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Limes germanico-retico

Coordinate: 49°47′47″N 9°09′27″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
 Bene protetto dall'UNESCO
Confini dell'Impero romano
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(ii) (iii) (iv)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2005
Scheda UNESCO(EN) Frontiers of the Roman Empire
(FR) Frontières de l’Empire romain

Il Limes germanico-retico è un insieme di fortificazioni di confine, forti e fortini ausiliari (castella), torri o postazioni di guardia (turres o stationes), mura o palizzate e un vallo, eretti dai Romani a protezione dei confini delle province della Germania superiore e della Rezia e che racchiudeva tra i fiumi Reno e Danubio, i cosiddetti territori degli Agri decumates.[1]

Oggi molti storici, parlando di Limes, intendono quella parte di confine che si estendeva in Germania fra i fiumi Reno e Danubio, e che da Rheinbrohl, vicino a Neuwied, congiungeva Kelheim, dopo ben 548 km di strade, fortificazioni, torrette di avvistamento, fossati, agger e palizzate. Lungo il suo percorso, divenuto patrimonio dell'umanità sotto il patrocinio dell'UNESCO, si trovano gli importanti siti archeologici, con i relativi musei, di Aalen, Saalburg e Weißenburg in Baviera. Il 15 luglio del 2005 il limes germanico-retico è stato, infatti, incluso dall'UNESCO nella lista dei Patrimoni dell'umanità, unendosi al Vallo di Adriano, situato tra Scozia e Inghilterra (iscritto nel 1987). Nel 2008 a questa coppia si è aggiunto il Vallo Antonino.

Limes germanico-retico
limes germanicus-raeticus
limes renano
Il limes germanico-retico nel 90, al termine delle campagne germaniche di Domiziano
Localizzazione
Stato attualeGermania (bandiera) Germania e Svizzera
RegioneGermania superiore e Rezia
Coordinate49°47′47″N 9°09′27″E
Informazioni generali
Tipostrada militare romana affiancata da un vallum, oltre a fortezze legionarie, forti e fortini, burgi, ecc.
CostruzioneDomiziano-260
Condizione attualenumerosi resti antichi rinvenuti in varie località.
Lunghezza548 km
InizioRheinbrohl
FineKelheim
Informazioni militari
UtilizzatoreImpero romano
Funzione strategicaa protezione delle province romane della Germania superior e Raetia
Azioni di guerraGuerre marcomanniche
Invasioni barbariche del III secolo
vedi bibliografia sotto
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

L'opera cominciò sotto Vespasiano, il quale diede inizio alla penetrazione dell'area, grazie alle campagne del legato della Germania superiore, un certo Gneo Pinario Cornelio Clemente nel 74. Furono creati, infatti, i forti di Schleitheim, Hüfingen, Rottweil, Waldmossingen, Offenburg e Riegel am Kaiserstuhl.

Dieci anni più tardi, al termine delle campagne militari condotte dal figlio, Domiziano (dell'83-84), furono costruiti tutta una serie di fortini e strade militari nel Wetterau e Taunus (ad Hofheim am Taunus, Francoforte, Bergen, Hanau-Kesselstadt, Okarben, Altenstadt, Friedberg e Bad Nauheim), iniziando a creare il primo tratto fortificato del limes germanico-retico che congiungesse il fiume Lahn al fiume Meno.

Contemporaneamente più a sud si procedette all'occupazione dei territori di Nemeti e Triboci, percorrendo il corso del fiume Neckar da ovest ad est, e anche qui costruendo i nuovi forti a Ladenburg e a Heidelberg-Neuenheim,[2] oltre al forte di Baden lungo la sponda destra del Reno, quasi di fronte ad Argentoratae.

Nella parte meridionale la penetrazione avveniva portando la linea di confine verso settentrione, con la costruzione di tutta una serie di nuovi forti ausiliari a Sulz, Geislingen, Rottenburg an der Laaber, Burladingen, Gomadingen, Donnstetten, Urspring e Günzburg, ed unendo così la fortezza militare di Argentoratae con la capitale della Rezia, Augusta Vindelicum.[3]

La frontiera continuò a svilupparsi anche negli anni successivi, durante gli anni novanta, con la costruzione di nuovi forti a: Butzbach, Arnsberg, a Echzell (un forte tra i più grandi di ben 5,2 ettari), più a sud a Heidenheim (dove risiedette l'Ala II Flavia milliaria) e a Degerfeld.

