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Polaire

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Polaire circa 1895

Polaire, pseudonimo di Émélie Marie Bouchaud (Mustapha, 14 maggio 1874Champigny-sur-Marne, 11 ottobre 1939), fu un'attrice francese di teatro e cinema nonché cantante di music-hall, attiva nel primo trentennio del XX secolo.

Mademoiselle Polaire 1895 - Toulouse-Lautrec

Nata nell'Algeria francese in una numerosa famiglia di coloni, a 17 anni si trasferì a Parigi dove raggiunse il fratello Edmond, cantante nei caffè-concerto con il nome d'arte Dufleuve. Ella stessa iniziò già ad Algeri ad esibirsi nei vari locali della città.

Conosciuta per il suo particolare fisico, molto esile, e per i fastosi costumi di scena, debuttò al teatro nel 1902, lanciata da William Hammerstein, per interpretare Claudine in Claudine à Paris al Théâtre des Bouffes-Parisiens. Successivamente lo spettacolo, che ebbe molto successo, venne replicato 123 volte, e fece delle tournée estere, esibendosi nel 1910 a Londra e New York. Posò anche per i pittori Antonio de la Gandara, Henri de Toulouse-Lautrec, Leonetto Cappiello, François-Rupert Carabin e Juan Sala.

Come cantante, Polaire fu interprete di diversi brani tra cui Tha ma ra boum di hé, La Glu (dal romanzo di Jean Richepin) e Tchique tchique (scritto da Vincent Scotto). Nel 1933 pubblicò un'autobiografia dal titolo Polaire par elle-même, raccolta di tutti i suoi ricordi teatrali.

  • C. Brunschwig, L.J. Calvet, J.C. Klein - Cent ans de chanson française, 1880-1980 - Parigi, Éditions du Seuil, 1996, ISBN 2020281406.
  • F. Cappa, P. Gelli, M. Mattarozzi - Dizionario dello spettacolo del '900 - Milano, Baldini Castoldi Dalai Editore, 1998, ISBN 8880892959.
  • F. Giraudet - Polaire, La Demoiselle à la rose rouge - 2009.
  • É. Walbecq - Jean Lorrain, Colette, Willy et Polaire: correspondance et souvenirs - Du Lérot, Tusson 2005.

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