Phoxinus phoxinus

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Sanguinerola europea
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa Bilateria
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseIttiopsidi
ClasseActinopterygii
SottoclasseNeopterygii
InfraclasseTeleostei
SuperordineOstariophysi
OrdineCypriniformes
SuperfamigliaCyprinoidea
FamigliaCyprinidae
GenerePhoxinus
SpecieP. phoxinus
Nomenclatura binomiale
Phoxinus phoxinus
Linnaeus, 1758
Sinonimi

Cyprinus aphya Linnaeus, 1758
Cyprinus chrysoprasius Pallas, 1814
Cyprinus galian Gmelin, 1789
Cyprinus isetensis Georgi, 1775
Cyprinus lumaireul Schinz, 1840
Cyprinus morella Leske, 1774
Cyprinus phoxinus Linnaeus, 1758
Cyprinus rivularis (Pallas, 1773)
Leuciscus phoxinus (Linnaeus, 1758)
Phoxinus csikii Hankó, 1922
Phoxinus laevis Fitzinger, 1832
Phoxinus laevis balchaschana Kessler, 1879
Phoxinus marsilii Heckel, 1836
Phoxinus phoxinus carpathicus Popescu-Gorj & Dumitriu, 1950
Phoxinus phoxinus colchicus Berg, 1910
Phoxinus phoxinus phoxinus (Linnaeus, 1758)
Phoxinus phoxinus strandjae Drensky, 1926
Phoxinus rivularis (Pallas, 1773)
Phoxinus varius Perty, 1832
Phoxynus montanus Ogérien, 1863
Salmo rivularis Pallas, 1773

Nomi comuni

Sanguinerola

La sanguinerola europea[2] (Phoxinus phoxinus Linnaeus, 1758) è un pesce di acqua dolce appartenente alla famiglia dei Ciprinidi dell'ordine dei Cypriniformes.

Distribuzione e habitat

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È diffusa dall'Europa occidentale alla Siberia orientale, ad esclusione di Spagna meridionale, dove è sostituita da Phoxinus bigerri, Italia, dove è presente Phoxinus lumaireul, e Grecia. Abita le acque correnti e lacustri a fondo ghiaioso o sassoso fredde e molto ossigenate della zona dei Salmonidi. Nella zona del mar Baltico può essere reperita anche in acque salmastre. Sulle Alpi si ritrova fino a circa 2000 metri.

È un pesce di piccola taglia (10–15 cm in media), allungato e coperto di scaglie piccole.
Il peduncolo caudale è sottile e tutte le pinne hanno base corta e forma arrotondata. La testa è grande, arrotondata, la bocca piccola lievemente rivolta verso l'alto. La linea laterale termina a metà del corpo. La livrea varia a seconda del sesso e del periodo dell'anno, il maschio adulto in età riproduttiva ha colori accesi, infatti ha dorso bruno scuro con bande più scure ancora, ventre, fianchi e pinne pettorali, ventrali ed anale rosso fuoco e gola nera mentre la femmina, i giovani ed i maschi non riproduttivi hanno colorazioni più sobrie, dorso e fianchi verde-bruno chiaro con macchie brune, ventre bianco.

Comportamento

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È una specie che forma fitti branchi che stazionano vicino al fondo con il muso rivolto verso monte. Essendo un ottimo nuotatore sopporta anche correnti molto forti.

La riproduzione avviene in tarda primavera (maggio-luglio). I maschi in livrea nuziale ingaggiano furiosi combattimenti. L'accoppiamento avviene in gruppi composti da poche femmine e molti maschi su fondi di sabbia. Ogni femmina produce fino a 1500 uova adesive che aderiscono al substrato.

Alimentazione

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La dieta è varia e sostanzialmente carnivora anche se può occasionalmente comprendere alimenti di origine vegetale. Si nutre soprattutto di larve di insetti, piccoli crostacei e molluschi. Nei laghi preda soprattutto crostacei planctonici (Copepoda, Cladocera, etc.)

La pesca è occasionale e non ha valore alimentare anche visto che le sue carni hanno uno sgradevole gusto amaro. Ha qualche importanza come esca per la trota o come pesce d'acquario.

Specie affini

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In italia la specie di sanguinerola presente è P. lumaireul, la sanguinerola italiana.

Secondo l'attuale sistematica ittiologica[3][4] le sanguinerole del nord Italia e di numerosi fiumi adriatici dell'ex Jugoslavia appartengono alla specie Phoxinus lumaireul Schinz, 1840[5][6]. P. lumaireul sarebbe distinguibile da P. phoxinus, oltre che da marcatori genetici, anche da alcune particolarità morfologiche come il peduncolo caudale più sottile o il muso leggermente più corto. Questa specie è categorizzata come DD (Dati insufficienti) dalla IUCN italiana, per mancanza di studi approfonditi sul suo stato di conservazione.

  • Stefano Porcellotti, Pesci d'Italia, Ittiofauna delle acque dolci, Edizioni PLAN, 2005
  • S. Zerunian, Condannati all'estinzione? Biodiversità, biologia, minacce e strategie di conservazione dei Pesci d'acqua dolce indigeni in Italia, Edagricole, 2002
  • S. Bruno e S. Maugeri, Pesci d'acqua dolce, atlante d'Europa, Ed. Mondadori, 1992
  • (EN) M. Kottelat & J. Freyhof, Handbook of European Freshwater Fishes, Publications Kottelat, Cornol (CH), 2007

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Collegamenti esterni

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