Occhio di tigre
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Occhio di tigre | |
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Classificazione Strunz | IV/D.01-10 |
Formula chimica | Silice: SiO2 |
Proprietà fisiche | |
Densità | 2,64 - 2,71[1] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 7 |
Colore | giallo-marrone (in varie tonalità) |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
L'occhio di tigre è una varietà di quarzo contenente inclusioni di crocidolite, un minerale facente parte del gruppo dell'amianto. La presenza di queste fibre isoorientate, di colore giallo tendente all'oro, impartisce alla massa un effetto particolare detto gatteggiamento. Viene utilizzato principalmente come gemma per la creazione di gioielli di solito con taglio a cabochon. Il minerale proviene principalmente dal Sudafrica e seppure apprezzato per la particolarità, non ha molto valore.[2]
Pietre simili
[modifica | modifica wikitesto]L'occhio di tigre può essere confuso con alcune nefriti, o feldspati con inclusioni simili.
Della sua famiglia fanno parte anche l'occhio di falco (blu), l'occhio di bue (rosso, anche detto "Occhio di toro") e l'occhio di gatto (grigio).[2]
Note
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Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Occhio di tigre
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- GSA Comment and Reply on formation of Tiger's and Hawk's Eye (PDF), su lists.allenpress.com. URL consultato il 30 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
- ^ Berkeley.edu valore densita Archiviato il 4 settembre 2006 in Internet Archive. ist-socrates.berkeley.edu
- ^ a b Curzio Cipriani e Alessandro Borelli, Pietre preziose, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1987, ISBN 88-04-23715-5.