Nadololo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Nadololo
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC17H27NO4
Massa molecolare (u)309,401 g/mol
Numero CAS42200-33-9
Numero EINECS255-706-3
Codice ATCC07AA12
PubChem39147
DrugBankDBDB01203
SMILES
CC(C)(C)NCC(COC1=CC=CC2=C1CC(C(C2)O)O)O
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
Orale
Dati farmacocinetici
Emivita12 - 24 ore
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P---[1]

Il nadololo è un betabloccante di indicazione specifica contro le aritmie cardiache.

È uno dei più idrosolubili beta-bloccanti, quindi non causa danni al cervello e non disturba il sonno delle persone a cui viene somministrato; è utilizzato inoltre per lo scompenso cardiaco stabile, tireotossicosi, fuori dalla cardiologia come profilassi per l'emicrania.

È utilizzato come medicinale in cardiologia contro l'ipertensione, le aritmie comprese le tachicardie, flutter atriale, fibrillazione atriale. Si ritiene il farmaco di prima scelta nella sindrome del QT lungo[2] e la tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica[3].

Controindicazioni

[modifica | modifica wikitesto]

Bradicardia, shock cardiogeno, insufficienza cardiaca congestizia. Sconsigliato nella gravidanza.

Per via orale

Farmacodinamica

[modifica | modifica wikitesto]

I betabloccanti inibiscono i recettori beta del sistema adrenergico presenti nel cuore, riducendo in pratica il lavoro del cuore.

Effetti positivi di tale farmaco li si ritrovano nella riduzione della gittata cardiaca e la pressione arteriosa. Mentre per quanto riguarda le forme di angina pectoris migliorando la tolleranza agli sforzi ne limita la sintomatologia.

Agendo nel sistema simpatico fino a bloccarlo e sulla capacità di conduzione del cuore risulta utile anche contro le aritmie cardiache e nello scompenso cardiaco.

Effetti indesiderati

[modifica | modifica wikitesto]

Rallentando il ritmo del cuore possono quindi indurre depressione del miocardio (il muscolo cardiaco).

I betabloccanti devono essere preclusi nella fase di scompenso cardiaco acuto (mentre sono fondamentali nel trattamento dello scompenso cardiaco cronico). Entro certi limiti possono essere somministrati a persone affette da diabete.

È sconsigliato l'uso e utilizzato solo se non vi sono altre scelte in persone con episodi passati di asma e broncospasmo.

Altri effetti indesiderati sono cefalea, dispnea, vertigini, nausea, sonnolenza, disfunzioni sessuali, bradicardia, alopecia, xeroftalmia, affaticamento, porpora, scompenso cardiaco, ipotensione, rash, broncospasmo, irritazione.

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 10.10.2012
  2. ^ (EN) Andrea Mazzanti, Riccardo Maragna e Gaetano Vacanti, Interplay Between Genetic Substrate, QTc Duration, and Arrhythmia Risk in Patients With Long QT Syndrome, in Journal of the American College of Cardiology, vol. 71, n. 15, 2018-04, pp. 1663–1671, DOI:10.1016/j.jacc.2018.01.078. URL consultato il 12 aprile 2022.
  3. ^ (EN) Andrea Mazzanti, Deni Kukavica e Alessandro Trancuccio, Outcomes of Patients With Catecholaminergic Polymorphic Ventricular Tachycardia Treated With β-Blockers, in JAMA Cardiology, 30 marzo 2022, DOI:10.1001/jamacardio.2022.0219. URL consultato il 12 aprile 2022.
  • British national formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, agenzia italiana del farmaco, 2007.
  • Lusofarmaco, Farmabank 2006, Salerno, momento medico, 2005.