4 ha)
- Kepersburg (forte di 3,3 ha e fortino)
- Butzbach (museo e torrette)
- Holzheimer Unterwald (forte)
- Arnsburg (forte di 185x161 metri)
- Inheiden (fortino di 1,1 ha)
- Echzell (museo e forte di 248x208 metri)
- Ober-Florstadt (forte di 183x155 metri)
- Altenstadt (fortino di 0,9 ha e forte di 132x114 metri)
- Marköbel (forte di 198x165 metri)
- Hammersbach (forte)
- Rückingen (forte di 180x140 metri)
- Hanau (fortino e museo)
- Großkrotzenburg (forte di 175x123 metri e museo) Sito del museo)
- Seligenstadt (museo e forte di 184x168 metri)
- Stockstadt am Main (museo)
- Aschaffenburg (museo)
- Niedernberg
- Obernburg (museo e torrette)
- Wörth
- Trennfurt
- Miltenberg (museo e torrette)
- Miltenberg Ost (museo e torrette)
- Walldürn (museo e fortino di 97x84 metri)
- Osterburken (museo e forte di 186x115 metri)
- Jagsthausen (museo e forte di 195x155 metri)
- Öhringen (museo)
- Westernbach (fortino di 117x88)
- Mainhardt (museo, torrette e forte di 177x142 metri)
- Murrhardt (museo, torrette e forte di 2,2 ha)
- Welzheim (museo e forte di 236x181 metri)
- Lorch (torrette e forte di 2,5 ha)
In Rezia:
- Schirenhof (museo e forte di 157x130 metri)
- Unterböbingen (forte di 148x135 metri)
- Rainau-Buch (museo, torrette e forte di 2,1 ha)
- Halheim (fortino di 80x83 metri)
- Aalen (museo e forte 277x214 metri)
- Ruffenhofen (forte di 197x191 metri)
- Weiltingen (museo)
- Dambach (fortino di 84x115 metri e forte di 187x115 metri)
- Gnotzheim (forte di 153x143 metri)
- Gunzenhausen (museo e torrette)
- Unterschwaningen (fortino di 87x80 metri)
- Theilenhofen (forte di 196x140 metri)
- Ellingen (fortino di 90x80 metri)
- Weißenburg in Bayern (museo e forte di 170x179 metri)
- Oberhochstatt (fortino per numerus)
- Burgsalach
- Pfünz (forte di 189x145 metri)
- Böhming (fortino di 95x78 metri)
- Kipfenberg (museo)
- Pförring (forte di 194x201 metri)
- Bad Gögging (museo)
- Eining (forte di 147x125 metri)
- Ratisbona ovvero l'antica Castra Regina (museo e fortezza legionaria)
Galleria fotografica dei siti (in ordine alfabetico)
[modifica | modifica wikitesto]-
Ricostruzione di baraccamenti di soldati ausiliari da Aalen
-
Rovine del forte di Arnsburg
-
Il Porta Limes di Dalkingen (WP 12/81)
-
Rovine del forte di Ellingen
-
Rovine del forte di Eining
-
Rovine del forte di Eining
-
Le terme del forte di Kleiner Feldberg
-
Le terme del forte di Hanau-Salisberg
-
Rovine del fortino di Hillscheid
-
Le terme del forte di Erlensee-Rückingen
-
Ricostruzione grafica del forte di Neckarburken
-
Le terme del forte di Neckarburken
-
Modellino ricostruttivo del forte di Neuwied
-
Le rovine del forte di Niederbieber in mezzo all'abitato
-
Il forte di Saalburg
-
Porta decumana del forte di Saalburg
-
Gli horrea del forte di Saalburg
-
Ricostruzione del camminamento del forte di Saalburg
-
Ricostruzione della porta del forte di Weißenburg in Bayern
-
Ricostruzione della porta del forte militare di Welzheim
-
La porta pretoria del forte di Welzheim
-
La porta pretoria del forte di Welzheim
-
Il camminamento del forte di Welzheim
-
Le terme del forte di Wuerzberg
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Michael Grant, Gli imperatori romani, storia e segreti, Roma 1984, p.232.
- ^ R.Syme, Guerre e frontiere del periodo dei Flavi, pp.606 ss.
- ^ D.Baatz, Der römische Limes: Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, cartina p.18. Syme, Guerre e frontiere del periodo dei Flavi, cartina di p.603.
- ^ CIL XIII, 7681.
- ^ CIL XIII, 7684.
- ^ CIL XIII, 7731.
- ^ CIL XIII, 7732.
- ^ a b c d e f D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, pp.97-98.
- ^ a b c d e D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.105.
- ^ a b c d e D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.106.
- ^ CIL XIII, 7565; AE 1902, 68; CIL XIII, 7577 (4, p 128); Ness-Lieb, 181 databile ai Severi.
