Crescentieae
Crescentieae G. Don, 1838 è una tribù di piante Spermatofite Dicotiledoni appartenenti alla famiglia Bignoniaceae (ordine delle Lamiales).[1]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome della tribù deriva dal suo genere più importante Crescentia L. il cui nome è stato dato in ricordo di Pietro de' Crescenzi (Bologna, 1233 – 1320) scrittore, agronomo italiano, studioso di filosofia, di medicina, di scienze naturali e di giurisprudenza.[2] Il nome scientifico della tribù è stato definito dal botanico scozzese George Don Jr. (1798-1856) nella pubblicazione "A General History of the Dichlamydeous Plants. London - 4: 216, 232." del 1838.[3][4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questa tribù sono alberi (o anche arbusti). Le protuberanze sui cauli e le ghiandole tra picciolo e picciolo, presenti in altre specie della famiglia, qui sono assenti; sono assenti pure le pseudostipole. Sono presenti iridoidi e glicosidi fenolici.[5][6][7]
- Le foglie, alternate (o raramente opposte) lungo il caule, in genere sono a contorno palmato con 3 - 7 foglioline, oppure sono semplici.
- Le infiorescenze sono costituite fiori solitari (anche posizionati direttamente sui cauli), oppure da pochi fiori in strutture tipo tirso sia ascellari che terminali.
- I fiori sono ermafroditi, zigomorfi e tetraciclici (ossia formati da 4 verticilli: calice– corolla – androceo – gineceo) e più o meno pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). In genere i fiori di questa tribù sono grandi e vistosi a forma tubulosa o campanulata.
- Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
- * K (5), [C (2 + 3), A (2 + 2 + 1)], G (2), supero, capsula[8]
- Il calice, gamosepalo, è composto da 5 sepali connati. La forma del calice è irregolarmente campanulata con rotture apicali.
- La corolla, gamopetala, è composta da 5 petali connati a forma da tubulare a campanulata; la parte apicale della corolla è labiata.
- Il gineceo ha un ovario supero bicarpellare (incompletamente biloculare in Amphitecna, oppure uniloculare in altri casi) con placentazione parietale. Il nettare forma un anello discoide attorno all'ovario. Lo stilo è bilobato (a 2 stigmi sensitivi che si chiudono immediatamente a contatto con l'impollinatore). Gli ovuli sono da uno a numerosi e in genere di tipo anatropo; hanno un tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[9]
- I frutti sono delle bacche indeiscenti di tipo carnoso esternamente e fibroso all'interno (simili a zucche). I semi sono privi di endosperma. I cotiledoni sono profondamente bilobati.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene soprattutto tramite pipistrelli (impollinazione chirotterogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questa tribù sono distribuite unicamente in America (America Centrale e Grandi Antille) in habitat di tipo più o meno tropicale.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa tribù (Bignoniaceae) comprende circa 850 specie con oltre un centinaio di generi[6][7] con una distribuzione soprattutto neotropicale (solo poche specie di questa famiglia: 2 - 3 sono presenti nella flora spontanea italiana). La tribù Crescentieae è una delle otto tribù nella quale attualmente è suddivisa la famiglia e comprende 3 generi con circa 30 specie (12-14 generi e circa 150 specie secondo le ultime ricerche).[1]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]Una recente ricerca di tipo filogenetico[10] ha suddiviso la famiglia in 8 cladi principali. La tribù Crescentieae ha una posizione centrale nella famiglia ed è "gruppo fratello" del clade "Paleotropical clade" a cui appartiene anche la tribù Coleeae.[10]