Traiano e Adriano

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Traiano potenziò un nuovo tratto di frontiera più ad est, o quando fu imperatore (98-100) oppure ai tempi in cui era ancora governatore della Germania superiore sotto Domiziano (attorno agli anni 92-96). Questo nuovo tratto collegava il fiume Meno con il Neckar, il cosiddetto limes di Odenwald, che dal Meno presso Wörth raggiunge il medio Neckar a Wimpfen.

Il successore Adriano, recatosi lungo la frontiera germano-retica, contribuì alla costruzione della linea dell'Alb, fatta di torri di guardia paragonabili al limes del Taunus-Wetterau-Odenwald, alla ricostruzione di numerosi forti in pietra ed al consolidamento di quanto fatto dai suoi predecessori. Il nuovo spostamento degli auxilia sulla nuova linea di frontiera, portò all'abbandono dei forti del retroterra come Wiesbaden ed Heddernheim.

Antonino Pio, Commodo e Caracalla

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È sotto Antonino Pio che molte delle torri e dei forti costruiti in precedenza in legno, furono ricostruiti interamente in pietra (a volte in siti differenti) e soprattutto si ebbe la definitiva evoluzione di questo tratto di limes tra Germania superiore e Rezia. Egli, infatti, già a partire dal 145-146 promosse l'abbandono della precedente linea di difesa dell'Odenwald-Neckar a favore di una posizione più avanzata di 30 km, ma non sappiamo se ciò comportò notevoli operazioni di guerra nell'area.

Sotto Caracalla, potrebbero essere stati aggiunti ulteriori sbarramenti, fossati, palizzate e terrapieni, in seguito alle prime invasioni degli Alemanni del 213, i quali continuarono a guerreggiare con i successori, da Alessandro Severo a Massimino Trace, fino a Gallieno. E quest'ultimo decise il definitivo abbandono ed evacuazione di tutti i territori ad est del Reno e a nord del Danubio, a causa delle continue invasioni delle tribù germaniche limitrofe degli Alemanni. Era il 260 circa.

Qui di seguito riportiamo il limes nella sua massima espansione per settore:

Limes germanico

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Qui sotto troverete una tabella riassuntiva delle fortificazioni del tratto di limes in Germania superiore, con relativa legenda:

