Sergio Gori

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sergio Gori
Gori in nazionale nel 1970
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza178 cm
Peso74 kg
Calcio
RuoloCentrocampista, attaccante
Termine carriera1º luglio 1979
Carriera
Giovanili
1960-1964Inter
Squadre di club1
1964-1966Inter10 (2)
1966-1968L.R. Vicenza56 (16)
1968-1969Inter14 (1)
1969-1975Cagliari166 (33)
1975-1977Juventus29 (7)
1977-1978Verona18 (3)
1978-1979Sant'Angelo26 (5)
Nazionale
1970Italia (bandiera) Italia3 (0)
Palmarès
 Mondiali di calcio
ArgentoMessico 1970
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Sergio Gori, detto Bobo (Milano, 24 febbraio 1946Sesto San Giovanni, 5 aprile 2023), è stato un calciatore italiano, di ruolo centrocampista o attaccante.

È stato uno dei sei calciatori italiani (insieme a Giovanni Ferrari, Filippo Cavalli, Pierino Fanna, Aldo Serena e Attilio Lombardo) ad aver vinto il campionato italiano con tre società differenti: nel suo caso con Inter, Cagliari e Juventus.[1]

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

Attaccante brevilineo, nominalmente centravanti e con il numero nove sulle spalle – ma che in realtà agiva da falso nueve, ruolo mutuato dal calcio totale all'epoca in ascesa nel continente –,[2] durante gli anni a Cagliari è stato spesso definito "spalla ideale" dell'ala sinistra Riva, vero fulcro del gioco offensivo della squadra rossoblù. Cosiddetto attaccante di manovra, univa qualità e quantità alla corsa e alla dedizione; su questo disse, riferito a quel Cagliari scudettato, che «non fosse sacrificio, ma un connubio di caratteristiche perfetto per quel gruppo».[3]

Inter e L.R. Vicenza
[modifica | modifica wikitesto]

Esordì in giovane età nella Grande Inter degli anni 60, con cui mise a referto 10 presenze tra il 1964 e il 1966, vincendo seppur da riserva i suoi due primi scudetti. Venne quindi mandato a fare esperienza in provincia, nel L.R. Vicenza, nell'ambito dell'affare che portò il capocannoniere del precedente campionato, Luís Vinício, in nerazzurro. Nelle due stagioni in Veneto segnò 16 reti, equamente divise (in entrambe le occasioni, migliore marcatore della squadra), in 56 partite di Serie A, contribuendo alle salvezze biancorosse.

Rientrato a Milano nel 1968, ebbe tempo di giocare 14 partite finché nell'estate del 1969 finì nella maxi operazione di calciomercato che portò lui, Angelo Domenghini e Cesare Poli al Cagliari, in cambio dell'attaccante Roberto Boninsegna più un conguaglio di 220 milioni di lire.[4]

Gori al Cagliari, assieme al compagno di reparto Gigi Riva, tra gli anni 60 e 70

In Sardegna Gori fu il centravanti titolare, seppur di fatto spalla perfetta del leader Gigi Riva in attacco. Giocò tutte e 30 le partite del campionato 1969-1970 e andò a segno 6 volte: tra queste ci fu il gol del 2-0 che chiuse definitivamente la partita allo stadio Amsicora contro il Bari, consegnando il primo e fino ad ora unico titolo di campione d'Italia ai rossoblù. Nella stessa annata scese in campo anche tutte le gare disputate dai sardi in Coppa delle Fiere, andando a segno contro l'Arīs Salonicco nell'accesa partita disputata all'Amsicora e terminata anticipatamente per rissa.

Rimase di fatto fino al termine di quell'epopea cagliaritana, assurgendo anche a migliore marcatore della squadra nella sua ultima stagione, 1974-1975, nel quale andò per la prima volta in doppia cifra anche per via di un serio infortunio che estromise Riva.

