Giovanni Marchi
Giovanni Marchi | |
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Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | XXVI |
Gruppo parlamentare | Liberale |
Collegio | Siena-Arezzo-Grosseto |
Sito istituzionale | |
Sottosegretario di Stato al Ministero delle colonie | |
Durata mandato | 31 ottobre 1922 – 3 luglio 1924 |
Presidente | Benito Mussolini |
Successore | Roberto Cantalupo |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | XXVII |
Circoscrizione | Toscana |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Nazionale Fascista |
Titolo di studio | Laurea in scienze agrarie |
Professione | giornalista |
Giovanni Marchi (Cetona, 21 dicembre 1889 – Santiago del Cile, 9 gennaio 1939) è stato un politico, giornalista e diplomatico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di un impiegato postale, si laureò in scienze agrarie e, favorevole all'ingresso dell'Italia in guerra, nel 1915 si arruolò. Fu congedato nel 1918 con il grado di tenente e ricevette una medaglia d'oro al valor militare.[1]
Fu membro della Massoneria[2].
Iscritto al Gruppo Liberale Democratico, il 21 dicembre 1921 fu eletto alla deputato nella XXVI legislatura per il collegio di Siena-Arezzo-Grosseto, in seguito all'annullamento dell'elezione di Arturo Luzzatto. Dal 31 ottobre 1922 al 2 luglio 1924 fu sottosegretario al Ministero delle colonie del governo Mussolini.[3] Nel 1924 venne nuovamente eletto per la circoscrizione Toscana nella XXVII legislatura.
Dal 1923 al 1928 fu anche presidente del consiglio provinciale di Siena, presidente dell'ANC (Associazione nazionale combattenti) d'Arezzo, direttore de "Il Progresso" di Bologna e de "Il Nuovo Giornale" di Firenze. Si dedicò quindi alla diplomazia, prima inviato straordinario a Berna dal 1929 al 1935, in seguito ambasciatore a Santiago del Cile.[1]
Morì a Santiago nel gennaio 1939 a 50 anni.
Il fondo Marchi
[modifica | modifica wikitesto]All'Archivio provinciale di Bolzano si trova il fondo archivistico (“Lascito Giovanni Marchi”), versato dalla storica ed etnologa Martina Steiner nell’autunno del 2001. Rappresenta, con lettere (anche indirizzate a Luigi Federzoni e Benito Mussolini) e fotografie, le attività svolte da Marchi quando era Sottosegretario alle colonie dal 1922 al 1924.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Joachim Goller, Fondo Giovanni Marchi, su provincia.bz.it, agosto 2002. URL consultato il 25 maggio 2021.
- ^ Luca Irwin Fragale, La Massoneria nel Parlamento. Primo novecento e Fascismo, Morlacchi Editore, 2021, p. 220.
- ^ Marchi, Giovanni (PDF), su Società Storica Aretina.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gerardo Nicolosi, La Provincia di Siena in età liberale. Repertorio prosopografico dei consiglieri provinciali 1866-1923 (PDF), Siena, DIGIPS, 2003.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Marchi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Marchi, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
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