Here She Comes Now
Here She Comes Now | |
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Artista | The Velvet Underground |
Autore/i | Lou Reed |
Genere | Rock sperimentale Art rock |
Pubblicazione originale | |
Incisione | White Light/White Heat |
Data | 1968 |
Etichetta | Verve Records |
Durata | 2 min : 04 s |
Here She Comes Now singolo discografico | |
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Artista | The Velvet Underground |
Pubblicazione | 30 gennaio 1968 |
Durata | 2:04 |
Album di provenienza | White Light/White Heat |
Dischi | 1 |
Tracce | 2 |
Genere | Art rock Rock sperimentale |
Etichetta | Verve Records |
Produttore | Tom Wilson |
Formati | 45 giri |
Note | Lato A White Light/White Heat |
The Velvet Underground - cronologia | |
Singolo precedente
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Here She Comes Now è la quarta traccia dell'album White Light/White Heat, secondo disco in studio del gruppo rock statunitense The Velvet Underground pubblicato nel 1968 dalla Verve Records.
Il brano venne pubblicato su singolo come B-side del 45 giri White Light/White Heat.
Il brano
[modifica | modifica wikitesto]Originariamente intesa per essere cantata da Nico (che effettivamente la eseguì in qualche show dell'Exploding Plastic Inevitable prima di uscire dalla band), la canzone venne messa su nastro in versione demo nel 1967 da Lou Reed, Sterling Morrison e John Cale (il demo riapparve poi nel box set antologico Peel Slowly and See). Tuttavia, quando White Light/White Heat venne inciso, la collaborazione tra Nico e i Velvet Underground ebbe fine ed il brano venne cantato sull'album da Reed. Si tratta della canzone più tranquilla ed orecchiabile sull'album, e contrasta nettamente con la durezza e la sperimentazione degli altri brani.
Testo e significato
[modifica | modifica wikitesto]Il testo della canzone è molto ambiguo, e dà potenzialmente adito a svariate interpretazioni. Gli autori della biografia dei Velvet Underground Up-Tight definiscono il testo di Here She Comes Now "una tesi in sette strofe sulla possibilità che una ragazza possa venire" (con tutti i sottintesi sessuali del termine).[1] Altre interpretazioni ipotizzano che l'oggetto della canzone non sia una ragazza ma bensì la chitarra Ostrich di Lou Reed. Secondo questa ipotesi, il verso: «She's made out of wood» ("lei è fatta di legno") e l'esclamazione ripetuta di Reed «Here she comes now» ("lei arriva adesso") sarebbero da riferirsi alla chitarra stessa.
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Lou Reed - voce, chitarra ritmica
- John Cale - viola, basso, pianoforte
- Sterling Morrison - chitarra elettrica
- Maureen Tucker - percussioni
Cover
[modifica | modifica wikitesto]- I Cabaret Voltaire sul loro EP di debutto Extended Play. Una versione è inoltre inclusa nella compilation di rarità Methodology : Attic Tapes.
- Nel 1991 i Nirvana pubblicarono una reinterpretazione del brano su uno split single diviso a metà con i Melvins (i quali, a loro volta, reinterpretarono Venus in Furs, altra canzone dei Velvet Underground). La reinterpretazione dei Nirvana sarà poi inclusa nella compilation tributo Heaven And Hell: A Tribute To The Velvet Underground, Volume One.
- L'artista francese Colleen ha inserito un campionamento delle note iniziali di Here She Comes Now nella sua canzone Your Heart on Your Sleeve, presente nel suo album di debutto del 2003 Everyone Alive Wants Answers.
- Il gruppo giapponese 800 Cherries sull'album del 1999 Romantico.
- I Galaxie 500 come bonus track nella ristampa dell'album This is Our Music (1990).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gerard Malanga & Victor Bockris in Up-Tight: The Velvet Underground Story (1983, 1995²)
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Here She Comes Now, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Here She Comes Now, su SecondHandSongs.