Forte/burgus
lungo il limes
località antica località moderna dal al Misure Unità ausiliarie presenti
in differenti periodi
Mappa
Forte e porto flotta[4] Antunacum Andernach Tiberio
(20 circa)
V secolo Coh.Raetorum[5]
vexill. legio VIII Augusta[6]
vexill. legio XXX Ulpia Victrix[7]
Forte di coorte Heddesdorf[8] 89[8] 185[8] 2,8 ha[8] Coh.II Hispanorum eq. pia fidelis[8]
Coh.XXVI voluntariorum c.R.[8]
Forte doppio Niederbieber 185/190 260 5,25 ha Numerus Exploratorum Germanicorum Divitiensium
Numerus Brittonum
Forte di coorte Niederberg 83 260 2,8 ha Coh.VII Raetorum
fortino di numerus[9] Arzbach[9] 100/110[9] 260[9] 0,7 ha[9]
fortino di numerus[10] Bad Ems[10] 100 ca.[10] 260[10] 1,3 ha[10]
Forte di numerus Hunzel 150 250/260 0,75 ha
Forte di coorte Holzhausen 185 260 1,41 ha Coh.II Treverorum
Forte di numerus Kemel 259/260 0,7 ha
Forte Aquae Mattiacorum Wiesbaden 6 d.C.
77
16 I periodo;
260? II per.
vexill. Legio XXII Primigenia[11]
vexill. Legio VIII Augusta[12]
Ala I Flavia[13]
Ala I Scubulorum[14]
Ala I Pannoniorum[15]
Coh.V Delmatarum[16]
Coh.II Raetorum[17]
Coh.IV Thracum[18]
Fortezza Mogontiacum Magonza 13 a.C. 350 circa 36,00 ha[19] Legio XXII Primigenia[19][20]
Fortino Castellum Mattiacorum Magonza-Kastell 11 a.C. 406
fortino di numerus
e forte di coorte
Zugmantel[21] 90/98 ca.[21] 260[21] 0,7 e 1,1 ha (numerus)
1,7 e 2,1 ha (coh.)[21]
Numerus Treverorum
Coh.I Treverorum eq.[21]
Forte di numerus Alteburg
(Heftrich)
150 260 0,7 ha Numerus Cattharensium
Forte di numerus Kleiner Feldberg 150 260 0,7 ha Exploratio Halicanensium
forte di coorte Saalburg[22] 90 o prima[22] 260[22] 3,2 ha[22] II Coh. eq. Raetorum c.R.
dal 135 ca.[22]
Forte di coorte
equitata
Friedberg[23] 90[23] 260[23][24] 4,0 ha[23] Coh.I Aquitanorum veterana eq.[23]
Coh.IV Aquitanorum eq.[23]
Coh.I Flavia Damascenorum mill. eq. sagittariorum[23]
forti di numerus Kapersburg 98-100 260 0,8; 1,3
e 1,6 ha
numerus Nidensium
forte di coorte Langenhain[25] 100[25] 185[25]/260 3,2 ha[25] Legio XXII Primigenia
Coh.I Biturigum[25][26]
forti di coorte
equitata
Butzbach[27] 90[27] 260[27] 2,8 e 3,3 ha[27] Coh.II Raetorum eq.[27]
Coh.II Augusta Cyrenaica eq.[27]
Ala Moesica felix torquata[27]
forte di coorte
equitata
Arnsburg 90 o prima 260 2,9 ha Coh.I Aquitanorum veterana eq.
Coh.II Aquitanorum eq.
Coh.V Dalmatarum
forti di numerus Inheiden 98-100 260 0,7; 1,1 ha
forte di ala
e coorte[28]
Echzell[28] 90[28] 260[28] 5,24 ha[28] Ala Moesica felix torquata[28]
