Stanislav Kosior
Stanislav Vikent'evič Kosior | |
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Primo Segretario del Partito Comunista dell'Ucraina (bolscevico) (dal 1919 al 1920 Segretario, dal 1928 al 1934 Segretario generale) | |
Durata mandato | 30 maggio 1919 – 10 dicembre 1919 |
Predecessore | Georgij Pjatakov |
Successore | Rafail Farbman |
Durata mandato | 25 marzo 1920 – 17 ottobre 1920 |
Predecessore | Nikolaj Bestchetvertnoi |
Successore | Vjačeslav Molotov |
Durata mandato | 14 luglio 1928 – 27 gennaio 1938 |
Predecessore | Lazar' Kaganovič |
Successore | Nikita Chruščëv |
Deputato del Soviet dell'Unione del Soviet Supremo dell'URSS | |
Legislatura | I |
Circoscrizione | Oblast' di Kiev |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista di tutta l'Unione (bolscevico) |
Università | Scuola industriale elementare Sulin |
Firma |
Stanislav Vikent'evič Kosior (in russo Станислав Викентьевич Косиор?, in polacco: Stanisław Kosior; Węgrów, 18 novembre 1889, 6 novembre del calendario giuliano – Mosca, 26 febbraio 1939) è stato un politico sovietico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Membro del Partito Operaio Socialdemocratico Russo dal 1907, fu ripetutamente arrestato dalla polizia zarista. Fu liberato dopo la Rivoluzione di febbraio del 1917 e nei mesi successivi fu attivo tra le forze bolsceviche a Pietrogrado. Rivestì poi posizioni di vertice nel Partito Comunista dell'Ucraina, di cui dal 1928 al 1938 fu prima Segretario generale e poi Primo segretario. Fu inoltre membro del Comitato centrale del Partito Comunista di tutta l'Unione dal 1924 al 1938, dell'Orgburo dal 1926 al 1928, del Politburo dal 1930 al 1938.[1]
Il 3 maggio di quell'anno, Kosior fu arrestato dall'NKVD; sottoposto a tortura resistette a proclamarsi innocente fino a quando non venne portata nella stanza dell'interrogatorio la figlia sedicenne, che venne stuprata davanti ai suoi occhi.[2] Il 26 febbraio 1939 venne condannato a morte e giustiziato mediante fucilazione il giorno stesso. Altri membri del Politburo purgati in questo periodo furono Jan Rudzutak, Robert Ėjche, Vlas Čubar' e Pavel Postyšev.
Dopo la morte di Stalin, Kosior fu riabilitato ufficialmente dal governo sovietico il 14 marzo 1956 in seguito alle risultanze delle indagini effettuate dalla commissione Pospelov, incaricata di studiare le repressioni staliniane.[3]
Il 13 gennaio 2010 nei confronti di Kosior e altri alti dirigenti sovietici fu aperto un procedimento dalla Corte d'Appello Ucraina per responsabilità criminale nell'organizzazione della grande carestia del 1932-1933; ma il caso venne archiviato a causa della morte di tutti gli imputati chiamati in causa.[4][5]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 20 dicembre 1935
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Kosior Stanislav Vikent'evič.
- ^ Figes, p. 248.
- ^ Orlov et al., p. 428.
- ^ (EN) Kyiv court accuses Stalin leadership of organizing famine, in Kyiv Post, 13 gennaio 2010. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2012).
- ^ (UK) Jaroslava Muzyčenko, Vyrok golodu, in Ukraïna moloda, 15 gennaio 2010.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Orlando Figes, The Whisperers, Londra, Allen Lane, 2007, ISBN 0312428030.
- (RU) Kosior Stanislav Vikent'evič, su Spravočnik po istorii Kommunističeskoj partii i Sovetskogo Sojuza 1898-1991. URL consultato il 7 luglio 2017 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2017).
- (RU) A. S. Orlov, V. A. Georgiev, N. G. Georgieva e T. A. Sivochina, Istorija Rossii. Učebnik [Storia della Russia. Manuale], 4ª ed., Mosca, Prospekt, 2014, ISBN 978-5-392-11554-9.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 72255169 · ISNI (EN) 0000 0000 8152 7701 · LCCN (EN) n86845513 · GND (DE) 121672123 · J9U (EN, HE) 987007272743305171 |
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