- ^ CIL XIII, 7574 (4, p 128).
- ^ CIL XIII, 7579 (4, p 128).
- ^ CIL XIII, 7580 (4, p 128).
- ^ CIL XIII, 7582 (4, p 128).
- ^ CIL XIII, 7581 (4, p 128).
- ^ CIL XIII, 7583 (4, p 128); CIL XIII, 7584 (4, p 128).
- ^ CIL XIII, 7585 (4, p 128).
- ^ a b M.J.Klein, Traiano e Magonza. La capitale della provincia della Germania superior, p.60.
- ^ M.J.Klein, Traiano e Magonza. La capitale della provincia della Germania superior, p.63.
- ^ a b c d e D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.120 e ss.
- ^ a b c d e D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, 137 e ss.
- ^ a b c d e f g D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, pp.158-159.
- ^ D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, cfr. cartine pp.18, 71 e 75.
- ^ a b c d e D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.150-151.
- ^ CIL XIII, 7436, AE 1992, 1291, AE 1992, 1293 e AE 1992, 1294.
- ^ a b c d e f g D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, pp.153 ss.
- ^ a b c d e f g h i D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.164-165.
- ^ a b c d e f D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.166.
- ^ a b c d e D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.166-167.
- ^ a b c d e D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.176-177.
- ^ a b c d e D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.177.
- ^ a b c d e D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.178-179.
- ^ a b D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.179.
- ^ a b c d e f g h i j D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.215.
- ^ a b c d D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.217.
- ^ a b c d D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.224.
- ^ a b c d e D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.227 ss.
- ^ a b D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.235-236.
- ^ a b c d e f g h i D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.236.
- ^ a b c d D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.239 ss.
- ^ a b A.Thiel: Zur Funktion der Kleinkastelle am Obergermanischen Limes. In: Jahrbuch 2003/2004 des Heimat- und Altertumsvereins Heidenheim an der Brenz e.V. Heidenheim 2004, ISSN 0931-5608, S. 72f.
- ^ D.Planck: Der Obergermanische und Raetische Limes. In: Aufstieg und Niedergang der römischen Welt. Geschichte und Kultur Roms im Spiegel der neueren Forschung. Teil II, Principat. Verlag Walter de Gruyter, Berlin, New York 1976. ISBN 3110066904. S. 422.
- ^ a b c D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000, p.243 ss.
- ^ AE 1999, 1182; Wagner 81; AE 1953, 118.
- ^ Zosimo, Storia nuova, I, 38.2.
- ^ Grant, p. 235.
- ^ Deutsche Limes-Straße. Unesco-Weltkulturerbe Obergermanisch-Rätischer Limes, Agosto 2005.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Limes Congress:
- 1th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di E.Birley, Durham 1952;
- 2nd International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di E.Swoboda, Graz-Colonia 1956;
- 3rd International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di R.Laur-Belart, Basilea 1959;
- 4th International Congress of Roman Frontier Studies, Durham 1959;
- 5th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di Grga Novak, Zagabria 1964;
- 6th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di H.Schönberger, Colonia-Graz 1967;
- 7th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di S.Appelbaum, Tel Aviv 1971;
- 8th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di E.Birley, B.Dobson e M.Jarrett, Cardiff 1974;
- 9th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di D.M.Pippidi, Bucarest 1974;
- 10th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di D.Haupt e H.G.Horn, Colonia 1974;
- 11th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di J.Fitz, Budapest 1977;
- 12th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di W.S.Hanson e L.J.F.Keppie, Oxford 1980;
- 13th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di C.Unz, Stoccarda 1986;
- 14th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di H.Vetters e M.Kandler, Vienna 1990;
- 15th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di V.A.Maxfield e M.J.Dobson, Exeter 1991;
- 16th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di W.Groenman-van Waateringe, B.L.van Beek, W.J.H.Willems e S.L.Wynia, Exeter 1997;
- 17th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di N.Gudea, Zălau 1999;
- 18th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di P.Freeman, J.Bennett, Z.T.Fiema e B.Hoffmann, Oxford 2002;
- 19th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di Z.Visy, Pécs 2003;
- 20th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di Ángel Morillo Cerdán, León 2006;
Altri testi:
- D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000.
- H.Schonberger, The Roman Frontier in Germany: An Archaeological Survey, in Journal of Roman Studies N.59, Exeter 1969, p. 149-170.
- AAVV, Il mondo di Roma imperiale: la formazione, Bari 1989.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su limes germanico-retico
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su limes germanico-retico
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito della Commissione del Limes, su deutsche-limeskommission.de.
- Limes del Taunus-Wetterau, su taunus-wetterau-limes.de.
- Scheda UNESCO, su whc.unesco.org.