Ala I Flavia gemina[28]
Ala Indiana Gallorum[28]
Coh.XXX voluntariorum c.R.[28]
forte di coorte Ober-Florstadt[29] 90[29] 260[29] 2,8 ha (traianeo)[29] Coh.XXXII voluntariorum c.R.[29]
Coh.V Delmatarum[29]
forte di numerus[30] Altenstadt[30] 90[30] 260[30] 0,9; 1,4
e 1,5 ha[30]
Forte di coorte
equitata
Marköbel 96/98 260 3,3 ha
Forte coortale Rückingen 110/125 260 2,5 ha Coh.III Dalmatarum pia fidelis
Forte coortale Großkrotzenburg 105/110 260 2,1 ha Coh.IV Vindelicorum
Forte coortale Seligenstadt 100 260 3,0 ha Coh.I c.R. eq.
Forte di coorte Stockstadt am Main[31] 90[31] 150?[31] / 260? 3,2 ha[31] Coh.III Aquitanorum eq. c.R.
Coh.II Hispanorum eq.
Coh.I Aquitanorum veterana eq.[31]
Forte Niedernberg[32] 100[32] o 107/110 260 ca.[32] 2,2 ha[32] Coh.III Aquitanorum eq. c.R.
Coh.I Ligurum et Hispanorum c.R.[32]
Forte Obernburg am Main[33] 90[33] 260[33] 2,9 ha[33] Coh.III Aquitanorum eq. c.R.
Numerus Brittonum et exploratorum Nemaugensium[33]
Forte di numerus Wörth 150?[34] 260?[34] 0,78 ha
Forte di vexill. Trennfurt[35] 100/120[35] 260[35] 0,6 ha[35] vexill. legio XXII Primigenia[35]
Forte di coorte Miltenberg-Altstadt[35] 159[35] 260[35] 2,7 ha[35] Coh.I Sequanorum et Rauracorum eq.[35]
Forte di numerus[36] Miltenberg-Ost[36] 159? 260? 0,6 ha[36] Numerus Exploratorum Seiopensium[36]
Forte di numerus[37] Walldürn[37] 159? 260? 0,8 ha[37] Numerus Brittonum Stu[...] [37]
Forte di coorte
e di numerus[38]
Osterburken[38] 159[38] 260? 2,1 e 1,3 ha[38] Coh.III Aquitanorum eq.
Numerus Brittonum Elantiensium[38]
Forte di coorte Jagsthausen 159 260 2,9 ha Coh.I Germanorum eq. c.R.
Forte di numerus Westernbach[39] 159? 260? 1,0 ha[39]
Forte di coorte Öhringen
(Westkastell)[40]
150 ca.[40] 260?[40] 2,4 ha[40] Coh.I Septimia Belgarum[40]
Forte di coorte Öhringen
(Ostkastell)[40]
150 ca.[40] 260? 2,2 ha[40] Numerus Brittonum Cal [...]
Numerus Brittonum Murrensium
Numerus Brittonum Aurelianensium
Coh.I Helvatiorum[40]
Forte di coorte Mainhardt[41] 150? 260 ca.[41] 2,4 ha[41] Coh.I Asturum eq.[41]
Fortino Mainhardt-Ost 190?/233?[42] 260 ca. 0,06 ha[43]
Fortino Mainhardt-Hankertsmühle 190?/233?[42] 260 ca.
Forte di coorte
e numerus
Murrhardt[44] 260? 2,2 ha[44] Coh.XXIV Voluntariorum c.R.
Exploratore Triboci et Boi[44]
Forte alare Welzheim 150/160 260 4,3 ha Ala I [...]
Forte di coorte
equitata
Lorch 150 260 2,47 ha Coh. eq. [...]
Forte e Fortezza Argentoratae Strasburgo 11 a.C. forte
17 fortezza
V secolo Legio VIII Augusta

