Vertigo Records
Vertigo Records | |
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Stato | Regno Unito |
Fondazione | 1969 |
Gruppo | Universal Music Group |
Settore | Musicale |
Prodotti | Rock progressivo |
Vertigo Records è stata una casa discografica britannica fondata nel 1969, distribuita dalla Phonogram[1], che la inglobò nel 1972. Ora è parte dell'Universal Music Group come sussidiaria della Mercury Records e della Virgin Records[senza fonte].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondata nel 1969 dal manager olandese Olav Wyper, art director della Philips Records[2], ebbe come primi artisti i Colosseum, i Juicy Lucy e Manfred Mann, e pubblica inoltre il primo album di Rod Stewart e dei Black Sabbath
Il logo per gli album era costituito sul lato A da una spirale che occupava tutta l'etichetta, mentre sul lato B erano riportati i titoli di entrambi i lati del disco[3]; questo logo venne modificato nel 1973, anno in cui la spirale venne rimpicciolita e inserita in ambo i lati, consentendo di scrivere i titoli di ognuno dei due lati, mentre in Italia il vecchio logo restò fino al 1975[4]così come in Germania, in cui inoltre vennero pubblicati alcuni dischi in maniera autonoma (oltre alle stampe di quelli inglesi)[5].
Durante i primi anni settanta vi lavora Patrick Campbell-Lyons, musicista dei Nirvana ma anche produttore e talent scout. Oltre ai Black Sabbath pubblicano con la Vertigo importanti esponenti dell'hard rock come gli Uriah Heep o del rock progressivo come i Gentle Giant o dell'underground come i Patto.
Nel 1971 Wyper si trasferisce alla RCA dove fonda la Neon portando con sé numerose band che avrebbero dovuto esordire con la Vertigo.
La vita successiva della casa discografica si regge su pochi ma importanti artisti come gli Status Quo e soprattutto i Dire Straits. Divenne poi parte dell'Universal Music Group e comprende principalmente Razorlight, The Rapture, The Killers, Metallica, Mark Knopfler e Amy Macdonald.
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]Il logo della Vertigo Records è visibile in una scena di Arancia meccanica di Stanley Kubrick ambientata in un negozio di dischi[senza fonte].
Dischi pubblicati
[modifica | modifica wikitesto]La sezione è basata sui cataloghi della casa discografica pubblicati dal giornalista musicale Franco Brizi[6]
A parte le prime sette pubblicazioni, con il prefisso VO, nelle successive venne scelto il numero di catalogo secondo le regole comuni a tutte le etichette del gruppo Phonogram, per cui le due cifre iniziali indicavano un album singolo (63) o un doppio (66), le successive la produzione e cioè 600 inglese, 606 tedesca, 607 statunitense, 608 olandese, 609 neozelandese, 420 canadese[7]
33 giri
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Franco Brizi, Vertigo 1969-1976 Discografia completa, Iacobelli, Roma, 2022, pag 10
- ^ Franco Brizi, Vertigo 1969-1976 Discografia completa, Iacobelli, Roma, 2022, pag 7
- ^ Stefano Coderoni, Vertigo parte prima, pubblicato in Raro! n° 18, novembre 1991, pag. 29
- ^ Stefano Coderoni, Vertigo parte prima, pubblicato in Raro! n° 18, novembre 1991, pag. 30
- ^ Stefano Coderoni, Vertigo parte quinta, pubblicato in Raro! n° 40, marzo 1994, pag. 69
- ^ in Franco Brizi, Vertigo 1969-1976 Discografia completa, Iacobelli, Roma, 2022
- ^ in Franco Brizi, Vertigo 1969-1976 Discografia completa, Iacobelli, Roma, 2022, pag. 10
- ^ il disco, registrato, non fu pubblicato come annunciato nel 1969, in quanto la Phonogram decise di bloccarlo per problemi contrattuali, e poi di dirottarlo alla Mercury, per cui uscì nel 1971; cfr. Franco Brizi, Vertigo 1969-1976 Discografia completa, Iacobelli, Roma, 2022, pag. 10
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Stefano Coderoni, Vertigo parte prima, pubblicato in Raro! n° 18, novembre 1991, pagg. 26-33
- Stefano Coderoni, Vertigo parte seconda, pubblicato in Raro! n° 20, marzo 1992, pagg. 55-59
- Stefano Coderoni, Vertigo parte terza, pubblicato in Raro! n° 29, aprile 1993, pagg. 20-33
- Stefano Coderoni, Vertigo parte quarta, pubblicato in Raro! n° 32, luglio 1993, pagg. 76-82
- Stefano Coderoni, Vertigo parte quinta, pubblicato in Raro! n° 40, marzo 1994, pagg. 68-73
- Franco Brizi, Vertigo 1969-1976 Discografia completa, Iacobelli, Roma, 2022
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Vertigo, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Vertigo, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 6226148814311245330005 · GND (DE) 1126258261 |
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