Vai al contenuto

Magone il Cartaginese

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Un brano di Magone inerente alla coltivazione del mandorlo è presente nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio.

Magone (in latino Mago; fl. III secolo a.C.) è stato un agronomo cartaginese, autore di un trattato di agronomia in 28 volumi e in lingua punica che avrebbe costituito, per tutto il periodo classico, una delle fonti più significative sull'argomento. Il testo originale è andato perduto, ma sono sopravvissuti alcuni frammenti delle traduzioni in greco e latino.

È probabile che Magone fosse, se non di origine amazigh (berbere), almeno amazighofono: la scrittura di una tale summa delle pratiche agricole e veterinarie degli abitanti della campagna locale (tutti amazighofoni all'epoca) sarebbe stata impossibile senza la perfetta conoscenza di tale lingua.

Nel 146 a.C., la terza guerra punica si concluse con la distruzione di Cartagine ad opera dei Romani. Il contenuto delle biblioteche puniche venne consegnato ai sovrani numidi - alleati di Roma - con l'eccezione dell'opera di Magone che fu traslata a Roma dove sarebbe stata tradotta in latino da Decimo Silano.[1] L'opera - già popolare per la traduzione in greco di Cassio Dionisio, contemporaneo di Magone - fu successivamente riadattata da Diofane di Nicea che la suddivise in sei volumi[2].[3]

Citazioni da Magone sono presenti nelle opere di autori successivi del periodo classico (Plinio in Naturalis Historia; Varrone in De re rustica; Columella in De Agricultura; Gargilio Marziale in De hortis) e altomedioevale (Geoponica).

  1. ^ Plinio, Naturalis Historia 18.22 [1], cf. 1.18; Cicerone, De Oratore 1.249; Marco Terenzio Varrone, De re rustica 1.1.10; Columella, De Agricultura 1.1.13, 12.4.2.
  2. ^ Columella, De Agricultura 1.1.10.
  3. ^ Antonio Saltini, Storia delle scienze agrarie, Edagricole 1985 vol. I pag. 21 e pag. 137.
  • Andrew Dalby, Food in the ancient world from A to Z, Londra-New York, Routledge, 2003, pp. 75-76; 206; 250, ISBN 0-415-23259-7.
  • V. Lundström, "Magostudien", in Eranos, vol. 2, pp. 60-67.
  • J. P. Mahaffy, "The work of Mago on agriculture", in Hermathena, vol. 7, pp. 29-35.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN37304779 · CERL cnp00285057 · GND (DE102398038