Qui sotto troverete una tabella riassuntiva delle fortificazioni del tratto di limes in Rezia, con relativa legenda:

Forte/burgus
lungo il limes
località antica località moderna n. forte dal al Misure Unità ausiliarie presenti
in differenti periodi
Mappa
fortino Freimühle ? non oltre il 260 53 m × 55 m = 0,29 ha
Forte di coorte Schirenhof 64 150 244/247 2,0 ha Coh.I Flavia Raetorum
fortino Orthalde 12/33 ? non oltre il 260 14,75 m × 15,15 m
Forte di coorte Unterböbingen 65 150/160 266 2,0 ha
Forte alare Alae Aalen 66 150/155 259/260 6,07 ha Ala II Flavia mill.
Forte di coorte eq. Buch 67 130/140 260 2,1 ha Coh.III Thracum veterana [eq.]
Forte di coorte eq. monumento Dalkingen 12/81 165 233/234 a) 13,3 m × 14,5 m, costruzione in legno
b) 12.6 m × 9,3 m, costruzione in pietra
Forte di numerus Halheim 67 a 125/150 260 ca. 0,67 ha
Forte di coorte eq.
o Ala di cavalleria
Ruffenhofen 68 Traiano 250 ca. 190 × 197 = 3,7 ha Coh.IX Batavorum mill.eq.
Forte di coorte
e numerus
Dambach 69 Traiano/Antonino Pio 260 ca. a) 115 × 85 = 0,97 ha
b) 187 × 115 = 2,15 ha
Coh.II Aquitanorum eq.
Forte di numerus Unterschwaningen Domiziano 150/160 80 × 85 = 0,7 ha
Forte di coorte eq. Mediana Gnotzheim 70 Domiziano 260 ca. 153 × 143 = 2,2 ha Coh.III Thracum eq. c.R. bis Torquata[45]
Forte di numerus Gunzenhausen 71 150 241/242-260 ca. ca. 86 × 80 = ca. 0,7 ha
fortino Schloßbuck ? non oltre il 260 ca. 20 × 20 = ca. 0,04 ha
Forte di coorte eq. Iciniacum Theilenhofen 71 a 100 260 2,7 ha Coh.III Bracaraugustanorum eq.
fortino Gündersbach ? non oltre il 260 18 × 18 m = 360 m²
Forte alare Biriciana Weißenburg in Bayern 72 90 253 ca. a) 2,8 ha
b) 3,1 ha
Ala I Hispanorum Auriana
Forte di numerus Sablonetum Ellingen 120 ca. 233 ca. 90 × 80 m = 0,72 ha
Forte di numerus Oberhochstatt ? 260 ca. a) forte di terra/legno: ca. 80 m × ca. 80 m
b) forte in pietra: ca. 80 m × ca. 80 m
centenarium Burgsalach 210 circa non oltre il 260 32,60 (SO) × 32,40 (NO) × 31,90 (NE) × 32,60 (SE) m = 0,1 ha
fortino Raitenbuch non oltre il 260 18 × 18 m = 0,032 ha
fortino Petersbuch non oltre il 260 20,2 × 20,2 m = 0,04 ha
fortino in pietra Biebig non oltre il 260 39 × 42 m = ca. 0,15 ha
fortino in pietra Hegelohe non oltre il 260 20,25 (20,20) x 20,15 (20,10) = ca. 0,04 ha
Forte di numerus Böhming 73 a Prima metà del
II secolo
242/244-260 95 × 85 m = 0,73 ha
Forte di coorte eq. Vetoniana Pfünz 73 80 ca. 233 ca. max. 189 (187) × 145 (144) m = 2,5 ha Coh.I Breucorum eq. c.R.
fortino Güßgraben non oltre il 260 18,5 × 18,5 m = 0,03 ha
fortino Seeberg non oltre il 260 17 × 17 m = 0,03 ha
Forte alare Germanicum Kösching 74 80 ca. 241 ca. 4,3 ha Ala I Augusta Thracum (?)
Ala I Flavia Gemelliana
Forte alare Celeusum Pförring 75 80 ca. Prima metà del
III secolo
3,9 ha Ala I Flavia singularium c.R. pia fidelis
Forte di coorte Abusina Eining 80 ca. V secolo 1,8 ha Coh.IV Gallorum
vexill. Coh.II Tungrorum mill. eq.
vexill. Coh.IV Tungrorum mill. eq.
Coh.III Britannorum eq.
Fortezza di vexill.
legionaria
Unterfeld 172 179 328 × > 320 m = über 10,6 ha vexill. Legio III Italica
Fortezza legionaria Castra Regina Ratisbona 179 IV secolo 24,5 ha Legio III Italica

Abbandono degli agri decumates: 260 ca.

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Le continue invasioni barbariche del III secolo, in particolare degli Alemanni, oltre alla contemporanea secessione della parte occidentale dell'impero (Impero delle Gallie), guidata dal governatore di Germania superiore ed inferiore, Postumo,[46][47] costrinsero l'allora imperatore Gallieno ad abbandonare il territorio degli agri decumates, riportando il limes ai grandi fiumi: ad ovest del Reno (cfr. limes alto germanico) e a sud del Danubio (cfr. limes retico). Era il 259-260.

Scavi archeologici

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Il tracciato del Limes oggi patrimonio UNESCO.

Si trattava di una palizzata con tronchi di quercia del diametro di circa 30 cm, conficcati nella terra per non meno di un metro, e che si innalzavano per circa 3 metri sopra il livello del terreno. Questa palizzata era stata eretta solo dove non scorreva il fiume, non tanto come forma di barriera protettiva, ma per segnare il margine esterno dell'Impero. Cominciava in Germania superiore, dove la frontiera si allontana dalla riva sinistra del Reno, attraversa il Taunus, il Wetterau e finisce sul Meno. Riprende nell'Odenwald, termina sul fiume Neckar e riprende con il limes dell'Alb, e cessa sul Danubio presso Eining.