Juventus, ultimi anni
[modifica | modifica wikitesto]
Gori alla Juventus nel 1975

Nell'estate 1975 passò alla Juventus. Giocò buona parte del primo campionato, agli ordini di Carlo Parola, mentre nel secondo, sotto la guida di Giovanni Trapattoni, finì ai margini totalizzando appena 7 presenze, ritrovandosi spiazzato dai dettami tattici introdotti dal nuovo allenatore bianconero, causa un gioco più fisico e dinamico che poco si sposava con la tecnica di Gori:[5] queste apparizioni gli permisero comunque di fregiarsi del quarto scudetto personale in tre squadre differenti,[1] oltre alle 3 maturate nell'altrettanto vittorioso cammino in Coppa UEFA.[5]

Passato nel 1977 al Verona, chiuse al termine di quella stagione la sua avventura in massima categoria, scendendo in Serie C2 nelle file del Sant'Angelo dove siglò 5 reti in 26 gare, contribuendo alla promozione del club rossonero in Serie C1.

Totalizzò complessivamente 293 presenze e 62 reti in Serie A.

Dopo aver vestito per 5 volte la maglia della nazionale B, grazie all'annata dello scudetto cagliaritano venne convocato, assieme ad altri cinque compagni di squadra rossoblù (Enrico Albertosi, Angelo Domenghini, Gigi Riva, Comunardo Niccolai e Pierluigi Cera), in nazionale maggiore per il campionato del mondo 1970 in Messico. Rimasto in panchina nella fase a gironi, fece l'esordio assoluto nella gara contro i padroni di casa nei quarti di finale, subentrando a Domenghini all'84'. Non venne schierato né nella storica semifinale contro la Germania Ovest né in finale contro il Brasile, che valse agli azzurri l'argento iridato.

Venne ancora convocato nella prima finestra post-mondiale: giocò da titolare l'amichevole contro la Svizzera e poi subentrò al 76' nell'incontro valido per le qualificazioni al campionato d'Europa 1972 con l'Austria, rimasta ultima sua apparizione in maglia azzurra.[6]

Dopo il ritiro

[modifica | modifica wikitesto]

A fine carriera svolse anche il ruolo di opinionista sportivo. Il Cagliari lo inserì nel 2013 nella sua hall of fame.[3][7]

È scomparso il 5 aprile 2023 all'età di 77 anni.[8]

Cronologia presenze e reti in nazionale

[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
14-6-1970 Toluca Italia Italia (bandiera) 4 – 1 Messico (bandiera) Messico Mondiali 1970 - Quarti di finale - Ingresso al 84’ 84’
17-10-1970 Berna Svizzera Svizzera (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
31-10-1970 Vienna Austria Austria (bandiera) 1 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1972 - Ingresso al 76’ 76’
Totale Presenze 3 Reti 0

Competizioni nazionali

[modifica | modifica wikitesto]
Inter: 1964-1965, 1965-1966
Cagliari: 1969-1970
Juventus: 1976-1977

Competizioni internazionali

[modifica | modifica wikitesto]
Inter: 1964, 1965
Inter: 1964-1965
Juventus: 1976-1977
  1. ^ a b Roberto Perrone, Serena, la punta con la valigia, su milano.corriere.it, 7 maggio 2013.
  2. ^ Enrico Gaviano, Gori spalla ideale di Riva: segnano entrambi e il Napoli va ko, su lanuovasardegna.it, 9 aprile 2020.
  3. ^ a b Ci ha lasciati "Bobo" Gori, su cagliaricalcio.com, 5 aprile 2023.
  4. ^ Paolo Camedda, Manlio Scopigno, l'allenatore filosofo cacciato da Cagliari per una pipì, su goal.com, 12 aprile 2020.
  5. ^ a b La Juventus ricorda Sergio Gori, su juventus.com, 5 aprile 2023.
  6. ^ Convocazioni e presenze in campo - GORI SERGIO, su figc.it. URL consultato il 5 aprile 2023.
  7. ^ Hall of fame Cagliari Calcio (PDF), Cagliari Calcio, 21 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).
  8. ^ È morto Bobo Gori, vinse quattro scudetti con Inter, Cagliari e Juventus, su gazzetta.it, 5 aprile 2023. URL consultato il 5 aprile 2023.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]