Zancleano
Periodo | Epoca | Piano | Età (Ma) | |
---|---|---|---|---|
Quaternario | Pleistocene | Gelasiano | Più recente | |
Neogene | Pliocene | Piacenziano | 2,58–3,600 | |
Zancleano | 3,600–5,333 | |||
Miocene | Messiniano | 5,333–7,246 | ||
Tortoniano | 7,246–11,63 | |||
Serravalliano | 11,63–13,82 | |||
Langhiano | 13,82–15,98 | |||
Burdigaliano | 15,98–20,44 | |||
Aquitaniano | 20,44–23,03 | |||
Paleogene | Oligocene | Chattiano | Più antico | |
Suddivisione del Neogene secondo la Commissione internazionale di stratigrafia dell'IUGS.[1] |
Nella scala dei tempi geologici, lo Zancleano è il primo dei due piani in cui è suddiviso il Pliocene, (corrispondente al Pliocene inferiore o "basso Pliocene"), la seconda delle due epoche del Neogene. Questa unità cronostratigrafica si estende tra 5,332 e 3,6 milioni di anni fa, per una durata complessiva di 1,732 milioni di anni.[1][2]
È preceduto dal Messiniano (ultimo piano del Miocene) e seguito dal Piacenziano.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il piano Zancleano fu introdotto da Giuseppe Seguenza nel 1868.[3]
L'etimologia deriva da Zancle (in greco Ζάγκλη), l'originaria colonia greca fondata sul sito dell'odierna Messina in Sicilia (Britannica, 2007).
Definizioni stratigrafiche e GSSP
[modifica | modifica wikitesto]Il limite inferiore dello Zancleano, nonché base del Pliocene, si trova al vertice della cronozona di polarità magnetica C3r, circa 100.000 anni prima della sub-cronozona normale C3n.4n di Thvera.
La base è vicina al livello di estinzione del nanoplancton Triquetrorhabdulus rugosus (base della biozona CN10b) nell'area mediterranea e in corrispondenza della comparsa del nanoplancton Ceratolithus acutus (5,37 Ma) nell'oceano Atlantico equatoriale. Al di fuori dell'area mediterranea si ha anche la scomparsa del Discoaster quinqueramus, datata a 5,537 Ma nella cronozona Cr3. Per quanto riguarda i foraminiferi, la fioritura del genere Sphaeroidinellopsis e la comparsa della Globorotalia margaritae sono significative solo a livello locale.[2]
Il limite superiore dello Zancleano si trova alla base della cronozona C2An (base della cronozona di Gauss) e all'estinzione dei foraminiferi planctonici Globorotalia margaritae e Pulleniatina primalis.
GSSP
[modifica | modifica wikitesto]Il GSSP, il profilo stratigrafico di riferimento della Commissione Internazionale di Stratigrafia, per il limite Messiniano-Zancleano si trova sulla costa siciliana presso Eraclea Minoa.[4] Le sue coordinate sono: latitudine 37°23'30"N, longitudine 13°16'50"E.[5]
L'affioramento, alto 30 metri e lungo 500 m, datato a 5,33 Ma, mette a contatto i calcari marnosi fossiliferi a foraminiferi e di colore bianco dello Zancleano (Formazione dei Trubi) con le sabbie argillose di colore marrone del Messiniano (Formazione dell'Arenazzolo) che rappresentano l'unità litostratigrafica più recente dei depositi evaporitici che costituiscono la Formazione gessoso-solfifera.
Paleoantropologia
[modifica | modifica wikitesto]Ritrovamenti paleoantropologici in sedimenti di età zancleana ordinati dall'evento più antico a quello più recente. Le datazioni sono indicative e possono essere suscettibili di modifiche con il miglioramento delle conoscenze paleontologiche.
- 4,51 - 4,32 m.a. - datazione di Ardipithecus ramidus, i cui resti fossili sono stati scoperti nel sito di Asa Koma, nella valle del Medio Auasc, in Etiopia nel 1992-1993 (White, 1994).
- 4,2 - 4,1 m.a. - datazione dei fossili più antichi (Australopithecus anamensis) di ominidi bipedi appartenuti al genere Australopithecus (White et al., 2006; Borenstein, 2006).
- 3,9 - 2,9 (Zancleano-Piacenziano) m.a. - speciazione ed estinzione di Australopithecus afarensis, i cui fossili (tra cui la famosa "Lucy") sono stati scoperti nell'Afar e nel Medio Awash in Etiopia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Commissione internazionale di stratigrafia, International Chronostratigraphic Chart, su stratigraphy.org, Unione internazionale di scienze geologiche. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ a b Global Boundary Stratotype Section and Point (GSSP) of the International Commission of Stratigraphy, Status on 2010.
- ^ Giuseppe Seguenza : La Formation Zancléenne, ou recherches sur une nouvelle formation tertiaire, Bulletin de la Societé Géologique de France, séries 2, vol. 25; pag. 465-485; (1868)
- ^ Van Couvering, J. A., Castradori, D., Cita, M. B., Hilgen, F. J., and Rio, D., 2000. The base of the Zanclean Stage and of the Pliocene Series. Episodes 23/3, p. 179 - 187.
- ^ 37.391667°N 13.280556°E - Google Maps
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Geowhen database - Zancleano.
- (EN) J.A. Van Couvering, D. Castradori, M.B. Cita, F.J. Hilgen, D. Rio (2000): The base of the Zanclean Stage and of the Pliocene Series, Episodes 23 (3) 179-187.
- Zanclean Stage - voce dell'Enciclopedia Britannica online.
- Tim White, Gen Suwa, Berhane Asfaw: Australopithecus ramidus, a new species of hominid from Aramis, Ethiopia. Nature 371, S. 306-312, 1994
- Tim White et al., Asa Issie, Aramis and the origin of Australopithecus, in Nature, vol. 440, n. 7086, 13 aprile 2006, pp. 883-889, DOI:10.1038/nature04629.
- Seth Borenstein, New Fossil Links Up Human Evolution [collegamento interrotto], su ethiopia2000.com, The Associated Press. URL consultato il 17 novembre 2007.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Zancleano