Martin Lüttge

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Martin Lüttge (Amburgo, 7 luglio 1943Plön, 22 febbraio 2017) è stato un attore tedesco, che fu attivo principalmente in campo teatrale e televisivo[1][2].

Al pubblico televisivo era noto in particolar modo per i suoi ruoli in serie televisive quali Tatort e La casa del guardaboschi (Forsthaus Falkenau), oltre che per le sue partecipazioni in vari film TV e per le sue apparizioni come guest-star in varie serie televisive.[1][3][4][5] Fu il marito dell'attrice Gila von Weitershausen.[4]

Martin Lüttge nasce ad Amburgo il 7 luglio 1943.[1][2] I suoi genitori sono il noto architetto di giardini Gustav Lüttge (1909-1968) ed Erika von Delius, di professione infermiera.[2]

Dall'età di 3 anni e fino all'età di 9 anni, vive a Bad Bramstedt, nello Schleswig-Holstein[1][2], ma frequenta la scuola nella propria città natale.[1] Da adolescente, si trasferisce nel Devon (Inghilterra) per studiare scienze agrarie[1][2], ma, in seguito, all'inizio degli anni sessanta decide di cambiare indirizzo professionale e di studiare recitazione.[1][2]

Nel 1964, ottiene il suo primo ruolo da protagonista nell'opera teatrale per la televisione Bratkartoffeln inbegriffen.[2]

Viene quindi ingaggiato nel 1966 dalla compagnia dei Münchner Kammerspiele, di cui fa parte fino al 1970.[1] In seguito, fino al 1974, lavora a Düsseldorf, nella compagnia del teatro cittadino, e, fino al 1977, a Stoccarda, nella compagnia del Württembergische Staatstheater.[1]

Nel frattempo, nel 1974 è protagonista nel ruolo di Julius Adolf Petersen del film, diretto da Ottokar Runze e basato sulle memorie dello stesso Petersen, Der Lord vom Barmbeck.[6] Il ruolo gli vale il premio Bambi (condiviso con il regista Ottakar Runze).[1]

Dal 1992 al 2000 è protagonista di 15 episodi della serie televisiva Tatort (serie in cui era apparso in precedenza come guest-star), dove interpreta il ruolo del commissario capo Bernd Flemming, il successore di Horst Schimanski (interpretato da Götz George).[1][4][7]

Nel frattempo, nel 1996 è nel cast principale del film TV, diretto da Wolfgang Mühlbauer e basato su una storia vera, Per salvare Olivia (Olivia - Ein Kinderschicksal bewegt die Welt), dove interpreta il ruolo del Professor Kantor.[8]

In seguito, dal 2007 al 2013 interpreta il ruolo di Wolfgang Leitner nella serie televisiva La casa del guardaboschi (Forsthaus Falkenau).[1][3][5][9]

Martin Lüttge muore a Plön mercoledì 22 febbraio 2017, all'età di 73 anni, dopo una lunga malattia.[1][2][3][4]

Filmografia parziale

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Teatro (lista parziale)

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Premi e nomination

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  • 1968: Premio della città di Monaco di Baviera come attore emergente
  • 1974: Nomination al Deutscher Fernsehpreis d'oro come miglior attore maschile protagonista per Der Lord von Barmbeck
  • 1975: Premio Bambi per Der Lord von Barmbeck
  • 1982: Premio dell'Accademia delle arti di Berlino
  • 1993: Bayerischer Heimatpreis
  • 2000: Premio per la cultura del circondario di Altötting
  • 2001: Oberbayerischer Kulturpreis

Doppiatori italiani

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  1. ^ a b c d e f g h i j k l m (DE) Martin Lüttge, su steffi-line.de, Steffi-Line. URL consultato il 17 novembre 2021.
  2. ^ a b c d e f g h (DE) Martin Lüttge, su munzinger.de, Munzinger Biographie. URL consultato il 18 novembre 2021.
  3. ^ a b c (DE) Schauspieler Martin Lüttge in Plön gestorben, in shz.de, 27 febbraio 2017. URL consultato il 17 novembre 2021.
  4. ^ a b c d (DE) Sabine Dobel, Trauer um „Tatort“-Star Martin Lüttge, in Nordwest-Zeitung, 28 febbraio 2017. URL consultato il 18 novembre 2021.
  5. ^ a b c (DE) La casa del guardaboschi, su antoniogenna.net, Il mondo dei doppiatori. URL consultato il 17 novembre 2021.
  6. ^ (DE) Der Lord vom Barmbeck, su filmportal.de, Filmportal. URL consultato il 17 novembre 2021.
  7. ^ (DE) Tatort, su wunschliste.de, TV-Wunschliste. URL consultato il 18 novembre 2021.
  8. ^ (DE) Olivia - Ein Kinderschicksal bewegt die Welt, su tvspielfilm.de, TV Spielfilm. URL consultato il 18 novembre 2021.
  9. ^ (DE) Forsthaus Falkenau - Cast & Crew, su fernsehserien.de. URL consultato il 18 novembre 2021.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN261246291 · ISNI (EN0000 0001 1471 6366 · LCCN (ENnr2006001356 · GND (DE123190207