Nostra Signora di Šiluva
Nostra Signora di Šiluva è l'appellativo con cui la Chiesa cattolica venera Maria, in seguito alle apparizioni che avrebbero avuto nel 1608 a Šiluva, in Lituania, alcuni pastorelli.
La storia
[modifica | modifica wikitesto]Il santuario di Šiluva, eretto nel 1457 e in seguito distrutto da un incendio, fu ricostruito nel 1500 e dedicato alla Natività della Beata Vergine Maria.
Con la Riforma protestante e la successiva diffusione del calvinismo in Lituania il santuario fu distrutto, ma l'immagine di Maria fu salvata dal parroco, messa in una cassa di ferro e sotterrata[1].
Con la Controriforma e l'arrivo dei Gesuiti nel 1569 il cattolicesimo riprese vita e, verso il 1600, la legge obbligò i protestanti a restituire ai cattolici gli edifici e i beni che erano stai confiscati. Le apparizioni mariane del 1608 segnarono il ritorno decisivo della fede cattolica e la progressiva estinzione del calvinismo.
Le apparizioni
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1608, mentre alcuni pastorelli stavano pascolando il gregge nel luogo dove sorgeva l'antica chiesa, sopra un masso sarebbe apparsa loro una giovane donna piangente con un bambino in braccio. I pastorelli corsero a raccontare l'accaduto ai genitori, che informarono il pastore calvinista del luogo.
La mattina dopo una gran folla si recò sul posto, guidata dal pastore calvinista stesso: secondo la tradizione, quando questi vide la giovane in lacrime le chiese "Perché piangi?" e la donna, prima di scomparire, rispose "Ci fu un tempo in cui mio figlio qui veniva adorato dal mio popolo. Ma questo terreno sacro è ora stato abbandonato al ferro dell'aratro e al pascolo". La notizia si diffuse in tutta la regione e l'ex sacrestano, cieco e ormai centenario, che aveva aiutato il parroco a nascondere la cassa con la sacra immagine, condotto sul posto riacquistò la vista, indicando quindi il punto esatto dov'era stata sepolta la cassa stessa[2].
Il riconoscimento da parte della Chiesa cattolica
[modifica | modifica wikitesto]Secondo alcune fonti, la Chiesa cattolica avrebbe riconosciuto le apparizioni, come risulterebbe da un decreto papale pubblicato da papa Pio VI il 17 agosto 1775[3]. Secondo altre fonti, la Chiesa cattolica avrebbe ratificato soltanto l'incoronazione della sacra immagine[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La Signora di Šiluva, su cittanuova.it. URL consultato il 1º gennaio 2023..
- ^ Natività di Maria-Šiluva, su santuarimariani.org. URL consultato il 1º gennaio 2023.
- ^ (ES) Rappresentante pontificio nel IV centenario della Vergine che pianse in Lituania, su es.zenit.org. URL consultato il 1º gennaio 2023.
- ^ René Laurentin, Patrick Sbalchiero, Dizionario delle "apparizioni" della Vergine Maria, pp.713/714, Roma, Edizioni Art, 2010, ISBN 88-787-9144-X.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- René Laurentin e Patrick Sbalchiero, Dizionario delle “apparizioni” della Vergine Maria, traduzione di Silvia Franceschetti, Roma, Edizioni Art, 2010, ISBN 978-88-7879-144-2.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nostra Signora di Šiluva
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale del santuario, su ourladyofsiluva.org. URL consultato il 31 dicembre 2022.