All'interno della tribù i generi Amphitecna e Crescentia rappresentano il "core" del gruppo e sono "gruppo fratello" del genere Parmentiera. Con la tribù Coleeae (geograficamente disgiunta) le specie della tribù Crescentieae condividono una serie di caratteri unici nell'ambito della famiglia Bignoniaceae: la presenza di spine, foglie semplici, fiori caulini e frutti carnosi indeiscenti.[11] Crescentieae (clade monofiletico, come monofiletici sono tutti i suoi tre generi) è inserita insieme ad altri 9 - 11 generi, con circa 115 specie, descritti in precedenza nella tribù Tecomeae, nell'"Alleanza Tabebuia" (clade pure monofiletico). La "Alleanza Tabebuia" comprende il piccolo genere "Sparattosperma" come "gruppo fratello" di tre cladi (A - B - C) formanti una tricotomia irrisolta: uno di questi cladi è formato dalla tribù Crescentieae insieme ai generi Handroanthus e Roseodendron (le cui specie recentemente sono state separate dal grande genere Tabebuia[12]); il secondo clade comprende Ekmanianthe e Tabebuia s.s.; il terzo clade comprende i generi Cybistax, Godmania, e Zeyheria. Incerta è la posizione di tre generi comunque inclusi nell'"alleanza": Romeroa, Paratecoma, e Spirotecoma. L'"Alleanza Tabebuia" è endemica dei neotropici e tutte le specie dei suoi generi condividono il carattere delle foglie palmato-composte (tranne alcune specie che presentano una riduzione della "palmatura" per cui appaiono come semplici foglie).[10]
Il cladogramma a lato tratto dagli studi citati, e semplificato, mostra la struttura filogenetica sia della tribù che del clade "Alleanza Tabebuia".[10]
Descrizione dei generi della tribù
[modifica | modifica wikitesto]Elenco dei generi storicamente descritti all'interno della tribù.[6]
Genere | Nr. specie | Distribuzione | Caratteri principali |
---|---|---|---|
Amphitecna Miers, 1868 |
18 | Dal Messico e dalle Indie occidentali fino al Venezuela ed Ecuador | Portamento tipo alberi piccolo-medi; foglie a contorno semplice; infiorescenze varie (solitarie, fascicolate a tirso, terminali o cauliflore); il calice è grande e bilabiato; corolla colorata di verdastro-bianco con forme da tubulari a campanulate; antere glabre con teche spesse e divergenti; ovario a forma ellittico-ovoide, con superficie squamosa e 4 serie di ovuli in ogni loculo; frutto con forme da sferiche a ellittiche. |
Crescentia L., 1753 |
6 | America (tropicale) | Portamento tipo alberi piccolo-medi; foglie a contorno semplice o trifogliato; infiorescenze cauliflore o 1 - 2 fiori fascicolati; il calice è grande e bilabiato; corolla colorata di giallo-bruno con righe marrone con lobi deltoidi; antere glabre con teche spesse e divergenti; ovario a forma ellittico-ovoide con 4 placente parietali; grandi frutti con forme subsferiche. |
Parmentiera DC., 1838 |
9 | Dal Messico alla Colombia | Il portamento è arbustivo o arboreo spesso con spine ai nodi; le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto con forme palmate a 3-5 foglioline; infiorescenze varie (solitarie, fascicolate a tirso, terminali o cauliflore); il calice è spatiforme; corolla colorata di bianco o verdastro con forme ampiamente campanulate; antere glabre con teche spesse e divergenti; ovario a forma cilindrica con ovuli multiseriati; frutti con forme oblunghe. |
Chiave dicotoma analitica
[modifica | modifica wikitesto]Per meglio comprendere ed individuare i generi della tribù, l'elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue una entità dall'altra).[6]
- Gruppo 1A: le foglie lungo il caule hanno una disposizione opposta e sono formate da 3 - 7 foglioline con piccioli senza ali o strettamente alati; il calice, diviso, è spatiforme; i frutti non sono duri;
- Gruppo 1B: le foglie lungo il caule hanno una disposizione alternata o sono fascicolate e normalmente hanno la lamina semplice; il calice usualmente è bilabiato, raramente spatiforme; i frutti sono duri (simili a zucche);
- Amphitecna: le foglie lungo il caule hanno una disposizione alternata (non fascicolata); i lobi della corolla sono ridotti e più o meno connati; alla base dell'ovario la placentazione è assile, mentre superiormente è parietale; le dimensioni dei semi sono 13 x 16 mm.
