Milorad Dodik

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Milorad Dodik
Милорад Додик

Presidente della Republika Srpska
In carica
Inizio mandato16 novembre 2022
Capo del governoRadovan Višković
PredecessoreŽeljka Cvijanović

Durata mandato15 novembre 2010 –
19 novembre 2018
PredecessoreRajko Kuzmanović
SuccessoreŽeljka Cvijanović

Presidente (di turno) della Presidenza della Bosnia ed Erzegovina
Durata mandato20 novembre 2020 –
20 luglio 2021
Capo del governoZoran Tegeltija
PredecessoreŠefik Džaferović
SuccessoreŽeljko Komšić

Durata mandato20 novembre 2018 –
20 luglio 2019
Capo del governoDenis Zvizdić
PredecessoreBakir Izetbegović
SuccessoreŽeljko Komšić

Membro serbo della Presidenza della Bosnia ed Erzegovina
Durata mandato20 novembre 2018 –
16 novembre 2022
Capo del governoDenis Zvizdić
Zoran Tegeltija
PredecessoreMladen Ivanić
SuccessoreŽeljka Cvijanović

Primo ministro della Republika Srpska
Durata mandato28 febbraio 2006 –
15 novembre 2010
PresidenteDragan Čavić/Milan Jelić/Rajko Kuzmanović
PredecessorePero Bukejlović
SuccessoreAnton Kasipović (ad interim)
Aleksandar Džombić

Durata mandato18 gennaio 1998 –
12 gennaio 2001
PresidenteBiljana Plavšić/Nikola Poplašen/Mirko Šarović
PredecessoreGojko Kličković
SuccessoreMladen Ivanić

Dati generali
Partito politicoAlleanza dei Socialdemocratici Indipendenti
UniversitàUniversità di Belgrado
FirmaFirma di Milorad Dodik Милорад Додик

Milorad Dodik in serbo cirillico, Милорад Додик, (Banja Luka, 12 marzo 1959) è un politico bosniaco di etnia serba, attualmente Presidente della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina (detta anche Republika Srpska), dopo esserlo già stato dal 2010 al 2018, e membro della Presidenza della Bosnia Erzegovina dal 2018 al 2022.

Si è laureato presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Belgrado.[1] È sposato e padre di due figli.

È stato fondatore dell'Alleanza dei Socialdemocratici Indipendenti. È divenuto presidente onorario del club di pallacanestro del Partizan.

È stato Primo ministro della Republika Srpska dal 18 gennaio 1998 al 12 gennaio 2001 e dal 28 febbraio 2006 al 15 novembre 2010.

Il 15 novembre 2010 ha assunto l'incarico di Presidente della Republika Srpska, che ha mantenuto sino al 19 novembre 2018.

Durante la VII legislatura, decorrente dal 20 ottobre 2018 al 16 novembre 2022, è divenuto componente della Presidenza della Bosnia ed Erzegovina, assieme al bosgnacco Šefik Džaferović ed al croato Željko Komšić, assumendo il ruolo di presidente di turno dal 20 novembre 2020 al 20 luglio 2021.[1]

A seguito della sua rielezione il 16 novembre 2022 si è insediato nuovamente come Presidente della Republika Srpska.

Dall'inizio del 2022, è accusato di aver creato una crisi istituzionale e politica nel paese: la sua linea politica è riportare la Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina alla secessione.[2][3][4]

Secondo gli Stati Uniti d'America, le sue determinazioni politiche violerebbero l'accordo di Dayton del 1995.[5][6][7][8][9]

Il 9 gennaio 2023, durante la Giornata della Republika Srpska, da lui proclamata, nonostante sia stata ritenuta illegittima dalla Corte costituzionale della Bosnia ed Erzegovina poiché coincidente alla data in cui è iniziata la pulizia etnica di vaste aree della Bosnia durante la guerra degli anni 1992-1995, ha conferito la più alta onorificenza dell'entità territoriale al presidente russo Vladimir Putin per il suo interesse patriottico e l'amore per la Republika Srpska.[10][11][12][13] Lo stesso giorno, in un discorso caratterizzato dai toni nazionalistici e identitari, ha ribadito di volere la secessione, auspicando l'unità del popolo serbo e, quindi l'unione tra la Republika Srpska e la Serbia.[10][11]

I diplomatici dell'Unione europea e degli Stati Uniti d'America hanno condannato la consegna della massima onorificenza a Vladimir Putin, evidenziandone l'inopportunità alla luce dell'invasione dell'Ucraina e della riprovevole strategia bellica di distruzione delle infrastrutture civili.[10][11] Al presidente russo è addebitata anche la responsabilità di voler destabilizzare la pace nei Balcani.[13]

Gran Collare dell'Ordine della Repubblica di Serbia (Serbia) - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i meriti nello sviluppo e nel rafforzamento della cooperazione pacifica e delle relazioni amichevoli tra Serbia e Bosnia-Erzegovina.»
— 2021

Voci correlate

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Altri progetti

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Controllo di autoritàVIAF (EN232955097 · ISNI (EN0000 0001 2077 9486 · LCCN (ENn2011039474 · GND (DE1021162337