La crisi innescata dall’ordine inviato dalle autorità italiane alla nave Aquarius sembra essersi risolta ma il dibattito che l’ha seguita è stato acceso e diretto, con toni forti e polarizzati. (continua…)
#SacchettiBio: solo 2cent? Il dibattito in Rete
6 GENNAIO 2018 | di Voices from the Blogs
L’entrata in vigore della norma che obbliga a pagare 2 centesimi i sacchetti biodegradabili per la frutta e la verdura ha scatenato una vera e propria crociata in questo inizio di 2018, che ha avuto ovviamente la sua cassa di risonanza nella Rete. Ma a dispetto di quello che, forse, sembrerebbe ai più a prima vista, il dibattito sul tema è stato e continua ad essere ricco di sfaccettature e distinguo. E così, se le prime reazioni ai fatidici 2 centesimi sono state totalmente contrarie, nelle giornate seguenti sono seguite prese di posizione in senso opposto, che non hanno mancato di sottolineare come sia ipocrita, ad esempio, “lamentarsi per 2 cent scrivendo post da un telefono da 700€”. E così se nel complesso il 33,3% dei circa 40 mila post analizzati su Twitter nell’ultima settimana si esprime contro la misura, nel 28.9% dei casi la questione non è ritenuta problematica e anzi si appoggia sostanzialmente la scelta. (continua…)
A decidere l’assegnazione della nuova sede dell’Ema – European Medicines Agency – è stato, clamorosamente, il fato. Dopo tre turni di votazioni, i 27 Stati europei hanno affidato la decisione ad un sorteggio, che ha sancito la vittoria di Amsterdam al ballottaggio con Milano. In Rete, subito dopo questo amaro esito, migliaia di utenti, soprattutto milanesi ma non solo, hanno commentato tutta la loro insoddisfazione per il risultato finale. Dall’analisi dei quasi 10mila tweet pubblicati tra ieri e la mattinata di oggi che discutevano espressamente del caso, emerge infatti come ben il 90% critichi aspramente la scelta di Amsterdam, tirando in ballo, come vedremo, soprattutto l’Europa e le sue regole. Nei tweet prevalgono infatti le emozioni negative quali tristezza (20,9%), rabbia (17%) e delusione (15,7%), ma non mancano anche le battute squisitamente ironiche (36,6%). E c’è anche chi prova a guardare il bicchiere mezzo pieno (6%). (continua…)
Raddoppiano i caratteri, ma su Twitter la nostalgia è già di casa
9 NOVEMBRE 2017 | di Voices from the Blogs
Dopo l’annuncio e i primi test degli scorsi mesi, Twitter ha raddoppiato a sorpresa il numero di caratteri disponibili per ogni categoria di utente. Tra nostalgici ed entusiasti, l’estensione dai 140 ai 280 caratteri ha scatenato non poche reazioni sul social network: oltre 80mila tweet che commentano la novità introdotta dalla piattaforma di microblogging. Dai risultati emerge una spaccatura tra chi preferiva il limite di 140 caratteri (36%) e chi è invece ha accolto con favore il raddoppio dello spazio disponibile (29%). (continua…)
Trump e l’Italia: un amore non corrisposto?
16 MAGGIO 2017 | di Voices from the Blogs
Nella recente visita di Paolo Gentiloni negli Stati Uniti, Trump si era espresso in modo assai lusinghiero verso gli italiani e l’Italia. Ma cosa pensano gli italiani del presidente Donald Trump, che sarà ospite del nostro paese tra meno di due settimane durante il summit del G7 in programma il 26 e 27 maggio a Taormina? Analizzato quasi 800 mila post pubblicati su Twitter in questi mesi che discutevano espressamente del presidente americano, emerge una figura che divide. Di Trump agli italiani piacciono alcuni aspetti della sua personalità, decisamente meno, con qualche eccezione, le sue politiche. Ma vediamo più in dettaglio i dati. Innanzitutto, quando gli italiani discutono di Trump, parlano soprattutto collegandolo a qualche sua decisione di governo (in oltre 2 post su 3). (continua…)
Milano e Monza accolgono la visita di Papa Francesco con una impennata dell’indice della felicità iHappy, calcolato sulla base dei tweet georeferenziati nelle varie province italiane. I valori raggiunti dall’indicatore nel giorno della visita del Papa (25 marzo) collocano Milano al primo posto tra le provincie italiane e Monza al settimo, mentre questa mattina è Monza a svegliarsi al primo posto. L’incremento del buonumore nelle due provincie è, in effetti, un fenomeno rilevabile già da qualche giorno: la media raggiunta dall’indicatore nell’ultima settimana piazza infatti la provincia di Monza al quarto posto tra le provincie italiane e Milano al settimo, con una crescita di oltre i 20 punti di “buonumore” per entrambe le realtà rispetto alla media di felicità che avevano registrato in questi primi 3 mesi del 2017: da circa il 60%, ad un valore di iHappy che supera l’80%. Nemmeno le previsioni di pioggia (peraltro smentite nei fatti) hanno quindi guastato la festa delle migliaia di milanesi e lombardi che si apprestano ad affollare la piazza del Duomo e il parco di Monza per assistere ai momenti pubblici della visita del Pontefice. (continua…)
Sulla “scissione” Pd, la Rete dà ragione a Renzi. Ma che figura!