Il limes della zona del Taunus e del Wetterau fu completato sotto Antonino Pio, aggiungendo alla palizzata preesistente, un terrapieno ed un fossato a forma di "V" (largo tra i 6-7 metri e profondo circa 2 metri), il cosiddetto "Pfahlgraben", posizionato tra la palizzata e le torrette di avvistamento. In alcuni casi era stato sostituito il terrapieno ed il fossato con un muro di pietre, ed in alcuni punti c'erano interruzioni del terrapieno e del fossato. Quest'ultima modifica potrebbe risalire però all'epoca di Marco Aurelio o di Commodo in seguito alle Guerre marcomanniche, a causa dell'invasione dei Catti del 161-162 e del 170-172.

Nella Rezia il limes subiva una differente modifica, con la sostituzione di un muro di pietra (spesso 1,2 metri ed alto 3-4 metri) al posto della palizzata. Questo limes è oggi chiamato degli storici/archeologi, il "Teufelsmauer" (Muro del diavolo).

La linea spesso ininterrotta di fortificazioni in alcune regioni dell'Europa e dell'Africa è rimasta talora segnata dalla persistenza di toponimi che in diverse lingue riflettono l'antica installazione di castra, castella, burgi, turres e valla: toponimi quali chester, chastre, kastro, casr, castle, kasteel, Kastell, bourg, Burg, bordj, Turm, wall, valul ecc.

Elenco siti archeologici di forti, fortini, torri avvistamento e musei

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Qui sotto trovate l'elenco da nord a sud e da ovest ad est di tutti i siti lungo la strada che percorre l'intero limes:[48]

In Germania superiore:

  1. Rheinbrohl (torrette di avvistamento)
  2. Neuwied (forti ausiliari a Heddesdorf di 160x180 metri, Niederbiber di 165x198 metri, torrette e museo)
  3. Bendorf (torrette)
  4. Niederberg (forte di 177x158 metri)
  5. Hillscheid (torrette)
  6. Arzbach (torrette e fortino di 79x93 metri)
  7. Bad Ems (torrette, museo e fortino di 79x93 metri)
  8. Marienfels (forte di 117x98 metri)
  9. Hunzel (fortino di 84x89 metri)
  10. Holzhausen (forte di 135x105 metri)
  11. Kemel (fortino di 93x77 metri)
  12. Zugmantel (forte di 125x171 metri)
  13. Alteburg-Heftrich (fortino di 78x93 metri)
  14. Taunnusstein (forte e torrette)
  15. Kleiner Feldberg (fortino di 78x93 metri)
  16. Saalburg (forte di 221x147 metri, fortino e museo) Sito del museo
  17. Kapersburg (forte di 134x122 metri)
  18. Langenhain (forte di 198x162 metri)
  19. Friedberg (forte di 4 ha)
  20. Kepersburg (forte di 3,3 ha e fortino)
  21. Butzbach (museo e torrette)
  22. Holzheimer Unterwald (forte)
  23. Arnsburg (forte di 185x161 metri)
  24. Inheiden (fortino di 1,1 ha)
  25. Echzell (museo e forte di 248x208 metri)
  26. Ober-Florstadt (forte di 183x155 metri)
  27. Altenstadt (fortino di 0,9 ha e forte di 132x114 metri)
  28. Marköbel (forte di 198x165 metri)
  29. Hammersbach (forte)
  30. Rückingen (forte di 180x140 metri)
  31. Hanau (fortino e museo)
  32. Großkrotzenburg (forte di 175x123 metri e museo) Sito del museo)
  33. Seligenstadt (museo e forte di 184x168 metri)
  34. Stockstadt am Main (museo)
  35. Aschaffenburg (museo)
  36. Niedernberg
  37. Obernburg (museo e torrette)
  38. Wörth
  39. Trennfurt
  40. Miltenberg (museo e torrette)
  41. Miltenberg Ost (museo e torrette)
  42. Walldürn (museo e fortino di 97x84 metri)
  43. Osterburken (museo e forte di 186x115 metri)
  44. Jagsthausen (museo e forte di 195x155 metri)
  45. Öhringen (museo)
  46. Westernbach (fortino di 117x88)
  47. Mainhardt (museo, torrette e forte di 177x142 metri)
  48. Murrhardt (museo, torrette e forte di 2,2 ha)
  49. Welzheim (museo e forte di 236x181 metri)
  50. Lorch (torrette e forte di 2,5 ha)