- Crescentia: le foglie lungo il caule hanno una disposizione fascicolata; i lobi della corolla sono triangolari; la placentazione è parietale per tutte le placente; le dimensioni dei semi sono 8 x 6 mm.
Descrizione dei generi dell'"Alleanza Tabebuia"
[modifica | modifica wikitesto]Elenco dei 9 (11) generi che insieme a quelli della tribù Crescentieae formano l'"Alleanza Tabebuia".[6][10][12]
Genere | Nr. specie | Distribuzione |
---|---|---|
Cybistax Mart. ex Meisn., 1840 |
Una specie: C. antisyphilitica (Mart.) Mart |
Sud America (tropicale) |
Ekmanianthe Urb., 1924 |
2 | Cuba e Hispaniola |
Godmania Hemsl., 1879 |
2 | Dal Messico al Brasile e Bolivia |
Paratecoma Kuhlm., 1931 |
Una specie: P. peroba (Rec.) Kuhlm |
Brasile (zone costiere) |
Romeroa Dugand, 1952 |
Una specie: R. verticillata Dugand |
Colombia |
Sparattosperma Mart. ex Meisn., 1840 |
2 | Dal Venezuela al Paraguay |
Spirotecoma Baill. ex Dalla Torre & Harms, 1904 |
5 | Cuba e Hispaniola |
Tabebuia Gomes ex DC., 1838 |
circa 100 | America (centrale e meridionale) |
Zeyheria Mart., 1826 |
2 | Dal Brasile (subamazzonico) alla Bolivia |
Attualmente il grande genere Tabebuia è suddiviso in tre generi: Tabebuia, Handroanthus Mattos, 1970 e Roseodendron Miranda, 1965.[12]
Alcune specie
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 5 agosto 2015.
- ^ David Gledhill 2008, pag. 125.
- ^ Crescent Bloom Database, su crescentbloom.com. URL consultato il 5 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato l'8 agosto 2015.
- ^ Motta 1960, Vol. 1 - pag. 300.
- ^ a b c d e Kadereit 2004, pag. 37.
- ^ a b Judd 2007, pag. 497.
- ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 18 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
- ^ Musmarra 1996.
- ^ a b c d e Olmstead et al.
- ^ Carvajal.
- ^ a b c Grose et al.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Kadereit J.W, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VII. Lamiales., Berlin, Heidelberg, 2004, p. 37.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore. Volume 1, 1960, p. 300.
- Richard G. Olmstead, Michelle L. Zjhra, Lúcia G. Lohmann, Susan O. Grose e Andrew J. Eckert, A molecular phylogeny and classification of Bignoniaceae, in American Journal of Botany Settembre 2009 vol. 96 no. 9, p. 1731-1743.
- 1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.
- David Gledhill, The name of plants (PDF), Cambridge, Cambridge University Press, 2008. URL consultato il 7 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- Susan O. Grose & Richard G. Olmstead, Taxonomic Revisions in the Polyphyletic Genus Tabebuia s. l. (Bignoniaceae), in Systematic Botany 32(3):2007, p. 660-670.
- Susan O. Grose & Richard G. Olmstead, Evolution of a Charismatic Neotropical Clade: Molecular Phylogeny of Tabebuia s. l., Crescentieae, and Allied Genera (Bignoniaceae), in Systematic Botany 32(3):2007, p. 650-659.
- Andreina Carvajal, Phylogenetic Relationships within Coleeae, in Georgia Southern University.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Crescentieae
- Wikispecies contiene informazioni su Crescentieae
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Crescentieae GRIN Database
- Crescentieae Crescent Bloom Database