24 FEBBRAIO 2017 | di Voices from the Blogs
La tanto scongiurata, ma ormai (sembrerebbe) conclamata, scissione del Partito Democratico sta animando il dibattito politico nel Paese: si esprimono sul tema uomini di cultura, scrittori e imprenditori, e la questione non manca di infiammare le discussioni nella Rete: nell’ultima settimana, infatti, oltre 350mila post pubblicati solo su Twitter si sono occupati delle sorti del maggiore partito di governo, e tra questi la stragrande maggioranza proveniva proprio da “simpatizzanti” Pd. In molti casi, la questione viene ridotta ad uno scontro quasi personale tra il segretario Renzi e “quelli che se ne vanno”, e va rilevato, primo dato interessante, che l’ex presidente del consiglio raccoglie una buona maggioranza di consensi (59,4%), anche se inferiore al dato con cui era stato eletto segretario (68%). (continua…)
Oggi è San Valentino, il giorno degli innamorati e dell’amore. Ma gli italiani quanto parlano effettivamente di amore? E quando lo fanno, di quale amore parlano? Quale è insomma il loro target? Il partner, gli animali (gattini su tutti) o la natura? Oppure l’obbiettivo dei sogni d’amore degli italiani sono le varie celebrities? L’analisi fatta su oltre 80 milioni di tweet geolocalizzati nelle varie province italiane nella seconda metà dell’anno appena trascorso ci dice che in media gli italiani dedicano 1 su tweet su 10 espressamente all’amore nelle sue varie forme. Tra queste ultime a prevalere è l’amore per le celebrities (con in testa i giovani YouTubers), che fanno letteralmente impazzire di cuoricini gli italiani on-line (nel 41,8%dei casi). Segue il romanticismo per la persona amata (28,9%). Più staccati l’amore per la natura (23,2%, che diventa però la singola voce più rilevante durante l’Estate), e soprattutto gli animali, che comunque ottengono un più che dignitoso 6,1% di menzioni. (continua…)
Com’è bello (e snob) questo liceo classico…Ma com’è faticoso!
15 GENNAIO 2017 | di Voices from the Blogs
Confortati dai risultati dell’indagine Almalaurea, che ha sancito il successo dei diplomati del liceo classico negli studi universitari, anche quest’anno 400 licei classici italiani hanno celebrato la “Notte nazionale del liceo classico”, consentendo a molti di verificare che – a dispetto della sua età – il liceo classico mostra apprezzabili doti di creatività e capacità innovativa. Per conoscere l’orientamento verso gli studi classici in Italia, abbiamo letto e classificato le brevi conversazioni che negli ultimi tre anni, si sono svolte sui social network (in particolare, ma non solo, su Twitter) su questi temi: se ne ricava un quadro a tratti divertente, nel quale alle manifestazioni di difficoltà per studi impegnativi e rigorosi si accompagnano momenti di autoironia e vivacità che contrastano con il luogo comune che vuole il liceo classico una istituzione anacronistica, paludata e noiosa. Anzitutto va notato che, se consideriamo i soli post che esprimono un giudizio qualitativo sugli studi classici, le opinioni positive costituiscono una buona maggioranza (57,8%), un dato per giunta sostanzialmente stabile dal 2014 ad oggi. Insomma, il liceo classico continua a piacere agli italiani. Soprattutto agli studenti che, dopotutto, lo fanno il liceo classico. Perché, ed è questa la seconda evidenza, a discutere in rete sul liceo classico non sono in prevalenza i docenti e gli studiosi ma – come era lecito attendersi – proprio i diretti interessati, ovvero gli studenti. (continua…)
L’America di mezzo in cerca di una (disperata) normalità post-elezioni
25 NOVEMBRE 2016 | di Voices from the Blogs
E’ stato detto tante volte: la campagna elettorale per le presidenziali americane è stata brutta, negativa e divisiva. Basti pensare che “disonesta” è stata la singola parola più usata nei tweet scritti dall’account ufficiale di Donald Trump durante settembre ed ottobre, al netto di slogan o del nome dell’avversario (è successo 1,1 volte ogni 100 parole usate). Mentre nell’account ufficiale di Hillary Clinton è stata “donne” (spesso usata in tandem con l’aperta accusa di sessismo rivolta a Trump: una parola usata complessivamente circa 1 volta ogni 100 parole). L’8 novembre e i giorni immediatamente successivi non sono stati da meno: da un lato l’esito delle elezioni stesse, con Trump vincente tra i grandi elettori, ma Hillary con più voti popolari (al momento siamo a +1,5 punti percentuali a sua favore). Dall’altro, le manifestazioni di piazza con lo slogan “not my president” da parte di chi protestava (e non sempre pacificamente) contro la vittoria del candidato repubblicano, a cui facevano da contro-altare le uscite spesso discutibili di esponenti dell’alt-right (la destra nazionalista ed estremista americana) che gioivano per la vittoria di Trump spesso con parole di fuoco. Ma accanto a questi due ultimi gruppi che rimangono, va ricordato, ampiamente minoritari, c’è anche una America diversa. Una America per cui non è vero che “tutto è politica” come andava di moda dire negli anni settanta in Italia. Una America che ha votato per l’uno o per l’altro candidato, per tutta una serie di considerazioni che vanno dalle proposte programmatiche alla semplice simpatia (o antipatia) personale, ma che adesso vuole voltare pagina. E che cerca, finalmente, una normalità post-elezioni lontana dagli eccessi degli ultimi mesi. (continua…)