In Rezia:

  1. Schirenhof (museo e forte di 157x130 metri)
  2. Unterböbingen (forte di 148x135 metri)
  3. Rainau-Buch (museo, torrette e forte di 2,1 ha)
  4. Halheim (fortino di 80x83 metri)
  5. Aalen (museo e forte 277x214 metri)
  6. Ruffenhofen (forte di 197x191 metri)
  7. Weiltingen (museo)
  8. Dambach (fortino di 84x115 metri e forte di 187x115 metri)
  9. Gnotzheim (forte di 153x143 metri)
  10. Gunzenhausen (museo e torrette)
  11. Unterschwaningen (fortino di 87x80 metri)
  12. Theilenhofen (forte di 196x140 metri)
  13. Ellingen (fortino di 90x80 metri)
  14. Weißenburg in Bayern (museo e forte di 170x179 metri)
  15. Oberhochstatt (fortino per numerus)
  16. Burgsalach
  17. Pfünz (forte di 189x145 metri)
  18. Böhming (fortino di 95x78 metri)
  19. Kipfenberg (museo)
  20. Pförring (forte di 194x201 metri)
  21. Bad Gögging (museo)
  22. Eining (forte di 147x125 metri)
  23. Ratisbona ovvero l'antica Castra Regina (museo e fortezza legionaria)

Galleria fotografica dei siti (in ordine alfabetico)

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Michael Grant, Gli imperatori romani, storia e segreti, Roma 1984, p.232.
  2. ^ R.Syme, Guerre e frontiere del periodo dei Flavi, pp.606 ss.
  3. ^ D.Baatz, Der römische Limes: Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, cartina p.18. Syme, Guerre e frontiere del periodo dei Flavi, cartina di p.603.
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  48. ^ Deutsche Limes-Straße. Unesco-Weltkulturerbe Obergermanisch-Rätischer Limes, Agosto 2005.

Limes Congress:

  • 1th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di E.Birley, Durham 1952;
  • 2nd International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di E.Swoboda, Graz-Colonia 1956;
  • 3rd International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di R.Laur-Belart, Basilea 1959;
  • 4th International Congress of Roman Frontier Studies, Durham 1959;
  • 5th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di Grga Novak, Zagabria 1964;
  • 6th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di H.Schönberger, Colonia-Graz 1967;
  • 7th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di S.Appelbaum, Tel Aviv 1971;
  • 8th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di E.Birley, B.Dobson e M.Jarrett, Cardiff 1974;
  • 9th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di D.M.Pippidi, Bucarest 1974;
  • 10th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di D.Haupt e H.G.Horn, Colonia 1974;
  • 11th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di J.Fitz, Budapest 1977;
  • 12th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di W.S.Hanson e L.J.F.Keppie, Oxford 1980;
  • 13th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di C.Unz, Stoccarda 1986;
  • 14th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di H.Vetters e M.Kandler, Vienna 1990;
  • 15th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di V.A.Maxfield e M.J.Dobson, Exeter 1991;
  • 16th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di W.Groenman-van Waateringe, B.L.van Beek, W.J.H.Willems e S.L.Wynia, Exeter 1997;
  • 17th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di N.Gudea, Zălau 1999;
  • 18th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di P.Freeman, J.Bennett, Z.T.Fiema e B.Hoffmann, Oxford 2002;
  • 19th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di Z.Visy, Pécs 2003;
  • 20th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di Ángel Morillo Cerdán, León 2006;

Altri testi:

  • D.Baatz, Der römische Limes. Archäologische Ausflüge zwischen Rhein und Donau, Berlino 1974-2000.
  • H.Schonberger, The Roman Frontier in Germany: An Archaeological Survey, in Journal of Roman Studies N.59, Exeter 1969, p. 149-170.
  • AAVV, Il mondo di Roma imperiale: la formazione, Bari 1989.

Voci correlate

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